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domenica, Settembre 8, 2024

Emergenza amianto in Friuli Venezia Giulia

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L’Osservatorio Nazionale sull’Amianto arriverà anche a Trieste

Anche il capoluogo del Friuli Venezia Giulia si è visto protagonista di un triste primato: secondo il dipartimento di prevenzione dell’Azienda per l’assistenza sanitaria Triestina, nel 2014, sono state 107 le segnalazioni pervenute per patologie asbesto correlate (mesoteliomi, tumori polmonari, placche, ispessimenti pleurici, fibrosi polmonare).

Un dato preoccupante, e in costate aumento, soprattutto se paragonato all’anno precedente in cui i casi segnalati sono stati 69.

“L’ONA, non può sottrarsi a quanto emerso negli ultimi anni nel territorio friulano – dichiara l’avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto -. Stando alle stime dell’Inail, dal 1995 al 2013 sono stati più di mille solamente i casi di mesotelioma riscontrati. Le zone più colpite, in questo momento, risultano essere Trieste e Monfalcone. Senza contare che – prosegue il Presidente – nel 2013 sono state prodotte 4mila 500 tonnellate di rifiuti contenenti amianto e derivanti da processi di bonifica che hanno interessato buona parte dei Comuni della regione. Proprio per questo l’ONA ha espresso la necessità di istituire una sezione a Trieste che tuteli le persone esposte all’amianto e offra supporto anche ai loro familiari”.

L’ONA (Osservatorio Nazionale sull’Amianto), dal 2008, si impegna a sostenere lavoratori esposti e vittime dell’amianto e di altri agenti patogeni, e dei loro familiari, troppo spesso lasciati soli ad affrontare le conseguenze di quello che non potrà mai essere definito, per sua natura, un “problema privato”.

“La città di Trieste, così come l’intera regione, è una bomba ad orologeria sulla quale siamo comodamente seduti senza rendercene conto – sostiene Costantino Saporito, Coordinatore Nazionale USB Vigili del Fuoco -. L’intero comando è sempre stato molto sensibile a questa tematica che, ahimè, ancora non ci è stata riconosciuta. Oggi, l’amianto è presente in molti più posti di quanto possiamo immaginare. Lo respiriamo continuamente. E’ necessario che se parli il più possibile per riuscire a diffondere un’informazione corretta e globale su questa pericolosa sostanza”.

I numeri della strage

I numeri degli ultimi anni: 442 casi di patologie asbesto correlate in 5 anni*

anno 2010 – 127 casi di patologie asbesto correlate (nel dettaglio: 27 casi di mesotelioma, 15 tumori polmonari e 85 placche, ispessimenti pleurici, fibrosi polmonare)

anno 2011 – 82 casi di patologie asbesto correlate (nel dettaglio: 24 casi di mesotelioma, 17 tumori polmonari e 41 placche, ispessimenti pleurici, fibrosi polmonare)

anno 2012 – 57 casi di patologie asbesto correlate (nel dettaglio: 23 casi di mesotelioma, 11 tumori polmonari e 23 placche, ispessimenti pleurici, fibrosi polmonare)

anno 2013 – 69 casi di patologie asbesto correlate (nel dettaglio: 28 casi di mesotelioma, 11 tumori polmonari e 30 placche, ispessimenti pleurici, fibrosi polmonare)

anno 2014 – 107 casi di patologie asbesto correlate (nel dettaglio: 23 casi di mesotelioma, 38 tumori polmonari e 46 placche, ispessimenti pleurici, fibrosi polmonare)

* Fonte: segnalazioni delle patologie da amianto pervenute a tutto il 2014 alla S.C.S.P.S.A.L. (Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro)

Per informazioni:

Ufficio Stampa ONA

Presidenza Nazionale: 3358304686 – osservatorioamianto@gmail.com

Via Crescenzio, n.2, 00193 – Roma

L’azione di tutela dell’Osservatorio Nazionale Amianto

 L’ Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus, promosso dalla Libera Università Telematica Arti e Scienze Moderne, ha progressivamente aggregato intorno a sé lavoratori esposti all’amianto, familiari delle vittime, professionisti, tra i quali medici, ingegneri, avvocati, ricercatori, e semplici cittadini: persone che hanno a cuore i principi fondamentali di tutela della vita, della sua dignità, sul presupposto che solo l’integrità psicofisica e la salubrità dell’ambiente rendono fruibili tutti gli altri diritti e possono salvaguardare la stessa esistenza del genere umano.

