La mascherina Ffp2 resta ancora il sistema per arginare i contagi. Davanti al numero ancora alto di casi di Covid 19 il governo si appresta a firmare un protocollo di aggiornamento delle misure per il contrasto della pandemia nei luoghi di lavoro. Deve ancora essere discusso con i sindacati e con le associazioni dei datori di lavoro che incontreranno i ministri del Lavoro e della Salute.
Nella bozza sembra chiaro che l’utilizzo del dpi sarà soltanto raccomandato e non più obbligatorio. Il consiglio è comunque quello di continuarla ad indossare in particolar modo nelle fabbriche e negli uffici al chiuso con spazi condivisi da più dipendenti o aperti al pubblico, o dove non si riesca a mantenere il distanziamento di un metro.
Ffp2 presidio importante per la tutela della salute
“L’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti FFP2 – si legge sul Sole24Ore che riporta una parte della bozza del protocollo – rimane un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio”.
Anche questa volta i datori di lavoro potranno indicare misure più restrittive per tutelare la salute dei dipendenti e dei clienti. Soprattutto nei luoghi a maggior rischio. Secondo quanto previsto dal governo il datore di lavoro dovrà garantire la disponibilità delle mascherine Ffp2 per i lavoratori maggiormente a rischio. In particolar modo per i soggetti fragili, secondo la valutazione del medico.
Riconsiderato anche lo smart working
Il governo torna a considerare anche lo smart working, che invece era stato un po’ abbandonato preferendo il lavoro in presenza. Lo strumento è ritenuto utile per “contrastare la diffusione del contagio da Covid-19. Soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dalla malattia”. Per i fragili il protocollo prevede, in questo senso, che il datore di lavoro stabilisca, sentito il medico competente, “specifiche misure prevenzionali e organizzative”.
Ora lo stato di emergenza è venuto meno e molte misure restrittive sono state superate anche grazie alla campagna vaccinale. Però davanti ad un aumento dei contagi è importante proteggere i più fragili.