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sabato, Aprile 26, 2025

Ferrovie e amianto: un’altra vittoria dell’ONA

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L’ennesima vittoria dell’ONA contro l’amianto che corre sui binari delle ferrovie italiane. Provoca malattia tra i dipendenti delle Ferrovie dello Stato. Per questo motivo, l’INPS è stata costretta ad accreditare i benefici contributivi maggiorativi della pensione al tecnico ferroviere. Il ricorrente ha lavorato per vent’anni nell’azienda Ferrovie dello Stato.

Molti coloro i quali hanno lavorato per le ferrovie italiane denunciano l’esposizione ad amianto ed alcuni di loro anche la sussistenza patologie, quasi sempre molto gravi e a esito infausto.

È vero, infatti che l’esposizione ad amianto è letale per la salute umana. Per questo, la tesi che l’avv. Ezio Bonanni ha portato avanti alla Corte dei Conti prevede la tutela del lavoratore delle ferrovie dal punto di vista economico. Un sostegno per affrontare i suoi anni della pensione, ormai intrecciati inesorabilmente con le sue precarie condizioni di convivenza con la malattia.

Le richieste del pool di avvocati dell’Osservatorio Nazionale Amianto hanno avuto un riscontro positivo da parte dei rappresentanti della legge. Una vittoria che è il simbolo del lavoro svolto da anni dall’associazione a tutela dei cittadini.

La storia giudiziaria del lavoratore delle Ferrovie

L’INPS ha privato il tecnico delle ferrovie, vittima amianto, dei suoi diritti, esponendosi negativamente nei suoi confronti.

Il ricorrente alla Corte dei Conti lavorava per l’azienda FS, a Roma, nel reparto del deposito locomotive di smistamento. Questo settore si chiamava inizialmente “Officine manutenzione rotabili di Roma Smistamento” e poi “Impianto di manutenzione e pulizie del Lazio”.

Purtroppo, la suddetta divisione miete, da sempre, numerose vittime innocenti, lavoratori che, a loro insaputa, sono stati travolti dalla tragica realtà delle malattie amianto, come il mesotelioma o le placche pleuriche.

Il lavoratore aveva dedicato la sua vita professionale, dal 1974 al 1994, svolgendo l’attività di operaio qualificato e poi tecnico della manutenzione. Tra le mansioni che egli cita nella sua testimonianza vi è quella di tappezziere addetto allo smontaggio e rifacimento di arredi dei rotabili come poltrone, tendine parasole e pavimenti in linoleum. Tutto ciò veniva svolto in simultanea o subito dopo le attività di manutenzione, in ambiente comune e con polveri e fibre di amianto.

Per questo motivo e a seguito delle dovute analisi, l’INAIL aveva riconosciuto nel soggetto l’insorgenza di complicazioni sanitarie quali “placche pleuriche diffuse” e dunque accertava l’insorgenza della malattia professionale da amianto. Inoltre, il Ministero del lavoro aveva confermato l’esposizione a cancerogeni a danno del lavoratore. Nonostante ciò, di tutta risposta, l’INPS rigettava la domanda di riconoscimento dei benefici maggiorativi di pensione ritenendo “non integrato il requisito dell’esposizione ultradecennale ad amianto”.

L’esito positivo della vicenda contro l’amianto nelle FS

La pensione del ferroviere, grazie alla sentenza della Corte dei Conti e al lavoro dell’Osservatorio Nazionale Amianto dovrà essere riliquidata. I contributi pensionistici mensili subiranno una maggiorazione economica del 50%, per l’attività svolta dal 9 dicembre 1974 al 14 dicembre 1994.

La pronuncia della Corte dei Conti segna una vittoria dell’ONA e diventa lo stendardo della sua attività e dell’impegno associativo. Un esempio per coloro che lottano per vedere i propri diritti finalmente tutelati. Non a caso la battaglia contro l’amianto nelle ferrovie è stata portata all’attenzione delle forze politiche già durante la trasmissione del notiziario ONA News, L’amianto corre sui binari.

Ferrovie e amianto: risarcimento danni

Ai dipendenti delle Ferrovie dello Stato, vittime di malattie amianto, spetta il diritto ai benefici contributivi pensionistici e il risarcimento dei danni causati dalla malattia.

Per assistere e tutelare le vittime, l’Osservatorio Nazionale Amianto garantisce le funzionalità dello sportello amianto online. Con questo strumento l’associazione garantisce l’assistenza legale. Questa è fornita dall’avv. Ezio Bonanni e dai legali del suo studio.  

Tale servizio è totalmente gratuito. Il presupposto fondamentale però, a priori di quella che può essere l’assistenza medica e legale offerta dall’avv. Bonanni, è la prevenzione primaria. Ossia la bonifica degli edifici e delle strutture contaminate dall’amianto. Tali siti vanno monitorati. L’associazione con l’aiuto di tutti i cittadini, per questo motivo, dispone di un’App e di una mappa interattiva dei luoghi contaminati sul territorio nazionale.

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