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lunedì, Gennaio 20, 2025

Crisotilo: misteri, curiosità e pericoli dell’amianto bianco

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Il Crisotilo, noto per la sua origine e le caratteristiche morfologiche uniche, è un minerale affascinante e allo stesso tempo insidioso. Con nomi affascinanti come “amianto di diaspro zebra verde” o “pietra a scaglie di drago” e ancora “pietra della vita“, il crisotilo ha guadagnato una fama leggendaria nel passato. Si riteneva infatti che coloro che lo indossavano fossero protetti da influenze negative e sfortunate.

Tuttavia, come tutti i silicati del gruppo dell’amianto, provoca una serie di patologie asbesto-correlate, potenzialmente letali. Approfondiamo la sua storia 

Etimologia e caratteristiche del Crisotilo 

Il nome crisolito deriva dal greco “χρυσότίλος“, composto da “χρυσός” (oro) e “τίλος” (fibra).

In molti lo conoscono come “amianto bianco”, per via del suo colore e della struttura cristallina.

Ad assegnare il nome fu il mineralogista tedesco Franz von Kobel, che nominò per la prima volta i campioni di crisotilo dal Canada nel 1843.

Appartiene alla famiglia dei silicati, precisamente alla sottoclasse dei fillosilicati ed è il più noto del gruppo dell’amianto.

Il minerale fibroso è uno dei tre polimorfi del serpentino, accanto ad antigorite e lizardite. 

A occhio nudo, il crisotilo si presenta con una forma cilindrica, mentre la lizardite adotta una struttura planare e l’antigorite una struttura ondulata (Wicks, 1979). 

Ed è proprio questa variazione strutturale, benché minima, a conferire a ciascuno di essi proprietà diverse.

La formula approssimativa del crisotilo di Mg3Si2O5(OH)4

Altre caratteristiche

Ecco altre proprietà del crisotilo:

Durezza Mohs : 2,5-3

Colore : bianco, marrone dorato, grigio, verde o grigio-verde; A volte giallo, bruno-giallastro o marrone; Può essere venato o screziato

Struttura cristallina : Monoclina (clinocrisotilo); Ortorombico (ortochirostile, paracrisotilo)

Lustro : setoso

Trasparenza : traslucido

Indice di rifrazione : 1,56-1,57

Densità : 2,51-2,63

Scollatura : nessuna

Frattura : fibrosa

Striscia : bianca

Luminescenza : a volte debole fluorescenza in giallo pallido

Pleocroismo : nessuno

Effetti ottici : a volte chiacchiere

Esame al microscopio 

Al microscopio elettronico, i cilindri svelano l’esistenza di materiali stratificati. 

Cosa sono? Si tratta di una serie di tetraedri di silice, stratificati sopra un foglio composto da ottaedri di magnesio. Ma a cosa si deve la strana morfologia?

La morfologia fibrosa deriva da “esigenze strutturali”, poiché per mantenere la coerenza fra gli strati tetraedrici e triottaedrici, il crisotilo si piega, evitando disallineamenti e assumendo così la sua distintiva struttura a fibra.

Quanto alle fibre, esse si presentano bianche e setose, mentre l’aggregato all’interno delle vene assume spesso tonalità verde o giallastre.

Proprietà meccaniche del crisotilo

Oltre alle caratteristiche cristalline, le proprietà meccaniche delineano ulteriori peculiarità del crisotilo. Le fibre, caratterizzate da una resistenza alla trazione superiore rispetto ad altri minerali di amianto, mostrano però una minore resistenza agli acidi rispetto agli anfiboli fibrosi. 

Un minerale suscettibile al calore 

Il crisolito è un minerale idratato, suscettibile di trasformarsi nel tempo e col calore in silicato amorfo e/o forsterite. 

La sua trasformazione varia in base alla temperatura: a volte è sufficiente raggiungere i 150°C per vedere la sua conversione in silice amorfa, mentre la completa deidrossilazione richiede temperature intorno ai 650°C.

Tre varietà di crisolito 

Forse non tutti sanno che esistono tre varietà di crisotilo: il clinocrisotilo, il più diffuso, l’ortocrisotilo, più raro, e il paracrisotilo, estremamente raro.

