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giovedì, Aprile 25, 2024

Demolita la Leonardo Da Vinci di Firenze: ma l’amianto?

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Basta amianto nelle scuole, necessaria la bonifica

L’Osservatorio Nazionale amianto continua a parlare delle 2.300 scuole, 350.000 studenti e 50.000 dipendenti, tra docenti e non, a rischio amianto, come la Leonardo Da Vinci di Firenze. La fibra killer, penetrando negli alveoli polmonari e nel resto dell’organismo umano, provoca terribili patologie.

Tra questi, segnaliamo il recente caso dell’istituto “Francesco Crispi” a Monteverde. Gli studenti sono stati rimandati a casa a causa della presenza di amianto all’interno del cortile della scuola. Si parla di materiali di amianto ‘debitamente incapsulati’ nel cortile. Ma al tempo stesso si raccomanda la “fattiva collaborazione per tenere i piccoli allievi lontani da quest’area, onde evitare pericoli per gli stessi”. Queste raccomandazioni suonano come un campanello di allarme, o una beffa, per cittadini tartassati, che per questo servizio pagano le imposte comunali, regionali e statali, più alte d’Europa.

Il caso della scuola Leonardo da Vinci di Firenze

L’Osservatorio Nazionale Amianto segue ormai da diversi anni, la scuola Leonardo Da Vinci di Firenze, una delle scuole più grandi d’Italia. La palazzina ospita il biennio dell’Istituto tecnico Leonardo Da Vinci Firenze. L’istituto, costruito negli anni ’60, da decenni è al centro di polemiche riguardanti la presenza di amianto, una presenza confermata nel 1997. La denuncia del Responsabile della Sicurezza del Comune nel 2005 portò alla sua chiusura. Una precauzione durata circa due anni a seguito dei quali si riaprì l’Istituto, più grande, più affollato ma, a quanto pare, pericoloso per i circa 2000 studenti che lo frequentano.

Durante questi anni si effettuarono analisi e campionamenti, da ditte private incaricate dal Comune di Firenze, per verificare la possibilità di aerodispersione delle fibre di amianto. Ma gli esiti, secondo l’opinabile parere dei tecnici addetti alle misure, sono sempre stati negativi. In conclusione? L’amianto c’è ma non c’è pericolo. Questo è un ossimoro considerando che studi e letterature hanno dimostrato che non c’è una soglia al di sotto della quale il rischio per la salute si annulla. L’unica precauzione richiesta in questi anni è stata quella di “formare” gli alunni e i dipendenti dell’istituto a non sbattere le porte, non forare le pareti e non correre! Basandosi sul fatto che la presenza di amianto comporta rischi per la salute solo in caso di deterioramento, insufficiente manutenzione e danneggiamento, cosa evidentissima nel caso del Biennio ITI Da Vinci.

Leonardo Da Vinci di Firenze: problema da risolvere subito

L’amianto nelle scuole è il paradigma classico dello scandalo e dello sfascio dal quale dobbiamo assolutamente risollevarci. Ciò sarà possibile cominciando a bonificare le scuole e a ridurre le spese militari. A cosa serve avere l’ottavo esercito più grande al mondo e il secondo in Europa se poi le nostre scuole sono piene di amianto e cadono a pezzi?”, dichiara lAvv. Ezio Bonanni, Presidente ONA.

L’Osservatorio Nazionale Amianto continua a cercare giustizia e l’Avv Ezio Bonanni, Presidente ONA, insieme con l’Avv. Saverio Rossi, una volta venuti a conoscenza della demolizione della scuola entro l’estate, hanno presentato un’apposita istanza alla Procura di Firenze per avere l’autorizzazione a compiere delle indagini difensive, che miravano ad acquisire elementi oggettivi circa i livelli di aerodispersione e quindi dell’entità del rischio. Effettuò analoga istanza in passato direttamente al Sindaco di Firenze proprietario dell’edificio e al Dirigente scolastico della scuola ricevendo da quest’ultimo un diniego all’accesso e al campionamento.

Si demolì la scuola “incriminata” lo scorso mese di luglio ma senza che l’Osservatorio Nazionale Amianto potesse effettuare un’analisi approfondita della dispersione di nano-particelle potenzialmente cancerogene.

Un futuro senza amianto nelle scuole

Infatti, non è sufficiente demolire le scuole imbottite di amianto dopo anni di proteste ma si devono adempiere anche gli obblighi di legge relativi. Come potranno insegnanti, alunni e genitori degli stessi stare tranquilli? Le istituzioni provvederanno ad un controllo sanitario su di loro? Tutti interrogativi che hanno bisogno di una risposta immediata!

In tema di misurazioni di fibre di amianto, infatti, lo studioso Dr.Montanari, ci insegna che: “Le misurazione di fibre aerodisperse negli edifici in amianto che normalmente vengono eseguite servono solo a “rassicurare “ i lavoratori. Occorrerebbe un limite di rilevabilità pari a 0,005 fibre per ogni litro d’aria mentre il limite di sensibilità degli apparecchi considerati “a norma” si ferma di fatto a 0,4 fibre/litro. Così, anche se si superasse di ottanta volte il livello legale che qualche anno fa fu stabilito in California  come livello di rischio tollerabile ovvero di 100 fibre al giorno di crisotilo (l’amianto più comune), le apparecchiature continuerebbero ad indicare zero, illudendo tutti organi di controllo compresi”.

L’Osservatorio Nazionale amianto, in ogni caso, è pronto a sostenere e tutelare i diritti di tutti gli insegnanti.

Amianto nelle scuole: aggiornamento 2022

Purtroppo, ancora oggi, ci sono circa 2300 scuole con amianto. Inoltre, secondo il VII Rapporto ReNaM, il settore dell’istruzione è uno dei campi con maggiore rischio di sviluppo mesoteliomi. Secondo gli ultimi dati sono 34 le vittime tra il personale docente e non docente. La situazione è ancora più grave se si considerano le altre patologie asbesto correlate.

Recentemente, grazie all’azione dell’Avv. Ezio Bonanni e dell’Avv. Massimiliano Fabiani, si è ottenuta giustizia per gli orfani della Prof.ssa Olga Mariasofia D’Emilio, deceduta per mesotelioma nel 2017. La professoressa lavorava nella struttura e nei laboratori di chimica e fisica della Scuola Media Farini, a Bologna. A causa dell’esposizione ad amianto, ha contratto il mesotelioma. Per questo il Ministero dell’Istruzione è stato condannato a un risarcimento di 930mila euro da versare alla famiglia della vittima.

Per evitare che la strage continui è importante portare avanti la bonifica degli edifici pubblici, come le scuole. Parla di questa emergenza anche il primo episodio di ONA News: “Amianto nelle scuole, un pericolo ancora presente“. L’ONA, per agevolare la segnalazione di siti contaminati da parte dei cittadini, ha istituito l’App Amianto.

Per ulteriori informazioni visita il sito istituzionale dell’Osservatorio Nazionale Amianto, dove è possibile consultare anche l’apposita sezione dello Sportello Nazionale Amianto. Inoltre si può richiedere la consulenza gratuita medica e legale dell’ONA chiamando il numero verde o compilando il form.

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