Necessario l’intervento per i danni provocati dall’incendio
Il triste presagio si è trasformato in dramma: l’incendio con fiamme alte fino a 200 metri e un denso fumo che da ore sta contaminando l’ambiente si profila come un vero e proprio disastro.
L’Osservatorio Nazionale Amianto denuncia da anni il rischio legato alla raffineria di Sannazzaro de Burgondi.
A suo tempo, proprio attraverso l’Ona, gli eredi del signor F.F., morto di mesotelioma dopo aver lavorato una vita come operaio nella raffineria di Sannazzaro, avevano depositato una denuncia alla Procura della Repubblica di Milano per la situazione di elevato rischio legato all’impianto di Raffineria Sannazzaro dè Burgundi.
Successivamente, un altro esposto era stato depositato alla Procura della Repubblica di Pavia.
“Come legale delle Vittime dell’amianto che come Presidente dell’Ona ho chiesto ripetutamente maggiore attenzione per il rischio legato alla Raffineria di Sannazzaro de Burgondi. Ora, non possiamo che chiedere che si faccia piena luce su questa situazione, oltre che sulle morti di amianto nella Raffineria”.
Sono infatti numerose le segnalazioni giunte all’Ona di patologie tumorali e mesoteliomi che con tutta probabilità sono legate all’esposizione ad amianto ed altri cancerogeni prodotti dalla raffineria.
Sannazzaro De Burgondi: zona ad alto rischio amianto
La zona di Sannazzaro De Burgondi è particolarmente martoriata a causa della presenza dell’Eternit, ovvero, la fabbrica della morte.
Per questa ragione l’Osservatorio Nazionale Amianto, nel corso del tempo ha promosso svariate iniziative in loco.
Una di queste è: Eternit. L’assassino lento e silenzioso
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