Qualche giorno tutti i Paesi hanno celebrato la giornata mondiale dell’ambiente. Un momento di riflessione che non può fermarsi alle 24 ore, ma deve continuare tutto l’anno.
Le Nazioni Unite l’hanno fissata nel 1972 il 5 giugno. La data vuole ricordare la prima Conferenza dell’Onu sull’ambiente che si è tenuta a Stoccolma dal 5 al 16 giugno del 1972. In questa occasione venne adottata la Dichiarazione di Stoccolma che definì i 26 principi sui diritti e le responsabilità dell’uomo in relazione all’ambiente.
Giornata mondiale dell’ambiente: Only one earth
Quest’anno per celebrare il cinquantesimo anno della Giornata mondiale dell’ambiente è stato ripreso lo slogan originale, Only One Earth, Solo Una Terra.
È un tema volutamente ampio, ma che richiama l’attenzione sulla scarsità delle risorse naturali, fondamentali per la nostra sopravvivenza sul pianeta, per la stabilità economica e la sicurezza nazionale.
Mattarella: ritardi anche a causa di questa “scellerata guerra”
In occasione della giornata mondiale dell’ambiente il presidente italiano Sergio Mattarella ha dichiarato che “destino dell’uomo e dell’ambiente non sono mai stati così strettamente connessi”.
“La scellerata guerra che sta insanguinando l’Europa – ha aggiunto – con l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina sta provocando una conseguenza inevitabile sulla capacità di rispettare l’agenda degli impegni per contrastare il cambiamento climatico ed evitare così, le ulteriori crisi umanitarie conseguenti”.
Giornata mondiale dell’ambiente, diversi i temi negli anni
Diversi negli anni i temi trattati, di cui ricordiamo quello del 2016: “Go Wild for Life”, che si riferiva al commercio illegale degli animali selvatici.
Molte specie animali sono in pericolo sul nostro pianeta e tante in via di estinzione. Questo a causa di vari fattori. L’inquinamento, in primis, la distruzione degli habitat e poi non da ultimo il bracconaggio e il traffico di animali. Questa ultima attività minaccia la biodiversità, danneggia l’economia, favorisce il crimine organizzato e incrementa la corruzione.
La campagna informativa chiarisce come negli ultimi sessant’anni gli orangotango sono diminuiti del 50% a causa della distruzione del loro habitat naturale. Gli elefanti asiatici vengono cacciati illegalmente per l’avorio dei loro corni. Alcune popolazioni usano il guscio delle tartarughe marine per creare gioielli e prodotti artigianali per turisti. Tra il 2007 e il 2014 la caccia ai rinoceronti è aumentata del 9,000%. Nel 2011, purtroppo i rinoceronti di Java presenti in Vietnam e il rinoceronte nero occidentale in Camerun si sono estinti. Alcuni grandi primati (gorilla, orangotango, scimpanzè) sono spariti da paesi africani quali il Gambia e il Burkina Faso.
Diverse nazioni si sono impegnate anche per salvare il panda gigante, per esempio, ma l’invito delle Nazioni Unite alla comunità internazionale è quello a politiche e leggi più efficaci e severe per combattere il commercio illegale degli animali selvatici.
L’overshoot day: tutti noi possiamo fare molto
Tutto noi possiamo lavorare per salvare il pianeta, ogni azione è importante. Per capirlo basti pensare che il 15 maggio scorso l’Italia ha già consumato le sue risorse disponibili e da quel giorno e per il resto dell’anno tutto quello che si consuma è sulle spalle dei paesi più poveri e delle future generazioni.
Il 15 maggio scorso è stato l’overshoot day italiano: è il giorno dell’anno in cui la domanda di risorse e servizi ecologici supera la capacità della Terra di rigenerarli.
L’Ona contribuisce a tutelare l’ambiente
L’Osservatorio nazionale amianto e il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, lavorano da anni per contribuire a liberare l’ambiente che ci circonda dall’amianto e da altri agenti inquinanti e cancerogeni.
Il presidente dell’Ona ha ben chiaro il legame tra tutela dell’ambiente e salute, non solo dei lavoratori ma di tutti i cittadini. L’associazione ha realizzato anche una App per la segnalazione dei siti contaminati e delle discariche abusive, per una mappatura del territorio sempre più precisa.