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martedì, Marzo 18, 2025

Guerra in Ucraina, danni ingenti all’ambiente

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Le vittime derivanti dagli scontri a fuoco e dalle bombe lanciate sull’Ucraina son soltanto una parte di quelle che, alla fine, la guerra con la Russia, verranno conteggiate. I danni causati dal conflitto, infatti, in termini di vite umane e di distruzione dell’ambiente saranno molto più ingenti.

Guerra in Ucraina, amiano negli edifici fino al 2020

Lo aveva già spiegato, nel marzo del 2022, il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, quando aveva detto che questo minerale cancerogeno era ancora presente nella maggior parte degli edifici del Paese. Se in Italia, infatti, è stato messo al bando soltanto nel 1992, in Ucraina il divieto di utilizzo è scatto nel 2020.

Il 7 giugno scorso, presso la conferenza delle Nazioni Unite sul clima, che si è tenuta a Bonn, gli esperti hanno presentato lo studio “I danni climatici causati dalla guerra della Russia in Ucraina”. Come spiega l’articolo del Corriere della Sera, a fine gennaio 2023 la School of Economics di Kiev contava la distruzione totale o parziale di 149.300 edifici. Oggi potrebbero essere 200mila. Le fibre di amianto disperse nell’aria sono un rischio per la salute di tutti i cittadini e di chi si trova sul territorio.

Gli effetti dell’aminato sulla salute

L’asbesto (altro nome per indicare l’amianto), causa il mesotelioma (tumore della pleura), e diverse altre neoplasie, come il cancro del polmone. Sono tante le patologie asbesto correlate purtroppo e se il cemento amianto, quando è ben tenuto contiene le fibre, quando invece si deteriora è davvero molto pericoloso. Come si può capire ne: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”. A questo cancerogeno ormai libero nell’aria, si aggiungono tutta un’altra serie di inquinanti in Ucraina, come l’uranio impoverito e i metalli pesanti diffusi sempre con i bombardamenti.

Cancerogeni che vanno a contaminare anche il terreno e le falde acquifere con danni all’ambiente praticamente irreversibili.

Guerra in Ucraina, tutte le criticità

Il rapporto parla poi di 119 milioni di tonnellate di CO2 nell’aria in 12 mesi di guerra, a causa anche delle migliaia di incendi. A fuoco anche gasolio e benzina. La mancanza di elettricità ha portato gli ucraini a fornirsi di generatori diesel. I bombardamenti hanno poi distrutto il 90% delle pale eoliche e il 50% del fotovoltaico.

Le acque sono contaminate perché molti depuratori sono fuori uso. Nel Mar Nero defluiscono poi i residui dei bombardamenti degli impianti chimici e industriali. Così come quelli delle acciaierie. A questo si aggiungono le mine disseminate sul terreno e il rischio nucleare.

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