Creme solari e doposole possono contenere ingredienti nocivi
Le creme solari non sono tutte uguali: occhio agli ingredienti
Creme solari e sole. Il sole è fonte di vitamina D e biofotoni. Stimola la conversione del triptofano in serotonina favorendo il buonumore, il benessere e la produzione di melatonina (potente anticancro).
L’esposizione esagerata ai raggi del sole può tuttavia provocare seri danni alla pelle.
Occorre pertanto proteggersi, utilizzando delle creme solari adeguate.
Nonostante il mercato sia saturo di prodotti, diversi studi (soprattutto uno studio Americano recente (2019), hanno dimostrato che molti brand contengono ingredienti tossici.
Meglio optare per una crema solare naturale e biologica. Quali criteri adottare nella scelta?
Il primo passo da compiere è un’attenta lettura dell’INCI (la lista degli ingredienti). Già da qui inizierà la nostra selezione.
Perché alcune creme solari sono nocive?
A seguire, alcuni fattori che possono trasformare la nostra crema solare in un potenziale “nemico” per la pelle e non solo.
- 1) Il 70% delle creme solari contiene ingredienti che possono squilibrare i nostri ormoni e danneggiare il sistema endocrino. Da evitare i seguenti principi attivi: Oxybenzone, Octinoxate, Homosalate, Padimate-O, 4-Methylbenzylidene camphor;
2) Altri composti tossici possono causare il cancro: Esulizole, Octocrylene, Retynil Palmitate;
3) Le creme solari vengono assorbite dalla pelle dopo circa due ore. Una volta entrare nel flusso sanguigno, possono danneggiare gli organi e accumularsi nei tessuti. Inoltre, poiché i produttori consigliano di applicare la crema ogni trenta minuti circa, va dà sé che si rischia di raddoppiare la carica tossica. A dimostrato alcuni test delle urine;
4) Attenzione alle creme solari spray: l’inalazione di alcune sostanze può portare a tossicità polmonare e infiammazione delle vie respiratorie. In alcuni casi possono essere addirittura cancerogene;
5) Siliconi: queste sostanze chimiche conferiscono un effetto liscio alla pelle. Tuttavia possono danneggiare la cute, provocare il cancro e altri effetti mutageni. Gli ingredienti “out” sono Ciclomethicone Dimethicone Dimethiconolo e tanti altri componenti che finiscono in one.
Insidie nascoste in alcune creme solari “naturali”
Pensare “fideisticamente” che tutti i prodotti naturali e biologici siano sicuri, potrebbe essere fuorviante.
Molti di essi contengono degli ingredienti, non proprio “naturali”, il cui effetto sulla salute non è ancora con certezza determinato. Anche in questo caso occorre prestare attenzione alla lista dei componenti.
Occhio al diossido di titanio: va usato alle giuste concentrazioni
Il Titanium dioxide (TiO2), cioè il diossido di titanio, un filtro fisico UV usato per schermare i raggi solari, può essere dannoso.
1) Il CSSC (Comitato scientifico della sicurezza dei consumatori) ha stabilito che la soglia di sicurezza non deve superare una concentrazione superiore al 25%. Sopratutto andrebbero evitati i prodotti spray che lo contengono;
2) Alcuni studi hanno evidenziato che il diossido di titanio, penetrando all’interno del corpo umano, potrebbero causare: cancro, danni al DNA e alle cellule degli spermatozoi (che possono condurre alla sterilità);
3) Le sue nanoparticelle possono agire come “fotolocalizzatori”. Provocano l’ossidazione di alcune molecole e la comparsa di radicali liberi pericolosi per l’organismo.
Cosa dice il Regolamento Europeo
Il Regolamento Europeo, ha stabilito l’obbligo di indicare in etichetta (nella lista degli ingredienti), la presenza di nanomateriali: il nome della sostanza deve essere seguito dalla dicitura “nano” fra parentesi. Quindi l’etichetta della crema solare dovrebbe riportare: titanium dioxide (NANO).
Per rendere innocuo il diossido di titanio, esso andrebbe rivestito con allumina, stearati e/o siliconi. Purtroppo questa caratteristica non sempre viene indicata sull’etichetta.
Ad usare questa accortezza sono solo alcune aziende produttrici di creme solari naturali.
Esse lo usano in forma di microparticelle e lo microincapsulano in particelle di acidi grassi. Cosa che lo rende fotostabile e non pericoloso.
Filtri chimici o filtri fisici. Di cosa parliamo?
I filtri chimici o filtri organici sono sostanze di sintesi in grado di catturare l’energia delle radiazioni UV.