Clinocrisotilo : ha un sistema cristallino monoclino

Ortocrisotilo : ha un sistema cristallino ortorombico e indice di rifrazione più elevato parallelo all’asse lungo delle fibre

Paracrisotilo : ha. un sistema cristallino ortorombico e indice di rifrazione più alto perpendicolare all’asse lungo delle fibre

Varietà meno conosciute di crisolito

Crisotilo di alluminio : è ricco di alluminio

Chrysotilasbest : ha un portamento asbestiforme

Ishkildite : contiene più silice che ha proprietà ottiche diverse rispetto ad altri tipi di crisotilo

Dove si trova e da dove proviene 

La presenza predominante del crisotilo si manifesta nelle peridotiti (rocce ultramafiche caratteristiche del mantello superiore, costituite essenzialmente da olivina )

I più vasti giacimenti mondiali di questo tipo si trovano nel Quebec e negli Urali in Russia, in cui le fibre, orientate lungo la vena, possono variare in lunghezza da meno di 1,3 cm a volte fino a oltre 15 cm. 

Nel nostro Paese si estraeva dalle cave della Val Malenco in alta Valtellina (a fibra lunga e molto pregiato) e della Val di Susa. 

Realtà o fantasia?

Secondo indiscrezioni, tra le rocce lunari restituite dalle missioni spaziali grazie alla missione Apollo 15, si sarebbe trovato un frammento di crisolito proveniente dalla valle Hadley Rille. Sarà vero? 

Stranezze e significato della pietra crisolito

Con nomi affascinanti come “amianto di diaspro zebra verde” o “pietra a scaglie di drago” e ancora “pietra della vita“, il crisotilo ha guadagnato una fama leggendaria nel passato. Si riteneva infatti che coloro che lo indossavano fossero protetti da influenze negative e sfortunate.

Per tali motivi, la “Pietra della vita” nella comunità spirituale, incarna la forza interiore e la capacità di risollevarsi. In aggiunta, considerato un portafortuna per il segno zodiacale dei Gemelli.

Usi passati del crisolito 

Amianto-a-Bari
Amianto-a-Bari

In passato è stato ampiamente estratto per le sue qualità fibrose, incombustibili, la bassa conducibilità termica e per la sua economicità. 

A seguire la lista dei principali utilizzi :

Materiali da costruzione: una delle applicazioni più comuni è stata nell’industria delle costruzioni. Il cemento-amianto è stato utilizzato per produrre lastre, tubi, tegole, pannelli di rivestimento, isolanti per edifici e persino per rivestire edifici industriali;

Industria automobilistica: è stato ampiamente usato nei materiali di attrito, come le pastiglie dei freni e le frizioni, per la sua resistenza all’usura e al calore.; 

Settore navale: è stato utilizzato nelle navi per isolamento termico e acustico, nonché come componente di materiali resistenti al fuoco;

Industria manifatturiera: il minerale era presente in molti altri prodotti manifatturieri, inclusi tessuti ignifughi, guarnizioni industriali, isolanti elettrici e persino nelle uniformi protettive.

Pericoli per la salute

Il crisotilo, per via della sua struttura fibrosa, porta a gravi implicazioni sulla salute umana. 

Il minerale tende infatti a frammentarsi in fibre e particelle più corte, provocando risposte infiammatorie e fibrosi interstiziali. 

A confermarlo, diversi studi epidemiologici, secondo cui l’amianto crisolito può causare cancro ai polmoni, alla laringe, ovarico, asbestosi e mesotelioma, quest’ultima, una rara forma di cancro legata all’esposizione al patogeno. La comunità scientifica è ampiamente concorde sul fatto che non sia possibile individuare un livello sicuro per l’esposizione ad amianto e quindi che non è individuabile una soglia al di sotto della quale si annulla il rischio di mesotelioma.

In aggiunta, per via della lunga latenza fra esposizione e insorgenza dei sintomi, molte persone hanno contratto patologie asbesto- correlate anche dopo 40 anni dall’incontro con il “killer invisibile”.

Molte altre si ammaleranno da qui a dieci anni. 

