Ieri e oggi, 4 novembre (VIDEO COMPLETO), il presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, ha partecipato al “Fair play for peace” (per la pace). L’evento che si è tenuto a Roma, al Coni e al Campidoglio, è organizzato dall’European fair play movement (Efpm), con il Comitato nazionale italiano fair play (Cnifp) e il sostegno di Fujifilm.

Questa mattina, alle 9.30, nella storica cornice di piazza del Campidoglio, nella Protomoteca e in Villa Caffarelli, con la suggestiva rappresentazione rinascimentale del Gruppo Storico della Città di Giove, si è tenuta la cerimonia “Fair play for peace”.

Insieme a Bonanni sono intervenuti il Presidente di Unipax, Orazio Parisotto e il Sociologo CNIFP, Rino Testa.

Per la pace, la guerra è anche fonte di forte inquinamento
“Il fair play – ha dichiarato il presidente Ona – è oggi al servizio della pace e della sostenibilità ambientale. Perché la guerra che è tornata dopo decenni in Europa non causa solo morti e devastazione. Ma anche un forte inquinamento e quindi è dannosa per la salute e per l’ambiente. Con le emissioni, l’uranio impoverito, ma anche con la dispersione di miliardi di fibre di amianto. Questa è dovuta alla distruzione degli edifici realizzati fino al 2020 con l’asbesto.

Dopo 70 anni di pace in Europa, la Russia ha invaso l’Ucraina – ha continuato Bonanni – per riaffermare una sorta di dominio russo, del grande Impero, ormai tramontato. In questo periodo, la pace ha permesso di rimarginare alcune delle ferite della II Guerra Mondiale. Tuttavia, la lezione del passato sembra essere uno sbiadito ricordo!

Non solo si uccidono civili, tra i quali donne e bambini, inermi ed indifesi, ma si distruggono installazioni, comprese le centrali elettriche, con dispersione di fibre di amianto e rischio radioattivo! Ma non c’è solo l’amianto. Ci sono tutti gli altri agenti cancerogeni e tossici ed il rischio di distruzione del pianeta con l’utilizzo di ordigni nucleari. Cui prodest?”.

L’amianto è un problema da non sottovalutare, anche se sembra meno rispetto alla devastazione immediata della guerra. Purtroppo, però, l’esposizione alle sue fibre causa malattie gravissime. Tra queste il mesotelioma (VII Rapporto ReNaM), il tumore al polmone, alla laringe, alla faringe, alle ovaie e al colon. Senza dimenticare l’asbestosi e le placche pleuriche e l’ispessimento pleurico.
Il fenomeno è ben descritto nell’ultima pubblicazione dell’avvocato Bonanni: “Il libro bianco delle morti da amianto in Italia – ed. 2022“.
Lo sport aiuta la pace
Purtroppo – ha continuato – l’Italia è uno degli ultimi Paesi in Europa per investimenti nello sport. Dove, invece, c’è un grande investimento nella cultura e nello sport aumenta la qualità della vita. E’ una nuova app quella che proponiamo – ha detto rivolto ai più giovani – che si chiama rispetto e che si usa senza wi-fi, ma collegando cuore e cervello.
Il gioco e lo sport hanno una funzione educativa, sociale, culturale, sanitaria e di salute. La parola magica è trasferibilità: quello che impariamo con lo sport lo ripetiamo, poi, nella vita. Mantenere la calma, gestire le emozioni, calcolare il rischio, aiutare chi è in difficoltà, ragionare, riflettere, fare squadra, imparare l’auto controllo.
Lo sport – ha concluso – è preparazione, armonia, competizione, solidarietà, divertimento, esultanza, gioia, amicizia e salute. In breve lo sport è vita e nello stesso tempo un grande No alla violenza“.
L’ex vice ministro dell’educazione ucraino Greba: “Siamo fortunati”
Forte e commovente al tempo stesso l’intervento dell’ex vice ministro dell’Educazione ucraino e attuale membro del Comitato esecutivo della Ise – Int. Sport School Federation, Roman Greba, che questa mattina è intervenuto all’evento. Ha raccontato, in inglese, la tragedia che sta vivendo il suo Paese invaso dalla Russia.

Di famiglie felici che in un momento hanno perso tutto, perchè qualcuno ha deciso che non avevano diritto di vivere un’esistenza serena. Di morte e distruzione. Un passaggio, però, ha colpito ancora di più la platea, quando ha spiegato che gli ucraini sono fortunati, perchè non sono soli. Perchè sentono la solidarietà e l’aiuto dell’Europa, di tutti noi che insieme a loro lottiamo per la democrazia e per la pace.
Ha ringraziato, infine, con grande dignità i presenti e tutti i popoli europei che sono al loro fianco nel dramma.














