Enrico Tiero è uno dei prossimi candidati al Consiglio regionale del Lazio. Le elezioni ci saranno il 12 e 13 febbraio e i cittadini sono chiamati a rinnovare i propri rappresentanti in Regione.
Tiero ha iniziato la sua carriera politica nella Democrazia Cristiana, nel movimento giovanile. A 18 anni era già consigliere comunale di Castelforte. Nel 1994, quando la Dc si scioglie, aderisce a Forza Italia. Poi è entrato nel PdL fino alla scissione del 2013 che fa nascere il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. Tiero è rimasto sempre saldo nella sua volontà di rispondere alle esigenze dei cittadini, fino all’esperienza in Fratelli d’Italia. Ora si propone come consigliere regionale e gli abbiamo fatto alcune domande per capire cosa potrebbe fare per il territorio.
Che cosa ha in mente FdI per il Lazio?
“Fratelli d’Italia vuole chiudere l’esperienza fallimentare di Zingaretti. Sarà una campagna elettorale difficile, perché gli elettori del Lazio hanno motivo di sentirsi distanti e abbandonati dalla Regione, che in questi anni non ha brillato per efficienza. Il solo aspetto su cui ha spiccato a livello nazionale sono i balzelli. Non a caso i cittadini di Roma e del Lazio hanno l’Irpef più alta d’Italia. Il centrodestra sarà compatto e determinato nel portare alla vittoria Francesco Rocca, che da presidente della Croce Rossa ha mostrato le sue capacità di manager ma anche le sue profonde qualità umane. Siamo orgogliosamente e convintamente al suo fianco in questa campagna elettorale”.
Quali sono le priorità per Enrico Tiero?
“Dieci anni di governo Zingaretti – ha detto Tiero – hanno impoverito la provincia di Latina, ci siamo trovati di fronte all’incapacità, da parte della coalizione di Centro-Sinistra, di mettere in campo una politica efficiente di programmazione in qualsiasi settore, dalla Sanità al Turismo, passando per l’Economia, le Imprese, mentre l’unico parametro che è aumentato è la pressione fiscale. In particolare servirà un piano “Marshall” per salvare l’economia laziale e quella pontina in particolare, ed è per questo che, seguendo l’esempio della Leader di Fratelli D’Italia, ho scelto di candidarmi a rappresentare il nostro territorio all’interno del prossimo Consiglio Regionale, mettendo a disposizione la mia esperienza amministrativa”.
Sulla questione amianto, tanto cara all’Ona, più che attuale e che fa ancora tante vittime. Le bonifiche sono in forte ritardo anche per mancanza di fondi e di una mappatura adeguata. Non esiste nel Lazio neanche un sistema di sorveglianza sanitaria per gli ex lavoratori esposti ad amianto. Né uno sportello amianto che funzioni. Cosa ne pensa?
“Credo che si debba ascoltare concretamente l’avvocato Ezio Bonanni, un professionista che ha denunciato gli annosi ritardi nelle bonifiche e i problemi delle vittime di patologie asbesto correlate. C’è la problematica legata all’utilizzo dell’asbesto fino al 1993. Tutti gli edifici costruiti fino a quella data potrebbero contenere amianto. Se è vero che una mappatura nel Lazio è stata eseguita nel 2015, va detto che gli edifici privati non sono mappati. Penso alla provincia di Latina, dove vi sono 63 strutture contaminate sul territorio.
Nella provincia sono nove le scuole in cui è stata registrata la presenza dell’amianto, tuttavia, la mappatura non è ancora completa.
Gli enti locali potrebbero intanto informare e supportare il cittadino. C’è assoluto bisogno di creare un vero e proprio sistema di sorveglianza sanitaria per gli ex lavoratori esposti ad amianto e realizzare – ha proposto – sportelli Amianto nei Comuni. Grazie allo sportello dell’amianto sarebbero pubblicati i dati che riguardano il Comune, le aziende accreditate per le bonifiche e tutte le informazioni sull’argomento. E, inoltre, si potrebbero segnalare le eventuali presenze di amianto sul territorio.
Tiero: “Ogni Comune dovrebbe farsi carico del controllo sanitario”
Ogni Comune potrebbe farsi carico, anche con fondi regionali, del controllo sanitario sui lavoratori esposti ad amianto. La Regione Lazio a sua volta dovrebbe provvedere all’adozione di un ‘Piano di Protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto’. Spingerò per il raggiungimento di questo obiettivo. Chiederò quindi di implementare e migliorare le attività di vigilanza e controllo nei cantieri di rimozione di materiali contenenti amianto. Si tratta della prevenzione secondaria, molto importante per avere diagnosi precoci delle terribili malattie causate dall’asbesto.
Eliminare differenze tra vittime del dovere e del terrorismo
Inoltre è necessario superare anche qualche vuoto normativo. Penso per esempio alla discriminazione degli orfani di vittime del dovere rispetto agli orfani delle vittime del terrorismo. Se, infatti, per i figli a carico delle vittime del dovere è comunque previsto un risarcimento, non lo è per quelli che, alla morte del genitore, erano già indipendenti. Hanno comunque sofferto per la perdita e subito un danno anche economico per la mancanza di uno dei genitori che non avrebbe fatto mancare, se fosse rimasto in vita, il suo supporto nei momenti di difficoltà”.
