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domenica, Settembre 8, 2024

Ezio Bonanni difesa vittime

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Ezio Bonanni difesa vittime. L’amianto è il killer del secolo. Uccide migliaia di persone in tutta Italia. Solo nel 2017 sono state più di 6000 le persone decedute per mesotelioma (tra cui il mesotelioma pleurico, il mesotelioma del pericardio, il mesotelioma del peritoneo, il mesotelioma della tunica vaginale del testicolo), cancro del polmone da amianto, asbestosi, placche pleuricheispessimento pleuricocancro delle ovaie e complicazioni cardiache, senza contare le altre patologie asbesto correlate. 

Le vittime di amianto e di altri veleni

Con il termine vittima, si fa riferimento a colui che è stato offeso dal reato e titolare del bene protetto dalla singola fattispecie incriminatrice. Ciò fa riferimento al c.d. soggetto passivo, ovvero quella persona sulla quale ricade materialmente l’attività che è rilevante penalmente.

La tutela delle vittime con la prevenzione primaria

L’Avv. Ezio Bonanni e l’ONA ritengono, da tempo, che in presenza di cancro, il danno è già creato e, l’intervento, può solo limitarne gli effetti. Sottolineano, quindi, l’importanza fondamentale della prevenzione primaria, attraverso la bonifica, secondo il senso giuridico dell’art. 32 della Costituzione di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di vita.

Amianto: cancerogeno del terzo millennio

L’amianto è un cancerogeno perfetto. Per questi motivi, causa, nel mondo, almeno 107.000 morti ogni anno, e, a tutt’ora, 125 milioni di cittadini lavorano, ancora, in esposizione al minerale. Ciò è stato confermato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Anche l’esposizione/inalazione di poche fibre può essere mortale. In merito, l’Avv. Ezio Bonanni ha denunciato la condizione di rischio e i dati epidemiologici nella pubblicazione il libro delle morti bianche di amianto in Italia“.

Inoltre, la cancerogenicità dell’amianto e i danni che provoca alla salute, è stata confermata dallo IARC nella sua ultima monografia. In questa, si legge che l’asbesto non causa solamente mesotelioma, ma anche diversi tumori amianto.

I lunghi tempi di latenza delle malattie amianto

I minerali di amianto agiscono nel nostro corpo, già immediatamente. Provocano tutta una serie di reazioni, dall’infiammazione fino al cancro. Tant’è vero che, l’Avv. Ezio Bonanni nelle sue linee guida per la cura del mesotelioma ha dimostrato l’azione delle fibre.

L’amianto ha tempi di latenza che arrivano anche a 40 anni. L’unica prevenzione per le malattie amianto è evitare ogni forma di esposizione, perché anche poche fibre possono essere mortali. L’amianto (sinonimo asbesto) agisce anche in sinergia con gli altri agenti tossico nocivi e cancerogeni e con i metalli pesanti. 

Tutela della salute vittime amianto

Gli esposti all’asbesto e ad altri cancerogeni dovrebbero essere sottoposti a sorveglianza sanitaria asbesto, per la diagnosi precoce di danni amianto e quindi terapie tempestive e quindi più efficaci. La diagnosi precoce equivale maggiori aspettative di vita per i malati (mesotelioma maggiori aspettative di vita), così nel caso specifico di tumore della pleura (cancro pleura fibre asbesto), e ancora per coloro che sono affetti da ispessimento pleurico, placche pleuriche, con il rischio di degenerazione in asbestosi e tumore del polmone e tumore della pleura (cancro alla pleure).

I lavoratori esposti amianto, con la diagnosi precoce del tumore dei polmoni, possono essere sottoposti a operazione chirurgica che estirpi il cancro con maggiori periodi di sopravvivenza tumore del polmone oltre a maggiore sopravvivenza mesotelioma.

Sorveglianza sanitaria asbesto

Solo la diagnosi precoce permette terapie più efficaci e quindi maggiori chance di guarigione, mesotelioma maggiori aspettative di vita, tumore del polmone maggiori probabilità di guarigione, asbestosi riduzione progressione patologia asbesto, e minori rischi degenerazione in cancro della pleura. 

Avvocato Ezio Bonanni: difesa vittime amianto

L’avvocato Ezio Bonanni, da circa 20 anni, assiste tutti i lavoratori e cittadini esposti e vittime amianto: le fibre di asbesto, sono killer per l’uomo, senza che ci sia una soglia di esposizione al di sotto della quale il rischio si annulli.

Per questi motivi vanno evitate tutte le esposizioni asbesto, come strumento di tutela della salute e dell’ambiente e dell’essere umano, anche per le future generazioni (prevenzione primaria) che si aggiunge alla prevenzione secondaria (diagnosi precoce), cui fanno seguito le tutele, in particolare per le vittime mesotelioma.

