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domenica, Febbraio 16, 2025

Runner e amianto: il palio dal “verde” al “corona”

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Runner e amianto: l’impegno dell’Avv. Ezio Bonanni e dell’ONA. Infatti, il rischio amianto è sempre presente, e il verde richiama l’amosite, che è il c.d. asbesto verde.

Runner e amianto: dal verde al nero

Il nero è il colore del lutto che si lega alle malattie asbesto correlate. Infatti:

«Poi si rivolse, e parve di coloro
che corrono a Verona il drappo verde
per la campagna; e parve di costoro
quelli che vince, non colui che perde».

Il ruolo dello sport in runner amianto

L’amianto è un potente cancerogeno, come chiarito dallo IARC.

Come chiarito dall’Avv. Ezio Bonanni, nel corso del 2019, circa 6.000 persone sono decedute in seguito a malattie asbesto correlate. Ciò in linea con gli anni precedenti, come dimostrato ne il libro bianco delle morti di amianto in Italia“.

Il ruolo dello sport è importantissimo. Anche se in alcuni contesti, come quello del Covid-19, lo sport rischia di essere anche il veicolo di contagio. Ma non è così.

Ruolo dei runner e rischio amianto negli impianti sportivi

Sulla presenza dell’amianto negli impianti sportivi, se ne è discusso presso il salone d’onore del CONI lo scorso 30.05.2019. Sono stati presenti anche il presidente del CONI Dott. Giovanni Malagò. Furono presenti i campioni olimpici e lo stesso Avv. Ezio Bonanni.

In quel contesto e, ancora, in tutte le occasioni, l’ONA insiste per la bonifica degli impianti sportivi. Ci sono reiterati appelli al Governo nazionale, anche perché si utilizzino i fondi europei per la bonifica.

Con la questione amianto, lo sport finisce con il rischio di essere un untore.

Per questo motivo, siccome ci sono i c.d. runner,  cioè milioni di praticanti spontanei che replicano la liberatoria formula dantesca, è necessario proteggerli dalle fibre.

Anche il Covid infuria, ma è importante proteggere tutti.

Il virus Covid-19 letale per i runner

Mai come adesso, si afferma il tema della salute per via del letale virus COVID 19. Inoltre, con lo stop reclamato nei confronti degli imperterriti runner del Terzo Millennio, si pone la questione “sport e salute” a ruoli inversi.

Pensiamo che l’esigenza di attività fisica, come prevenzione rispetto ai mali dell’inerzia, adesso collide con l’imperativo di rispettare la consegna di rimanere nelle case. Così al punto di mobilitare lo stesso esercito per il controllo del territorio.

Ora, quasi otto secoli dopo essere nato come “Verde”, il drappo del palio ideale, quello della vita, rischia di tramutarsi in “Corona” e il premio? Il premio, quel vessillo di straordinaria lunghezza, non deve trasmutare in nero, senza tempo, né vincitori.

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Numero verde ONA

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