In una recente intervista ha detto che vuole essere al servizio dei cittadini per sostenerli e guidarli nel percorso di modernizzazione, a cosa si riferisce in particolare?
“Voglio dire che sta a noi politici diventare una vera classe dirigente. Solo se ne saremo capaci, dimostrando di essere all’altezza dei nostri compiti e del nostro ruolo, potremo accompagnare l’economia e la società verso il cambiamento e l’ingresso verso nuove opportunità”.
È stato nella sua lunga carriera anche assessore al turismo, di cosa ha bisogno il Lazio e in particolare le province, in questo senso? Il Pnrr potrebbe essere un’opportunità e in che modo?
“Il Pnrr può favorire un rilancio del settore, a patto che venga effettivamente sfruttata quest’opportunità. Sono disponibili risorse per potenziare il settore turistico alle voci sostenibilità, ricettività e green. Dobbiamo creare le condizioni per intercettare questi fondi cercando finalmente di esportare il modello turistico del Lazio, che possiede un mix di bellezze uniche. Penso a Roma caput mundi, la culla della civiltà, la città con il patrimonio storico più importante del mondo. Ma penso anche alla mia zona, quella pontina. Con il litorale che incontra i Monti, il Parco Nazionale del Circeo, i Giardini di Ninfa. Noi dobbiamo puntare sulla valorizzazione della nostra storia, ma soprattutto occorre portare avanti una politica del turismo, attraverso iniziative che, si possono realizzare solo facendo sistema. Guardiamo all’esempio di Cethegus. Ripeto, la parola chiave, ancora una volta, è ‘fare sistema’”.
Punto dolente, ancora di più dopo l’esperienza Covid, è la sanità. Zingaretti ha tagliato ospedali e presidi di primo soccorso soprattutto nelle realtà più piccole. Qual è la sua idea di sanità per il futuro?
“Sulla sanità siamo ancora all’anno zero. C’è la necessità di aumentare gli organici negli ospedali, anche incentivando sul piano economico i camici bianchi a rimanere nelle nostre strutture. Così come ritengo opportuno indire un maggior numero di concorsi per medici ed infermieri nella nostra provincia. C’è inoltre urgenza di reclutare più specialisti, la cui carenza rischia di creare problemi negli ospedali come nelle strutture territoriali. Il bisogno di personale ha ripercussioni anche sulle liste d’attesa, con i tempi medi delle visite sempre più lunghi ed insostenibili per gli utenti pontini.
Mi impegnerò – ha continuato Tiero – a farmi portavoce delle istanze locali che chiedono maggiori risorse per la sanità della provincia di Latina. Il mio obiettivo è quello assicurare una vera parità di servizi e accesso alle cure per tutti i cittadini. Riscontro quindi l’esigenza di potenziare la medicina territoriale, per il suo ruolo essenziale di filtro in grado di ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso. Occorre valorizzare la rete capillare che coinvolge i medici di medicina generale e i medici di continuità assistenziale. Considero quindi prioritario un rafforzamento sul territorio degli Ambu Fest, non solo nel capoluogo, ma anche nel resto della provincia.
Mi batterò per il potenziamento di strutture cruciali per il territorio, come i piccoli ospedali trasformati in Case di Comunità. Valorizzando i presidi già presenti, da Cori a Minturno, passando per Cisterna di Latina fino a Sabaudia. Occorre infine realizzare ospedali all’avanguardia. Sarà mio compito vigilare sulla realizzazione del nuovo ospedale di Latina. Come ben sappiamo sono stati previsti dalla Regione 240 milioni che andranno a completare i fondi previsti per procedere alla realizzazione dell’opera. Stesso monitoraggio dovrà essere svolto per la costruzione del Policlinico del golfo”.
Quale potrebbe essere un modo di ridurre il gap tra diagnosi e cure e i tempi delle liste di attesa?
Un progetto che proponiamo è quello di estendere anche a tutte le Asl del Lazio ampliando l’offerta delle prestazioni sanitarie attraverso l’apertura 7 giorni su 7 delle strutture sanitarie, pubbliche e private, dando la possibilità alle Asl di acquistare dal privato accreditato prestazioni a tariffa calmierata consentendo agli utenti di accedere alle prestazioni specialistiche, e di alta diagnostica, pagando una tariffa pari a quella del ticket della prestazione stessa.
Anche il lavoro e le opportunità per i giovani non sono adeguate sul territorio. Tante aziende e tante menti si spostano verso il nord o all’estero. Cosa si può fare in questo senso?
“Occorre facilitare gli investimenti imprenditoriali nel territorio. Rendere più solida la presenza di importanti aziende strategiche soprattutto sul versante chimico-farmaceutico. Urge quindi una modernizzazione della rete, che comporti grandi investimenti in infrastrutture digitali, oggi purtroppo particolarmente carenti nella provincia di Latina. Occorre intervenire per favorire le assunzioni di giovani con incentivi realmente erogati a favore delle imprese. Lavoreremo ad un pacchetto di iniziative che comprendano contributi a fondo perduto e strumenti finanziari per gli imprenditori intenzionati ad assumere. Pensiamo di introdurre – ha concluso Tiero – un meccanismo analogo a quello varato dal ministero delle Politiche agricole e forestali sui criteri e le modalità di utilizzo dei fondi destinati all’erogazione di contributi per l’assunzione di giovani diplomati nei settori dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera”.