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mercoledì, Settembre 11, 2024

Guerra in Ucraina e il pensiero di Seneca

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La guerra in Ucraina pone l’Unione europea davanti a un bivio.

Seneca duemila anni fa si esprimeva chiaramente contro la guerra: “Noi reprimiamo gli omicidi e le uccisioni dei singoli uomini: che dire delle guerre e della gloria che si consegue compiendo il delitto di far strage di interi popoli? La cupidigia e la crudeltà non conoscono limiti. Seguendo le deliberazioni del Senato e i plebisciti vengono commesse crudeltà e, in nome dello Stato, si comanda di fare ciò che in privato si vieta.” (Lettere 95,30).

Duemila anni dopo l’uomo non ha ancora imparato che i conflitti bellici sono un fallimento per l’intera umanità. Non possono essere mai una soluzione e per questo vanno condannati.

L’aggressione di Putin all’Ucraina

L’aggressione di Putin all’Ucraina getta l’Europa in un baratro che aveva dimenticato. Uomini, donne e bambini moriranno per un’ideologia imperialista che forse servirà a Putin per allontanare il suo fallimento politico e per chiarire al mondo che ora può riaccorpare alcuni territori, sotto la minaccia di una guerra nucleare.

Gli interessi economici di pochi porteranno ancora devastazione e morte. E l’Europa si trova ora a decidere cosa fare. Se lasciare che la Russia possa vincere, violando il principio internazionale dell’autodeterminazione dei popoli. Per evitare che il conflitto possa allargarsi. Con l’Onu – Organizzazione delle nazioni unite bloccata dal diritto di veto tutto resta nelle mani dell’Unione europea. Per evitare che il conflitto possa allargarsi. Anche le sanzioni economiche che colpiranno la Russia avranno drammatiche ripercussioni anche nel nostro Paese. Considerando la dipendenza di tanti Paesi europei al gas e al petrolio.

Il popolo russo in piazza contro la guerra ucraina

Seneca scriveva che la poesia si contrappone alla crudeltà della guerra, che è portavoce di pace. La poesia racchiude i valori più alti dell’essere umano e ricorda l’importanza della vita, dell’amore, della fratellanza.

Poesia è stato vedere il popolo russo scendere in piazza per protestare contro una guerra da loro mai voluta. Mai richiesta e ora osteggiata anche al rischio di essere arrestati. Perché la guerra è nella mente di pochi che vigliaccamente sanno che non ne pagheranno le conseguenze. Guerra che porterà distruzione anche dell’ambiente che ci circonda, in un Pianeta ormai allo stremo.

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