Gianluca Mennuti è appena stato nominato responsabile Ona per il comparto sicurezza privata. Come coordinatore Ona in Piemonte, però, svolge da tempo un lavoro di sensibilizzazione sul fenomeno amianto e sull’inquinamento in generale.
Oggi il segretario nazionale Confintesa Sicurezza Privata, torna a chiedere un intervento deciso a tutela dei cittadini e lavoratori tutti. “Quanti siti – chiede – ancora con presenza di amianto ci sono in Piemonte? Quanti interventi di bonifica sono stati fatti in Piemonte riguardo la presenza di amianto? Poche settimane Legambiente ha dato maglia nera al Piemonte riguardo l’inquinamento, come si vuole intervenire a tutela dei cittadini?”.
Inquinamento e amianto, il killer silenzioso
L’amianto è un dramma che ha travolto tanti territori nel nostro Paese e il Piemonte è stato uno di quelli più colpiti. A Casale Monferrato, dove l’azienda Eternit ha fatto per decenni uso dell’asbesto causando vittime tra i lavoratori e i residenti, ma anche nella zona industriale.
L’Ona Piemonte registra nella regione 5084 casi di mesotelioma, la malattia sentinella dell’asbesto. Questo tumore, infatti, è causato per oltre il 90% dall’esposizione a questi minerali. Si tratta del 16% dei casi di tutta la Penisola. Soltanto in Veneto l’amianto ha fatto più danni, con il 21,1% dei casi. A questi, come è spiegato nell’ultima pubblicazione dell’avvocato Ezio Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”, bisogna aggiungere tutte le altre malattie causate da questo materiale. Tra queste l’asbestosi e poi i tumori al polmone, alla laringe, alla faringe, all’esofago, alla trachea e alle ovaie.
L’Ona per la tutela dell’ambiente e della salute
Oltre a questa strage silenziosa, contro la quale da oltre 20 anni si batte l’Ona, attraverso il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, si aggiungono anche altre forme di inquinamento. L’avvocato Bonanni spiega da sempre come è necessario tutelare l’ambiente e la salute in ogni modo e che non si possono considerare le soglie minime sotto le quali elementi cancerogeni possono non causare danni. Perché vanno considerate le esposizioni ad altri cancerogeni e ad altri inquinanti.
Il Piemonte, infatti, risulta una delle regioni più inquinate d’Italia, come ha messo più volte in luce Legambiente. La procura di Torino lo scorso anno ha avviato un’inchiesta per inquinamento ambientale a carico di vertici e amministratori a più livelli che dal 2015 hanno affrontato il problema smog in città.
L’Arpa spiegò che gli alti livelli di Pm10 e biossido di azoto a Torino “provocano 900 morti all’anno e riducono la speranza di vita dei cittadini di 22,4 mesi”.
Piemonte maglia nera per Legambiente in “Mal’Aria di Città 2021″
Non sarebbero state adottate, secondo gli accertamenti, misure sufficienti ad adeguare e contrastare i livelli di smog che ogni giorno nel capoluogo piemontese compromettono la qualità dell’aria e la salute dei cittadini. Torino è maglia nera nella classifica del rapporto Legambiente “Mal’Aria di Città 2021”.
Per questo l’Osservatorio nazionale amianto sta lavorando, anche a livello istituzionale, per sensibilizzare sull’importanza delle bonifiche dall’amianto, ma anche più in generale per la tutela del Pianeta. Le associazioni e i movimenti ambientalisti lo gridano ormai senza più voce: non c’è più tempo. Pochi anni e se non si inverte la rotta la Terra come siamo abituati a conoscerla non esisterà più.
Gianluca Mennuti comunica che presto, insieme al presidente dell’Ona, organizzerà iniziative proprio per sensibilizzare la popolazione. Richiederà interventi decisi a tutela della salute pubblica e per la rimozione totale dell’amianto.