Esposizione professionale e non professionale

miniere
estrazione di amianto

Oltre ai lavoratori esposti al patogeno in passato, anche l’esposizione non professionale all’amianto è un rischio crescente. Utile precisare infatti che tuttora il minerale è presente in molti edifici pubblici e privati costruiti prima della sua messa al bando, che in Italia è avvenuta con la legge 257/92. 

La presenza nell’ambiente mette a rischio la comunità, poiché la manutenzione o la rimozione dei materiali contenenti amianto comporta il potenziale rilascio di fibre delle sottilissime fibre, soprattutto durante eventi catastrofici come cicloni e terremoti.

Lotta al patogeno

L’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro hanno evidenziato nel 2012, in un volume monografico, la gravità della situazione legata all’amianto. 

Rendere evidente la pericolosità di questa sostanza è fondamentale per la salute pubblica e per porre fine a un’epidemia di malattie causate dall’esposizione a questa famiglia di minerali. 

Va da sé che urge più che mai provvedere alla definitiva messa al bando del minerale, provvedendo altresì alla rimozione e allo smaltimento in tutta sicurezza.  

Alternative sicure 

In risposta agli effetti devastanti sulla salute causati dall’amianto, inclusa la forma di crisotilo, sono stati condotti numerosi studi sui sostituti dell’amianto.

Sebbene nessuna sostanza singola possa riprodurre esattamente le caratteristiche dell’amianto, esistono valide alternative, sia fibrose (come la cellulosa) che non fibrose (come plastica e metalli), in grado di soddisfare diversi usi finali. Queste soluzioni tecnologiche ed economicamente valide sono utilizzate commercialmente in tutto il mondo, specialmente nei paesi che hanno bandito l’uso del crisotilo negli ultimi decenni.

Informazioni approfondite sui materiali alternativi privi di amianto sono disponibili presso organizzazioni nazionali, regionali e internazionali. 

La nuova direttiva UE dice no all’amianto

La nuova direttiva europea sull’amianto, recentemente approvata dal Parlamento europeo, segna un passo significativo nella tutela della salute dei lavoratori. 

La normativa presenta infatti diverse importanti novità volte a ridurre drasticamente l’esposizione al pericoloso minerale.

Tra le principali modifiche introdotte, il limite massimo consentito di esposizione dei lavoratori è stato ridotto di dieci volte rispetto alla normativa precedente. 

Una volta recepita la direttiva, il limite passerà da 0,1 a soli 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo.

Inoltre, entro un massimo di sei anni dalla sua attuazione, gli Stati membri dovranno adottare tecnologie più avanzate e sensibili per rilevare le fibre, come la microscopia elettronica. 

Questo consentirà la possibilità di ridurre ulteriormente il livello di esposizione a 0,002 fibre di amianto per cm³, escludendo le fibre sottili, oppure a 0,01 fibre di amianto per cm³, includendo le fibre sottili.

La direttiva si concentra anche sulla protezione individuale dei lavoratori, stabilendo l’obbligo di dotarli di dispositivi di protezione idonei e di garantire una pulizia sicura degli indumenti. 

In aggiunta, vengono introdotte nuove procedure per la decontaminazione e requisiti più stringenti in materia di formazione, il tutto mirato a garantire una maggiore sicurezza sul luogo di lavoro e a proteggere efficacemente la salute dei lavoratori dall’esposizione all’amianto.

La proposta di direttiva modifica la direttiva 2009/148/Ce.

L’allarme del Presidente ONA, Avv. Ezio Bonanni

Nel 2022 sono state almeno 7mila le vittime dell’amianto. A sostenerlo,  il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto,  Bonanni «2mila casi di mesotelioma, indice di mortalità al 93%, un numero di decessi che solo per questa neoplasia sfiora i 1.900; 4 mila casi di tumore al polmone asbesto correlati con un indice di mortalità dell’88%, e quindi un numero di decessi che sfiora i 3.550, e con le ulteriori patologia asbesto correlate si giunge a 7mila decessi, con oltre nuovi 10mila malati di malattie amianto correlate. Una vera e propria emergenza con 40 milioni di tonnellate di amianto e materiali contenenti amianto»

Fonti

GemRockauctions.com

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