Giornata Mondiale vittime dell’amianto 2021: continua questa strage. Nel mio appello al premier Mario Draghi tutto il dramma dell’amianto, che si somma a quello del Covid-19. Necessario inserire il problema amianto nel Recovery Plan
Giornata Mondiale Vittime Amianto: l’appello a Draghi
Come presidente dell’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Osservatorio Vittime del Dovere, ho insistito affinchè il premier Mario Draghi affronti e risolva il problema amianto. E’ necessario che il nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza, contempli anche questo argomento. Questo terribile killer continua a mietere vittime. Infatti sono almento 7mila le vittime dell’asbesto in Italia, nel corso del 2020, e 150mila nel mondo.
Piano nazionale di ripresa e resilienza: le richieste dell’ONA
In questa Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto, intendiamo insistere affinchè non ci si limiti a frasi di circostanza. L’amianto è infatti un potente cancerogeno, che provoca una serie di malattie mortali. Oltre al terribile mesotelioma, le fibre causano altri tumori dell’apparato respiratorio e gastro-intestinale. Lo ha ribadito lo IARC (International Agency for Research on Cancer) nell’ultima monografia sull’asbesto.
Quindi la prevenzione primaria, il che vuol dire bonifiche. Con questo termine si indica prima di tutto il confinamento e poi l’incapsulamento, ma anche lo smaltimento. Questo è il vero sistema che può permettere di affrontare e risolvere il problema amianto e bloccare l’epidemia di malattie asbesto correlate.
Nel nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza si sorvola completamente sulla problematica amianto. Per tale motivo ho formulato l’appello al premier Draghi perchè intervenga.
Purtroppo i precedenti governi sono rimasti inerti sul tema amianto. Anche i partiti che lo avevano inserito nel loro programma di governo, poi non lo hanno affrontato.
Giornata Mondiale Vittime Amianto: affrontiamo il problema
Si deve deplorare il fatto che il problema dell’amianto è stato soltanto inserito nei programmi elettorali. Nel programma di governo giallo/verde era stata programmata la bonifica delle scuole e degli acquedotti. Inutile dire che questo buon proposito è rimasto nel libro dei sogni.
Nel programma di governo del Prof. Conte non c’è stato spazio per le vittime della fibra killer. Nel primo, come nel secondo governo, vi è stata assenza di attenzione per le vittime dell’amianto.
Per questi motivi, nella Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto ritengo doveroso rinnovare l’appello a tutte le forze politiche. La posizione dell’ONA e dell’Osservatorio Vittime del Dovere non è populistica e demagogica.
Intendiamo dialogare con tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione. E’ necessario che finisca questo ballo macabro sui cadaveri delle vittime dell’amianto, che si agita in chiave elettorale.
Ora la politica, e specialmente il nuovo governo, che si avvale della personalità del Prof. Draghi, ha gli strumenti di competenza, ma anche finanziari per affrontare e risolvere il problema. Non c’è più tempo.
Amianto (asbesto): ancora 7mila morti nel 2020
Nel 2020, l’amianto ha stroncato la vita di 7mila persone. Migliaia di esseri umani stroncati dalla fibra killer. Silenzio di tomba dalle istituzioni. Questo rito satanico delle fibre che uccidono. Esseri umani come agneli sacrificali di una religione satanica deve aver fine.
Anche il Covid-19 ha inciso, e continua ad incidere, e anche qui il silenzio delle istituzioni.
Che i politici la smettano di promettere solo in chiave elettorale e comincino, se occupano posti nelle istituzioni, ad agire in modo concreto.
Non bastano i like su Facebook e le dichiarazioni che spesso sono farneticanti. Quindi occorre lucidità, coerenza, competenza e onestà.
Per questo abbiamo fiducia in Mario Draghi!
I numeri della strage nella Giornata Mondiale Vittime Amianto
La Giornata Mondiale Vittime Amianto 2021 non può essere soltanto un momento di circostanza. La strage ci impone di essere anche crudi, e di non poter accettare la demagogia della politica!
Per questi motivi, ritengo necessaria la mobilitazione. E’ necessario scendere in piazza, protestare, sempre in modo non violento, e senza demagogia. Occorre che ci siano fatti concreti e non chiacchiere.
In occasione delle tornate elettorali, ci faremo sentire, e non permetteremo che nei programmi si nasconda l’inerzia del passato. Chi ha avuto ruoli di governo non potrà chiedere il consenso agli elettori, quando per anni ha governato senza muovere un dito!
Ribadiamo che nel corso del 2020 il numero dei decessi per malattie asbesto correlate è stato molto più elevato. Per questi motivi non c’è più tempo. Il tempo è scaduto.
Quando l’epidemia Covid-19 sarà sotto controllo si dovrà scendere di nuovo in piazza. Occorre stanare i politici dai loro palazzi dorati e soprattutto i demagoghi e gli amanti dei like su Facebook.
L’amianto non si risolve con i post su Facebook!
Giornata Mondiale Vittime Amianto: l’APP per la mappatura
Per poter comprendere la natura del rischio, è sufficiente consultare Il libro bianco delle vittime dell’amianto in Italia, di cui presto pubblicheremo la seconda edizione.
Proprio sulla base di queste risultanze, riteniamo necessario proseguire nella mappatura. L’APP ONA è infatti uno degli strumenti fondamentali per la mappatura che è il primo passo.
Infatti, vi erano dei comparti rimasti sconosciuti al rischio. Si pensi all’amianto nelle scuole. Questo lo abbiamo ribadito il 13 ottobre del 2020 (Rischio amianto in Italia, diritti negati alle vittime).
In più avevamo insistito con il ministro della Salute, on.le Speranza, perchè ci fosse un protocollo Covid-19 per le vittime amianto. Questo appello è rimasto lettera morta, e questo è ancora più grave.
Insistiamo con il premier Draghi che può affrontare e risolvere almeno il problema del protocollo Covid-19 per le vittime amianto.