Evitano che queste raggiungano e danneggino le cellule dell’epidermide e del derma. Assorbono in modo selettivo le radiazioni UVA e UVB, agendo su lunghezze d’onda diverse.
Studi scientifici mostrano che i filtri chimici possono dare irritazioni, fototossicità, sensibilizzazioni e danneggiare il sistema endocrino.
In aggiunta, sono inquinanti per pesci, molluschi, alghe e coralli. Pare che possano generare delle modificazioni genetiche che alterano i comportamenti neurologici e riproduttivi di diverse specie.
Meglio i filtri fisici?
I filtri fisici (come il diossido di titanio), anche detti inorganici, hanno proprietà schermanti. Si tratta di sostanze che, grazie alla loro opacità, ci proteggono dalle radiazioni UV. In pratica sono come degli specchi e ci difendono dalle radiazioni dannose tramite un meccanismo di riflessione/diffusione.
Questi, oltre a essere meno nocivi dei primi, sono anche più “ecocompatibili”. Non danneggiano la barriera corallina o l’ecosistema marino in generale perché le concentrazioni residue hanno un valore molto più basso rispetto a quello dannoso per l’ambiente acquatico (fonte blog.lasaponaria.it)
Quali creme solari scegliere?
Il criterio da adottare nella scelta delle creme solari, dovrebbe tenere conto della presenza di filtri fisici in forma non NANO, con ingredienti biologici e dermocompatibili.
Cosa controllare? Pollice verso
- Un buon solare dovrebbe essere nichel free, dermatologicamente testato (non su animali), formulato in maniera sana e rispettosa della pelle e dell’ambiente;
- Non dovrebbe contenere coloranti, filtri chimici, profumi e solventi sintetici. Nessuna materia prima ionicamente irradiata, contenente organismi geneticamente modificati o ingredienti sotto forma di nano particelle.
Pollice su
- Oli biologici di cocco, argan, jojoba, mela cotogna, burro di karite, aloe, olio di mandorle dolci, lino e girasole, emollienti e nutrienti;
- Vitamina E e Gamma Orizanolo (addolcenti ed antiossidanti), estratto di carota (naturalmente abbronzante) e filtri minerali naturali per proteggerla dai raggi UVA e UVB;
- Alga Rossa (Gelidium Sesquipedale) ha proprietà: anti-ossidanti, previene i danni cutanei dovuti all’esposizione ai raggi UV e neutralizza efficacemente i radicali liberi;
- Prodotti ipoallergenici, adatti ai bambini e a tutti i tipi di pelle.
Miti o falsi miti
Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che l’applicazione della crema solare, bloccando i raggi UV-B, ostacola la produzione di vitamina D.
Uno studio più recente ha tuttavia dimostrato che proteggere la pelle con la crema solare SPF15, garantisce la produzione vitamina D e aumenta i livelli sierici di 25(OH) vitamina D.
L’importanza del doposole
La nostra pelle andrebbe protetta, non solo durante l’esposizione al sole ma anche dopo. Attenzione dunque alla scelta del doposole.
- Un buon prodotto dovrebbe nutrire la pelle, proteggerla, migliorare l’abbronzatura, essere dermatologicamente testato, senza nichel e senza parabeni;
- Sì ai doposole arricchiti con i Fiori di Bach (senza filtri né fisici né chimici, quindi da usare per pelli già abbronzate e non sostituiscono la crema solare). Hanno un ottimo INCI e una buona fragranza tutta naturale;
- Ottime le creme a base di fico d’India siciliano, cocco e olio di argan. Sono biologiche e ha ottime proprietà emollienti;
- Erba di San Giovanni, olio di jojoba, carota, calendula, elicriso e lavanda sono ricchi di carotenoidi naturali, vitamina E e antiossidanti;
- Creme arricchite con un mix di erbe officinali (Calendula, Camomilla, The Verde, Centella e Liquirizia) dalle proprietà anti-ossidanti, emollienti e rigeneranti. Danno sollievo alla pelle stressata dal sole, vento e salsedine e la rendono morbida e vellutata;
- Oli essenziali di basilico e lime lasciano sulla pelle una fragranza fresca ed estiva.
In caso di scottature ed eritemi?
- Il gel di aloe vera è il rimedio più conosciuto e usato in caso di eritemi e scottature causate dall’esposizione ai raggi solari.
Applicato su ferite, bruciature, ematomi, punture d’insetto e scottature solari, oltre a idratare la pelle, lenisce il dolore e velocizza la rigenerazione della pelle. Ciò si deve alla presenza di vitamine (tra cui la C), minerali, enzimi, principi attivi e collagene.
Fonte
Dott. Riccardo Lautizi