Le vittime hanno diritto al prepensionamento (cioè il pensionamento anticipato), alla costituzione della rendita INAIL e il risarcimento dei danni. Questi diritti sono reversibili ai stretti congiunti (vedova e orfani). Per approfondire sui diritti delle vittime dell’amianto: 

Morti da amianto

L’epidemia di cui nessuno sta parlando ci impone un approfondimento sul tema. La fonte è autorevole perché le tesi dell’avvocato Bonanni hanno purtroppo trovato drammatica conferma nella strage di lavoratori esposti ad amianto. Le tesi dell’avvocato Bonanni sul fatto che l’amianto facesse male alla salute anche oltre le malattie riconosciute dall’INAIL che tende sempre a sottovalutare i danni da amianto, hanno trovato conferma nelle affermazioni di scienziati indipendenti e agenzie internazionali di difesa della salute pubblica. L’unico strumento di tutela contro l’amianto è evitarne l’esposizione.

Avvocato Bonanni Latina

L’ avvocato Ezio Bonanni ci accoglie nel suo studio in Latina, sommerso dai fascicoli. C’è un caso di un operaio dell’ILVA deceduto a 60 anni per mesotelioma e di un operaio dei cantieri navali deceduto sempre per la stessa patologia. Con rammarico apprendiamo che in questo caso è deceduta anche la moglie, che lavava le tute contaminate da amianto.

L’Avvocato Bonanni, nonostante la mole di lavoro, ci accoglie e si distoglie dai fascicoli per farci il punto sulla situazione amianto in provincia di Roma e Latina, in particolare Anzio, Nettuno, Aprilia e Pomezia. Durante l’intervista ci illustra cosa si dovrebbe fare per tutelare i diritti delle vittime e dei loro famigliari, spesso mogli colpevoli solo di aver lavato le tute ai mariti, anch’esse morte per amianto.

Intervista all’Avv Bonanni

L’Eco del Litorale ha dedicato particolare attenzione ai rischi e alle vittime dell’amianto nel Lazio, sostenendo le tesi dell’ avvocato Ezio Bonanni circa la prevenzione primaria. La nostra redazione ha altresì ricevuto decine di segnalazioni di decessi per amianto nelle città di Anzio, Nettuno, Pomezia, Latina e Aprilia. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare spazio alle tesi dell’avvocato Ezio Bonanni (avvocato Bonanni Latina), avvocato pontino, pioniere delle battaglie contro l’amianto e della difesa contro le vittime in Italia. 

Come fermare la strage di amianto nel Lazio?

È semplice: basterebbe bonificare, bonificare, bonificare. Però le fabbriche della pianura pontina e tutte le installazioni nella zona pontina e nel Lazio contengono ancora amianto. Lo dissi la prima volta nel gennaio del 2000. Tutti sostenevano di non conoscere l’amianto e le sue capacità cancerogene.

Solo quando è iniziata la strage, penso alla Goodyear di Cisterna di Latina e all’ospedale militare di Anzio, dove ci sono stati molti casi di patologie asbesto correlate, allora si è posto il problema della bonifica. I nostri politici non ci sentono, sono preoccupati dei loro vitalizi e di favorire l’industria. Si sa, la politica è contigua ai gruppi industriali. Occorrerebbe far chiarezza.

Le proposte dell’Avv Bonanni

Metterei all’ordine del giorno la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per gli incentivi fiscali per chi bonifica. Porterebbe anche ad un risparmio economico in termini di spese sanitarie e previdenziali. Un malato di amianto ci costa 200.000 euro l’anno. Continuare così significa distruggere intere famiglie, sfregiare un tessuto culturale oltre che sociale, e far saltare i conti del bilancio pubblico oltre che perpetuare una condizione di sistematica lesione di diritti costituzionali.

Già la nostra Costituzione….. Chi era quel politico di Firenze che voleva stravolgere la nostra Costituzione? E che aveva promesso di ritirarsi se il popolo lo avesse disapprovato? E invece è ancora lì, è uscita qualche giorno fa la notizia della telefonata con un noto industriale italiano, al quale venivano date delle informazioni che sono state utilizzate per fare utili in borsa.

Eppure tutto tace. Per questo è necessario che i cittadini dal basso associandosi ribaltino questo stato di cose ovvero che impongano il rispetto della Costituzione Italiana che poi si traduce nei comandamenti non uccidere e non rubare.  Il non uccidere vale pure per gli ambienti di lavoro e per i lavoratori specialmente se si impiega l’amianto.

Impegno per la giustizia

La nostra battaglia continua e continuerà. Finché avrò un filo di voce tenterò di imporre il rispetto della legalità e dei diritti dei lavoratori e dei loro famigliari, vittime dell’amianto ed altri veleni negli ambienti di vita e di lavoro, contro ogni sopraffazione e contro ogni forza bruta del ricatto occupazionale che si fonda sul falso dilemma “morire di fame” o “morire di lavoro”? In ogni caso sono sempre disponibile per le vittime e i famigliari per dare assistenza legale gratuita attraverso il mio sito internet. 

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