Le varie strumentazioni dedicate al contrasto della criminalità d’impresa, negli anni si è arricchito di diversi meccanismi d’intervento nuovi.
Motivi economici sono molte volte alla base di alcuni comportamenti criminali, orientati al profitto. Il comportamento criminale, quando non vi è un disturbo di personalità o irrazionale emotività, predilige la razionalità.
Questo sta a significare che il deviante tiene sia ai benefici che ai costi stimati del suo comportamento.
Ormai è evidente che per varie vicissitudini e fattori, non c’è una base solida e adeguata. Per questo motivo l’ordinamento italiano attua metodi di intervento decisi a conciliare l’esigenza di contrasto a questa criminalità.
Una tutela reale per la salvaguardia del tessuto economico-sociale, in particolar modo dell’esercizio delle attività imprenditoriali.
Negli anni novanta è stata introdotta una misura di prevenzione patrimoniale denominata “Sospensione temporanei dall’amministrazione dei beni”. Si tratta degli artt. 2 quarter e 3 quinquies l. 31.5.1965, n.575 che poi è stata trasfusa nel nuovo codice antimafia.
Il nuovo codice antimafia prende la dominazione in “Amministrazione giudiziaria dei beni connessi ad attività economiche” (art. 34 d.lgs. n.159/11).
Criminalità d’impresa: aumento dei casi imprenditoriali
Nell’ultimo periodo sono aumentati i casi in cui i legami tra le imprese e le organizzazioni criminali non consoni alla legalità. Per questo motivo si mette in discussione l’origine e la formazione lecita dell’azienda.
Il codice antimafia non presenta differenze significative rispetto alla legge n.575/1965, nomen iuris a parte.
L’amministrazione giudiziaria si muove ed opera quando ci sono sufficienti indici per ritenere che l’attività economica è sottoposta alle intimidazioni.
Microeconomia: le definizioni di ecocrimine
La teoria microeconomica ci spiega alcuni comportamenti criminali per cercare di diminuire la quantità e aumentare i costi. Questa è una delle prime relazioni esistenti tra criminalità ed economia.
La seconda relazione comprende tutti i comportamenti criminali che sono definiti “economici”. Molti comportamenti sono orientati al profitto, e non possono essere definiti come i precedenti.
Nell’economia criminale ci sono quei comportamenti che sono commessi da autori di un’elevata posizione sociale: white collar crime.
Questi autori perpetrano reati gravi, che hanno una valenza pesante; difatti, sono atti che possono essere compiuti da professionisti, responsabili. Ciò avviene per una sola ragione, accrescere in modo criminale i profitti di impresa.
Una terza relazione tra economia e criminalità riguarda le relazioni tra criminalità e mercarti. La criminologia aiuta a capire quali sono le relazioni tra i due cicli (economia e crimine).
Da questi studi si evincono bene tutti gli elementi che servono per capire in che modo la criminalità distorce la società.
Criminalità d’impresa, conoscere le forme
La tradizionale distinzione tra criminalità violenta e appropriativa riguarda il rapporto tra mezzi e fini.
L’omicidio è violenza (fine a se stesso), mentre la rapina è violenza (fini appropriativi). Diverso è il furto che ha un fine appropriativo ma non comprende una forma di violenza.
Ci sono anche altre distinzioni tra i comportamenti criminali che riprendono le categorie giuridiche, le quali li descrivono e individuano come:
- Reati contro la persona
- Contro il patrimonio
- Pubblica amministrazione
- Omicidi
- Rapine
- Furti
Per questi motivi, il concetto di criminalità economica non è giuridico ma criminologico. Si indicano tutti i reati che hanno un contenuto economico, e una relazione con attività professionali/imprenditoriali.
Se un imprenditore falsifica il bilancio della sua impresa, commette un reato economico, e così via. Per la criminalità economica i concetti provengono dalla letteratura anglosassone, oltre i white collar crime:
- Corporate crime
- Organizational crime
- Occupational crime
L’influenza delle imprese criminali: ecco gli effetti sui mercati
Sotto l’influenza delle imprese criminali diventano vulnerabili molti mercati. Tutto è caratterizzato da un importante livello di corruzione, che serve ad ottenere licenze ed autorizzazioni per metodi illegali.
Secondo diverse considerazioni, la criminalità economica è assente nel settore manifatturiero ma non nel campo delle costruzioni, nei trasporti o nel commercio.
L’infrazione delle attività illegali nell’economia pulita determina un abbassamento delle prospettive di sviluppo di un paese. Viene meno la produttività del lavoro e fa aumentare i beni di consumo. Tanto è vero che, nel momento in cui un’attività illegale non paga le tasse, danneggia anche tutto il sistema legale.
Il potere d’impresa non è solo economico, ma si basa sull’uso della violenza e dell’intimidazione; vengono così violate a pieno le regole di mercato.
La violazione può avvenire in diversi modi: concorrenza, usura, estorsioni, produzione falsata (garanzia di vita di un’azienda per coprire l’illecito).
Da questi metodi si scatena un monopolio imprenditoriale del tutto negativo e illegale. La monopolizzazione è fondamentale per questi criminali, alla base del loro mercato da far partire secondo le proprie regole.
Il mercato del lavoro è drasticamente influenzato dalla criminalità economica, soprattutto nei contesti dove persiste la disoccupazione strutturale.
Difatti, proprio in queste zone che è massiccia la presenza criminale, il reclutamento è repentino, ricercano la forza lavoro e per i disoccupati è lavoro.
Attraverso il controllo della forza lavoro tramite la criminalità d’impresa, si attua un controllo del territorio e delle imprese legali.
Criminalità d’impresa: come prevenirla
La prevenzione, come in ogni ambito, è sempre l’obiettivo principale per la risoluzione e la non ricomparsa di un problema.
Le regole e le strutture organizzative che sono alla base del governo societario vengono raggruppate nelle Corporate Governance.
Un insieme di norme che predispongono, in modo consono, la società, al fine di raggiungere i propri obiettivi. Il monitoraggio delle norme è connesso alla tipologia di impresa, un metodo di controllo per prevenire il fenomeno della criminalità d’impresa.
Ogni impresa necessità di un’autodifesa. Servono adeguati strumenti per resistere alle aggressioni della criminalità.
Attraverso le istituzioni si deve avviare un implemento ed un monitoraggio, che garantisce un piano d’azione in grado di prevenire ogni forma di criminalità.
È necessario sostenere la ricerca sulle cause, sulle conseguenze e sui costi di questa realtà depravata.
Per vivere e proiettare tutto sulla strada della legalità occorre avere sempre grande rispetto e intuito verso ogni tipo di anomalia comportamentale. Dalle elezioni delle sedi legali, che possono essere fittizie, al cumulo di ruoli di amministrazione fino alla chiusura delle imprese.
Attraverso la criminografia è possibile monitorare ogni piccolo movimento delle aziende su tutto il territorio. L’app amianto è utile per controllare tutte quelle aree in cui è presente ancora l’amianto; un altro strumento utile per garantire massimo controllo.
Il sistema criminografico è un grande supporto per cercare di ostacolare i sistemi devianti. La sorveglianza va di pari passo alla prevenzione, due elementi che rendono la base della legalità solida e duratura.