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mercoledì, Ottobre 16, 2024

Amianto: i rischi per la salute e il fibrocemento ecologico

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di Fabiana Valentini – L’amianto è stato ampiamente sfruttato in edilizia: la grande versatilità e il costo contenuto lo hanno reso un materiale di riferimento per il comparto edile. Dopo la sua messa al bando, però, le aziende hanno dovuto trovare delle alternative, tra queste il fibrocemento ecologico.

La versatilità ha permesso all’amianto di poter essere impiegato in numerosi campi: canne fumarie, pavimenti e pannelli isolanti solo per nominare alcune delle soluzioni edilizie.

Insieme all’amianto ha trovato spazio anche l’uso del fibrocemento, materiale industriale dai molteplici usi.

Ma cos’è il fibrocemento? Si tratta di un materiale costituito da una mistura di cemento e fibre di altro materiale con un’elevata resistenza alla trazione, utilizzato in particolare nell’edilizia. I manufatti ottenuti con questa mescola hanno una notevole resistenza alla corrosione, alla temperatura e all’usura, insieme a una notevole leggerezza.

Fin dai primi anni ‘90, quando per il fibrocemento era utilizzato l’amianto, il materiale era noto come “cemento-amianto”, o con il nome di Eternit. È a partire dal 1992 che l’Italia ha vietato questo materiale, dimostratosi cancerogeno, e nel fibrocemento sono state impiegate altre fibre.

La storia dell’amianto, che causa oltre 7mila vittime l’anno in Italia, è ben delineata ne “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed.2022“, dell’avvocato Ezio Bonanni. L’avvocato, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, spiega come le aziende, nonostante si conoscesse la sua perisolosità, lo abbiano continuato ad utilizzare.

I rischi per la salute

Come abbiamo visto in precedenza, il nostro Paese ha messo al bando l’amianto nel ’92. Come sottolineato dall’AIRC, i rischi per la salute sono molteplici: le fibre di amianto possono infatti causare tumori del polmone e mesotelioma. Quando vengono inalate, le fibre entrano in profondità nei polmoni ed essendo resistenti alla degradazione non vengono eliminate. La presenza delle fibre crea uno stato di infiammazione persistente in cui vengono prodotte molecole che danneggiano il DNA delle cellule, favorendo la trasformazione tumorale.

Il pericolo è legato alla liberazione di fibre nell’aria. Come sottolinea l’AIRC: “Un manufatto contenente amianto è tanto più pericoloso quanto più è friabile: il rivestimento di alcune tubazioni, per esempio, può essere ridotto in polvere dalla semplice pressione delle dita; meno pericoloso è l’amianto in “matrice compatta” (per esempio il cemento-amianto o il vinil-amianto, usato per le pavimentazioni). La pericolosità aumenta se il manufatto non è in buono stato o è danneggiato”.

Fibrocemento ecologico, alternativa all’amianto

L’evoluzione tecnologica ha permesso la creazione di nuovi materiali la cui funzionalità ha sostituito l’amianto. È il caso del fibrocemento ecologico, materiale di derivazione naturale composto da acqua, cemento, cellulosa e da fibre di origine naturale.

Il fibrocemento ecologico è una risposta green al problema dell’amianto e un asset prezioso per il comparto edile. La versione “ecologica” del fibrocemento è leggera, resiste alla trazione e garantisce buone performance anche per quanto riguarda l’efficienza energetica.

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