Docente muore per mesotelioma, il Ministero finisce sotto accusa
Si è svolta oggi l’udienza presso il Trib. Amministrativo Regionale dell’Emilia Romagna che vedeva sotto accusa il Ministero della Pubblica istruzione a causa del decesso della docente O.M.D, dopo aver contratto un mesotelioma.
Il mesotelioma è una patologia asbesto correlata, che si contrae solo dopo esser stato esposto a lungo tempo alle fibre di amianto, la Prof. deceduta purtroppo lo scorso 21/02/2017, ha prestato servizio in una scuola di Bologna nella quale era nota la presenza di amianto.
I due figli della docente, divenuti ormai orfani di madre a causa dell’amianto, sono assistiti dall’Avv. Ezio Bonanni e dall’Avv. Massimiliano Fabiani, i quali hanno proseguito il giudizio e depositato un voluminoso dossier che comprova il rischio amianto nelle scuole italiane, con richiesta di condanna del Ministero al risarcimento di tutti i danni.
Il TAR dell’Emilia Romagna ha deciso di mandare a sentenza la causa. Nei prossimi giorni si dovrebbe conoscere la decisione.
La necessità di bonifica nelle scuole
L’aspetto più triste e preoccupante di questa vicenda, è che questo non potrebbe essere l’unico caso, per questo l’ONA insiste nel chiedere che si disponga la bonifica delle 2.292 scuole in cui è stata riscontrata la presenza di materiale di amianto.
Sono 356.900 gli alunni e circa 50.000 i docenti e non docenti esposti ad amianto, con conseguenti rischi per la salute.
“Stimiamo in circa 400 i decessi per amianto tra personale docente e non docente. Il V Rapporto Mesoteliomi dell’INAIL, non fotografa l’esatta gravità della problematica amianto nelle scuole, sia perché riporta dati fermi al 2011, sia soprattutto perché sono circoscritti ai soli casi di mesotelioma e non tiene conto di tutte le altre patologie che l’amianto è in grado di causare (cancro al polmone, alla laringe, alla faringe, allo stomaco, al colon retto, alle ovaie e l’asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici, avanguardia del cancro). Nel caso della Prof.ssa O.M.D. la cui udienza si è tenuta in data 21/03/2018 il nesso causale è stato accertato dall’INAIL che ha liquidato la rendita e quindi non capisco il motivo di perché il Ministero si rifiuta di risarcire gli altri danni. Insisteremo ancora affinchè ci siano le bonifiche”
dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, legale della famiglia della Prof.ssa O.M.D. e di altri docenti che corrono il rischio di imbattersi nella stessa sorte della collega.
Nonostante le paure, l’opinione pubblica sembra aver colto la gravità della situazione e come leggiamo in un altro nostro articolo, l’ “amianto nelle scuole” è una problematica diffusa e soprattutto discussa anche nel resto dell’Italia, sperando così di riuscire ad ottenere le bonifiche degli edifici ancora contaminati.
Carmela Massa