Ieri, puntualmente, qualcuno ha appiccato il fuoco nei boschi di Cortina, sacri al ricordo della Prima Guerra e doppiamente vincolati al passato futuro olimpico. A pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia, amava dire Andreotti, buon amico di Onesti, riprendendo una proverbiale battuta di Papa Ratti, Pio XI.
I ragazzi italiani e il loro futuro
E sempre ieri e ieri l’altro, ovvero quasi mezzo secolo fa, proprio il Presidente del CONI di allora, appunto Onesti, si compiaceva di una scelta strategica come quella dei Giochi della Gioventù, che avevano mobilitato la maggioranza dei comuni italiani, restituendo la periferia allo sport e viceversa, con tutti quegli elementi di genuinità che avrebbero alimentato un nuovo corso ed una nuova fase, come necessaria conseguenza e premessa futuribile, dopo l’epocale edizione dei XVII Giochi Olimpici a Roma.
Negli anni sessanta, i Partiti, stimolati dalle proposte degli Enti di Propaganda Sportiva e dai Sindacati avevano manifestato intenti di riforma ed Onesti non intendeva farsi trovare sbilanciato, farsi spiazzare, giocando d’anticipo e riuscendoci, salvo rimanere vittima del “fuoco amico” nel 1978.
Infatti, con la dipartita del suo mentore, gli stessi Giochi della Gioventù e la loro premessa, i Centri Olimpia, persero vigore, sino ad insabbiarsi nel corso degli anni ottanta, mentre la politica reiterava proposte di cambiamento prima con Signorello e poi con Lagorio, fino ai nostri giorni, in cui la metamorfosi di CONI Servizi in Sport e Salute Spa si è rivelata un vero e proprio “Uovo di Colombo”.
Adesso, nel silenzio che ovatta il Foro Italico e tra gli squilli di tromba che giungono da Palazzo Chigi, risalta l’indugiare nell’attesa di pronunciamenti ed eventi da parte di chi un tempo fungeva da mosca cocchiera, ovvero proprio da parte di quelli che oggi sono trasmutati in compassati Enti di Promozione Sportiva, alle prese più con i numeri che con la fantasia, in Federazioni di Discipline Sportive sbilanciate sul profilo tecnico e infine, ma non ultimo, nelle Associazioni Benemerite che, nella loro diversità per storia e obiettivi, hanno la comune peculiarità di essere detentrici, custodi e potenziali promotrici dei valori certi associabili all’idea che lo sport promuova la cultura della salute, migliorando la qualità della vita, rendendo la società civile e snellendo il bilancio dello Stato.
Sport inteso come fattore di sviluppo sociale
La progressiva burocratizzazione e professionalizzazione del sistema sportivo, ne ha paradossalmente reso difficile la gestione, per costi eccessivi, esagerati che questo ha generato e per lo squilibrio creatosi con il mondo del volontariato, essenziale per lo sport inteso come fattore di sviluppo sociale.
E allora? Allora, sulla base di scelte progettuali ispirate ad obiettivi futuri di profilo nobile, molte cose potrebbero cambiare, come appunto lo stesso ruolo delle Associazioni Benemerite …
• AMOVA – Associazione Medaglia d’oro al valore atletico
• ANAOAI – Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia
• ANPSC – Associazione Nazionale Promozione Sportiva nelle Comunità
• ANSMES – Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo
• AONI – Accademia Olimpica Nazionale Italiana
• APEC – Associazione Pensionati CONI
• CESEFAS – Centro di Studi per l’Educazione fisica e l’Attività Sportiva
• CISCD – Comitato Italiano Sport Contro Droga
• CNIFP – Comitato Nazionale Italiano per il Fair Play
• CONAPEFS – Collegio Nazionale Professori Educazione Fisica e Sportiva
• FIDIS – Federazione Italiana Dirigenti Sportivi
• FIEFS – Federazione Italiana Educatori Fisici e Sportivi
• FISIAE – Federazione Italiana Sportiva Istituti Attività Educative
• SCAIS – Società per la Consulenza e per l’Assistenza nell’Impiantistica Sportiva
• SOI – Special Olympics Italia
• UICOS – Unione Italiana Collezionisti Olimpici e Sportivi
• UNASCI – Unione Nazionale Associazione Sportive Centenarie d’Italia
• UNVS – Unione Nazionale Veterani dello Sport
• USSI – Unione Stampa Sportiva Italiana
A cura del Dott. Ruggero Alcanterini direttore “L’Eco Del Litorale” ed editorialista di “Il Giornale sull’amianto”.
I servizi di assistenza ONA: la tutela legale
L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA Aps e l’Avv. Ezio Bonanni tutelano i diritti di tutti i cittadini e lavoratori esposti e vittime dell’amianto e altri cancerogeni. L’associazione con il pool di tecnici, assiste i cittadini per la bonifica e messa in sicurezza dei siti contaminati (prevenzione primaria). In caso di esposizioni ad asbesto ed altri cancerogeni, si può chiedere il servizio di assistenza medica gratuita (prevenzione secondaria).
L’ONA guida la ricerca scientifica in materia di mesotelioma ed altre patologie asbesto-correlate. Fermo il ruolo della prevenzione primaria, la diagnosi precoce, e le terapie più tempestive, assicurano maggiori chance di guarigione, ovvero di maggiore sopravvivenza a migliori condizioni di salute.
L’ONA guida anche il pool di legali, per la tutela di tutti i diritti delle vittime di malattia professionale, tra cui quelle asbesto correlate, per il prepensionamento e l’adeguamento dei ratei pensionistici, con i c.d. benefici contributivi per esposizione ad amianto. Anche i lavoratori che sono ancora privi di malattia, hanno diritto ai benefici contributivi per esposizione ad amianto.