Per l’incendio che ha convolto la ex Freddindustria di Aprilia, il senatore Nicola Calandrini (FdI), ha depositato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta. Il rogo è stato, infatti, soltanto l’ultimo problema causato dal sito dismesso, in cui dominano il degrado e l’incuria. Le condizioni in cui versa l’area del quartiere Toscanini non sono accettabili. Lo stabilimento si trova infatti all’interno di un centro abitato.
Incendio Aprilia, interrogazione del senatore Calandrini
Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Latina, nella missiva indirizzata ai ministri dell’Ambiente e della Salute, Gilberto Pichetto Fratin e Orazio Schillaci, ha sottolineato anche il ritardo dell’amministrazione comunale di Aprilia. Le azioni disposte dal 2020 si sarebbero, rivelate, infatti, assolutamente insufficienti.
Calandrini ha ripercorso i momenti dell’incendio del primo febbraio scorso. Ha pure spiegato come le pessime condizioni igieniche in cui versano gli edifici – abitati da numerose persone senza fissa dimora – hanno comportato un pericolo per la popolazione. I rifiuti accatastati che hanno preso fuoco quel giorno hanno causato, infatti, dispersione di diossine e altri elementi tossici.
Calandrini ha richiamato anche la possibilità della presenza di amianto nel sito. Ha per questo chiesto ai due ministri se intendano intervenire e quali iniziative ritengano di dover assumere per garantire, nel più breve tempo possibile, la messa in sicurezza del sito industriale dismesso e la bonifica dell’area.
L’impegno dei consiglieri La Pegna e Grammatico
“Colgo l’occasione per ringraziare Vincenzo La Pegna e Matteo Grammatico consiglieri di Fratelli d’Italia – ha concluso il senatore – che hanno segnalato questa grave situazione di pericolo per l’incolumità pubblica e che da anni si battono con determinazione per arrivare a una soluzione che tuteli i cittadini di Aprilia”.
Interrogazione, la denuncia dell’Osservatorio amianto
Il rischio amianto presente in alcuni immobili dell’area, anche se non in quelli che hanno preso fuoco, ma contigui, era stato denunciato in passato e anche il giorno del rogo anche dall’Ona – Osservatorio nazionale amianto e dal suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni. L’Ona, infatti, da anni si batte per e bonifiche dei siti contaminati. L’asbesto, infatti, è cancerogeno e causa terribili malattie, come il mesotelioma. L’Ona ha anche creato una App per aggiornare la mappatura dei luoghi con amianto.
L’intervento del consigliere Enrico Tiero
In quei giorni anche il neo consigliere regionale Enrico Tiero si associò alla denuncia dell’Ona. “Sul terribile incendio avvenuto nella zona dell’ex Freddindustria di Aprilia – ha detto – occorre fare una seria riflessione. Condivido quanto ha affermato Ezio Bonanni. La nube tossica visibile anche dalla Pontina è composta da diossine e altri componenti cancerogeni e tossico nocivi. Esiste anche un rischio legato alla contaminazione del terreno e delle falde acquifere. Soprattutto ciò che preoccupa è proprio la presenza di amianto.
L’aspetto più inquietante è rappresentato dal vergognoso ritardo nella messa in sicurezza dell’area contaminata. C’è il concreto rischio che si verifichi un disastro ambientale. Non possiamo accettare un fatto del genere. Il sito della ex dogana rappresenta da tempo una bomba ecologica nel cuore della città di Aprilia. Eppure nulla si è fatto per evitare questo disastro. La situazione non è più tollerabile, pertanto chiedo con forza alla Regione Lazio di attivarsi, anche sollecitando i legittimi proprietari dell’immobile, ad espletare le procedure che servono ad avviare la bonifica”.