Oggi l’Osservatorio annovera alcune migliaia di soci sostenitori, che prestano il loro contributo professionale e ideologico, volontariamente e senza fini di lucro anche indiretto; molti di loro sono personalità rappresentative delle istituzioni a tutti i livelli (sindaci, consiglieri comunali, provinciali e regionali, deputati e senatori) espressione di tutte le formazioni politiche presenti nella società italiana, in armonia con il carattere apartitico e scevro da ideologie dell’Associazione.

E’ presente in tutte le Regioni italiane attraverso i propri Comitati, che sono in grado di assicurare la più ampia partecipazione democratica e di perseguire le finalità dell’Osservatorio in modo diretto ed immediato, dando risposte specifiche alle modalità particolari con cui gli obiettivi di tutela della salute, dell’ambiente e dei diritti si manifestano e si concretizzano nel rispettivo ambito di operatività.

Può contare sul supporto di un Comitato Tecnico Scientifico di cui fanno parte insigni professori universitari e affermati professionisti e intrattiene rapporti di collaborazione con agenzie ed istituzioni di tutto il mondo.

Gli obiettivi che si pone l’Associazione

Gli scopi, i contenuti e la struttura dell’Associazione sono ispirati a principi di solidarietà, trasparenza e democrazia. L’Associazione si propone di:

  • promuovere e tutelare la salute in ogni ambito di esplicazione della vita umana, attraverso la prevenzione primaria, che si sostanzia della completa rimozione di tutti i cancerogeni dagli ambienti di vita e di lavoro, e attraverso la prevenzione secondaria, cioè la diagnosi precoce;
  • rappresentare, tutelare, assistere moralmente e materialmente i lavoratori ed i cittadini esposti ad amianto, ad altri patogeni e ad altri rischi professionali;
  • tutelare i diritti costituzionalmente garantiti a ogni persona, con particolare riferimento alle lavoratrici e ai lavoratori, e alle persone che, loro malgrado, sono escluse, emarginate e discriminate a causa di ragioni fisiche, psichiche, economiche, sociali e familiari.

L’amianto e gli altri agenti patogeni, che per la loro dissennata utilizzazione e per la loro pervasività sono fonte di perenni lesioni all’ambiente e alla salute, hanno determinato il filo conduttore di tutte le attività dell’associazione che concretamente agisce:

  • a fianco delle Istituzioni locali e nazionali nella costruzione di un contesto normativo in cui il bando dell’amianto e degli altri agenti tossici patogeni sia dotato di effettività;
  • a fianco della Magistratura, nella sua azione di individuazione e di repressione dei reati contro la salute e contro l’ambiente, e nella sua azione di ristoro dei danni causati ai singoli e alle comunità;
  • a fianco delle strutture mediche, con l’obiettivo di potenziare gli interventi di prevenzione primaria, di prevenzione secondaria, di conoscenza e di informazione sugli effetti degli agenti tossici patogeni;
  • a fianco ed insieme alle altre Associazioni che perseguono valori e principi coincidenti con i propri, con le quali intende agire in sinergia per la tutela dell’ambiente, della salute, dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, perseguendo insieme tutte le possibili iniziative di sviluppo.

L’Osservatorio, che è iscritto all’anagrafe delle ONLUS – Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, ha sede legale in Roma, Via Crescenzio, n. 2 – 00193.

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