Il fibrocemento ecologico è un composto di fibre – spesso polimeriche – e cemento, impiegato per produrre manufatti oppure utilizzato dalle aziende di costruzione
Cosa si realizza in fibrocemento ecologico
Le lastre in fibrocemento ecologico rappresentano un prodotto di punta del settore, l’impasto è miscelato con fibre naturali o polimeriche, di queste tra le più utilizzate ricordiamo le fibre ecologiche in PVA.
Fibre in PVA
Nel caso delle fibre in PVA (polivinilalcool) parliamo di un materiale monofilamentoso che viene aggiunto al cemento; queste fibre in PVA vengono poi inserite tridimensionalmente dall’alto all’interno del cemento.
La caratteristica principale delle fibre in PVA è la forte coesione con la matrice cementizia, che, in caso di rottura del manufatto, mantiene la fibra coesa al cemento rispetto alle fibre di amianto, hanno un allungamento che può arrivare al 10% della loro lunghezza.
Fibre naturali di origine vegetale
La produzione di fibrocemento prevede l’uso anche di fibre di origine vegetale.
Queste fibre provengono da fonti rinnovabili, costano meno delle fibre polimeriche, hanno un impatto del tutto ecologico e sono riciclabili.
La ricerca e lo sviluppo continuo delle fibre vegetali prevedono un impiego sempre più ampio nel settore edile e dei manufatti in fibrocemento.
Differenze tra fibrocemento ecologico e amianto
L’utilizzo più popolare dell’amianto come rinforzo del cemento è stato senz’altro rappresentato dai pannelli ondulati per coperture, anche chiamati eternit sposando il nome del produttore.
Queste erano una soluzione molto conveniente, erano impermeabili e fortemente isolanti.
La produzione delle lastre in amianto fu realizzata a partire dal 1901 con macchine Hatschek, autore del cemento – amianto.
Balangero (TO) rappresentò la principale miniera a cielo aperto europea, fattore che influì in maniera determinante sui costi di approvvigionamento del materiale in quanto i costi del trasporto risultavano ridotti.
Ecco allora come in cemento – amianto si realizzassero coperture, tubazioni, vasche per l’acqua potabile, furono tra i principali manufatti impiegati, mentre l’amianto era unito al cemento per formare la malta con cui si ricoprivano le tubature dell’impianto di riscaldamento.
Un altro vantaggio dell’impiego delle coperture in amianto era la lunga durata, quasi 20 anni.
Oggi come sappiamo l’amianto è un materiale messo al bando, e le fibre sostitutive dell’amianto, come abbiamo evidenziato, conferiscono migliori resistenze ai manufatti e alle opere edili.
Il fibrocemento ecologico, un nome che non solo indica l’assenza di amianto ma mostra una produzione a bassissimo impatto ecologico e riciclabile.
Dove troviamo il fibrocemento
Questo materiale vede un largo impiego nell’edilizia moderna.
Il fibrocemento ecologico ha una vita media utile dichiarata di circa 15 anni.
Gli intonaci fibra-rinforzati sono impiegati sia nella realizzazione di nuovi intonaci, sia nella ristrutturazione di parti d’intonaco esistente.
L’impiego del fibrocemento ecologico si individua principalmente nelle lastre piane così come comignoli e canalette di scolo dell’acqua.
Questa tipologia di lastre si destinano al rivestimento di facciate esterne o pareti interne e sono disponibili in diversi colori, con una buona resistenza alle radiazioni UV.
Si realizzano in diversi profili: ondulate tradizionali, per coperture alla romana con una parte piana, per tetti alla francese e piane.