In gravidanza l’attenzione non è mai abbastanza
Gravidanza: frutta e verdura possono veicolare batteri pericolosi
Gravidanza. Frutta e verdura, sono un’ottima fonte di vitamina A, C, folati (acido folico) e sostanze antiossidanti, ma al tempo stesso possono veicolare pericolosi patogeni. I più diffusi sono: E Coli, Toxoplasma Gondii (che provoca la toxoplasmosi), Norovirus, Virus dell’Epatite A, Listeria monocytogenes.
Altro pericolo proviene dai pesticidi. Oggi ci occuperemo di tre “nemici”: toxoplasma, listeria e pesticidi.
Nemico n.1: il Toxoplasma
Il Toxoplasma gondii, un protozoo parassita che può colpire sia gli animali sia l’uomo, è particolarmente pericoloso in gravidanza. Contrarre l’infezione da Toxoplasma , dà origine ad una patologia nota come toxoplasmosi.
Nelle persone sane, la malattia spesso si manifesta in maniera asintomatica. Al massimo si possono verificare semplici sintomi influenzali.
Discorsi diverso per i soggetti debilitati e per le donne in stato di gravidanza. La toxoplasmosi può causare delle complicazioni anche gravi. In particolare nelle donne in gravidanza può provocare aborti spontanei, malformazioni o gravi lesioni cerebrali del feto.
Nemico n. 2: Listeria
Altro pericolo deriva dal Listeria monocytogenes. Il batterio scoperto fu per la prima volta in Australia nel 1924 ed è molto diffuso nell’ambiente.
E’ presente anche nell’intestino di molte specie animali e dell’uomo. Può contaminare tutti gli alimenti crudi e riesce a crescere perfino nei cibi refrigerati.
L’infezione si contrae attraverso l’ingestione di alimenti contaminati dal batterio. Grazie alla presenza dei suoi lunghi flagelli, si muove con estrema facilità e può passare facilmente attraverso l’intestino.
Come nel caso della toxcoplasmosi, in individui sani la malattia si manifesta con una sindrome simil-influenzale. Si può al massimo avere qualche linea di febbre e altri sintomi non specifici (affaticamento e dolori vari).
Nelle donne in gravidanza, l’infezione può però avere serie conseguenze sul feto causando listeriosi congenita, parto prematuro, aborto o morte fetale.
Nemico n. 3: pesticidi
Pesticidi o prodotti fitosanitari (insetticidi, acaricidi, fungicidi etc.), spray e fertilizzanti, hanno portato all’umanità molti vantaggi:
- Hanno eliminato malattie come la malaria, la malattia del sonno, la febbre gialla;
- Hanno favorito un maggiore produzione agricola atta a fronteggiare l’aumento della popolazione mondiale.
Accanto a questi vantaggi, i pesticidi presenti in frutta e verdura possono a loro volta nuocere alla salute, soprattutto se ingeriti in gravidanza. Uno studio del 2018 condotto dall’American Psychological Association (APA), ha evidenziato che potrebbe esserci un legame tra infertilità e il consumo di frutta e verdura contenenti alti residui di pesticidi. Sebbene gli effetti su donne già in gravidanza non siano stati interamente studiati, l’esposizione ai pesticidi nell’aria è stata messa in relazione con i problemi di sviluppo nei bambini.
Consigli da seguire in gravidanza
Veniamo al lato pratico della questione. Cosa si può fare in gravidanza, per evitare certi rischi?
- Se l’alimento è particolarmente sporco, è una buona pratica lavarsi le mani dopo averlo toccato;
- Immergere nell’acqua la verdura, l’insalata e la frutta, non basta. Spesso germi e batteri rimangono sulla superficie degli alimenti e possono essere trasferiti all’interno mentre vengono tagliati. È importante risciacquare, spazzolando la buccia sotto un getto d’acqua corrente per almeno un minuto. Meglio immergere frutta e verdura in una bacinella con acqua e bicarbonato. Poi bisognerà lasciare il tutto in ammollo per 15/20 minuti, prima di risciacquare con acqua corrente tiepida (o fredda se si tratta dell’insalata, per mantenerne la friabilità). Lavare le verdure con il bicarbonato, può essere efficace nel caso in cui si vogliano eliminare terra e sporcizia. Purtroppo però, il bicarbonato non elimina i patogeni pericolosi per le donne in stato interessante;
- Fare attenzione alla rucola, perché la conformazione delle sue foglie protegge i microorganismi;
- I batteri possono proliferare sia sulla buccia esterna sia nelle fessure. Dunque bisognerebbe sempre tagliare le aree danneggiate o ammaccate;
Ulteriori consigli
- I batteri possono entrare nei semi dei germogli attraverso le fessure. Meglio evitare di consumare germogli crudi di qualsiasi tipo (soia, erba medica, trifoglio, ravanello e fagioli mung);
- I detergenti chimici non devono essere utilizzati per lavare frutta e verdura. Meglio optare per l’amuchina (quella specifica per gli alimenti);
- Fuori casa, meglio evitare di consumare frutta e verdura cruda. Le insalate del ristorante possono spesso contenere germogli crudi. In questo caso, sarebbe opportuno chiedere che i germogli grezzi non vengano aggiunti al cibo;
- Stesso discorso vale anche quando si acquistano prodotti su cui c’è scritto “pronto da mangiare”. Un rapporto pubblicato nel 2010 ha evidenziato che oltre il 39% dei campioni di insalate pre confezionate, presentavano diversi tipi di contaminazione batterica. Una delle più pericolose era quella del Listeria.
Cross contaminazione
Altro rischio deriva dalla cosiddetta “cross-contaminazione”.
In questo caso, il trasferimento di microrganismi potenzialmente nocivi tra alimenti, si verifica quando vengono a contatto tra loro frutta e verdura lavate, con altri vegetali non lavati. Ma anche con prodotti di origine animale crudi, utensili e superfici di lavoro sporche, venute a contatto con il prodotto stesso prima del lavaggio.
Succhi di frutta
Per quanto riguarda i succhi di frutta, meglio optare per dei succhi pastorizzati o trattati per uccidere i batteri nocivi.
Il succo pastorizzato deve essere refrigerato o congelato. Si trova confezionato in brick, scatole, bottiglie o lattine.
Per essere sicuri che i succhi siano pastorizzati basta leggere l’etichetta.
I succhi freschi in vetro, anche quelli che si bevono al bar, potrebbero non essere pastorizzati.
Ona e salute
ONA: la salute è importante sotto tutti i punti di vista
L’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), ritiene che la salute vada tutelata sotto ogni punto di vista così come l’ambiente.
Fonti
fonte: NHS National Health Service
fonte: JAMA Journal of the American Medical Association
The conversation https://theconversation.com/us/topics/bacteria-406
Link to Royal College of Obstetricians and Gynaecologists patient information leaflet (PDF)
https://www.rcog.org.uk/globalassets/documents/patients/patient-information-leaflets/pregnancy/pi-gbs-pregnancy-newborn.pdf