C’era cemento-amianto nei capannoni devastati da un incendio, scoppiato domenica notte a Poggio a Caiano, piccolo comune toscano. A confermarlo l’ARPAT, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana.
Confermata la presenza di cemento-amianto a Poggio a Caiano
Nella notte tra sabato e domenica hanno preso fuoco ben due attività industriali in via Lombarda, a Poggio a Caiano. Purtroppo negli stabili era presente l’amianto. A darne conferma le analisi effettuate dall’ARPAT. Ne hanno rilevato la presenza sia nelle coperture, in gran parte distrutte dall’incendio, sia nei controsoffitti dell’immobile, all’interno del quale c’erano prevalentemente prodotti in plastica, carta e legno.
In una nota riguardante l’esito dei campionamenti del materiale, consegnata ai vigili del fuoco dall’Agenzia, si precisa che “dalle prime risultanze analitiche è emersa la presenza di cemento amianto. Perciò si impone la presentazione di un piano di raccolta e smaltimento dei materiali e dei rifiuti da questi contaminati”.
Incendio a Poggio a Caiano, le valutazioni di ARPAT
L’ARPAT ha anche provveduto a valutare l’impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. Ha preso in esame la direzione dei venti al momento di massima attività dell’incendio, scoppiato intorno alla mezzanotte.
Dichiara quindi che “in considerazione della situazione meteorologica, della posizione del punto di incendio rispetto alle abitazioni e della durata dell’evento, relativamente breve grazie all’intervento tempestivo e attivo dei vigili del fuoco, si escludono reali impatti oltre l’area immediatamente intorno all’evento”.
Sono necessarie le bonifiche: l’appello dell’ONA
Purtroppo la presenza di amianto continua a essere diffusa sul territorio, non solo in Toscana ma anche nel resto d’Italia. E questo mette a rischio la salute dei cittadini, che possono così essere esposti causalmente, come in seguito a un incendio, alla fibra killer.
Denuncia i ritardi delle bonifiche dei siti contaminati “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed. 2022”, scritto dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
L’ONA aiuta la comunità a evitare il pericolo di esposizione e a segnalare le aree contaminate, così da accelerare le bonifiche, grazie all’App Amianto, strumento fondamentale per la mappatura del territorio nazionale.