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mercoledì, Settembre 11, 2024

Industrie meccaniche, udienza in Cassazione: Vicario a Roma

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Lo aveva preannunciato e oggi, in occasione della Giornata mondiale delle vittime dell’amianto e dell’udienza in Cassazione della sua causa, Calogero Vicario – ex operaio delle Industrie meccaniche siciliane – si è presentato con la sua lunga barba – simbolo ormai della lotta all’asbesto – davanti al Palazzo di Giustizia.

Udienza Industrie meccaniche, Vicario nella Capitale

“Non potevo mancare – ci ha detto Vicario al telefono – ho prenotato i biglietti e sono arrivato ieri a Roma. Sapevo che l’udienza era a porte chiuse, ma sono qui per me, per i miei colleghi che non ci sono più per colpa dell’amianto e per tutti quelli che soffrono a causa di un cancerogeno dal quale nessuno ci ha protetti. La mia è una richiesta di giustizia che aspetto ormai da anni”.

Vicario con la barba lunga e un cartello

Così oggi ha portato il suo cartello con scritto “Barcollo, ma non mollo” e i giorni in cui ha lasciato crescere barba e capelli per protesta, perché a lui e ad altri 9 colleghi delle Industrie meccaniche siciliane, è stato negato il diritto al prepensionamento, nonostante un’esposizione decennale all’amianto e le malattie contratte e riconosciute. Durante il suo soggiorno a Roma ha incontrato e ricevuto solidarietà anche dalla senatrice Daniela Ternullo, originaria della provincia di Siracusa.

Industrie meccaniche, negati benefici contributivi amianto

Erano stati i giudici della Corte di Appello a negare il diritto ai benefici contributivi amianto. Ora la parola passa agli “ermellini”. Intanto la barba e i capelli di Calogero crescono ancora, ma anche la consapevolezza di aver – insieme al suo avvocato, il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, Ezio Bonanni – alzato il tappeto sotto il quale era nascosta la polvere di amianto.

Fibre killer che hanno causato negli anni, agli operai che lo lavoravano, o che ne venivano a contatto, malattie terribili, come il mesotelioma, l’asbestosi, il tumore del polmone e indicibili sofferenze. Nonostante già dai primi del Novecento se ne conoscesse la pericolosità. Tutto però è stato sottaciuto e per anni negato in nome del profitto.

I danni causati dall’amianto

Calogero ha i bronchi pieni di amianto. Quattro o cinque volte l’anno combatte con brutte bronchiti e ha un deficit respiratorio del 38%, a soli 61 anni. Qualsiasi sforzo gli richiede una grande fatica ed è costretto a portare con sé un broncodilatatore. È sotto stretta sorveglianza sanitaria e ha sempre alla mente i suoi colleghi che non ce l’hanno fatta contro il minerale killer. Adesso aspetta la Cassazione e ai giudici si appella perché il suo sacrificio non sia stato vano.

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