Nuove regole dal 1 aprile per la scuola ancora stretta nelle disposizioni volte ad arginare il Covid 19. I contagi non accennano a diminuire, anzi, in alcuni territori stanno salendo, ma indietro non si torna e anche grazie ai vaccini gli studenti potranno almeno tornare in gita scolastica.
Per due anni hanno subito restrizioni gravissime, che li ha segnati non poco a livello psicologico. Dopo il lockdown hanno sostenuto ancora settimane e settimane di dad appena in classe spuntava un caso positivo. La pandemia non ce la siamo ancora lasciata alle spalle, ma qualcosa per i ragazzi comunque migliorerà.
Tornano i viaggi di istruzione
Finalmente potranno uscire dalle aule e tornare a godere delle meravigliose parentesi dei viaggi di istruzione. Tutti noi ricordiamo ognuna delle varie occasioni avute per lasciare casa una giornata o addirittura per qualche notte. Le piccole fughe dalle nostre camere per raggiungere quelle degli amici più cari senza farlo sapere ai professori che stremati ormai dormivano profumatamente. Le città visitate, i primi amori e le prime delusioni.
Per due anni ai nostri ragazzi è mancato tutto questo, qualcuno non potrà più recuperare. Per i più giovani il tempo non è perduto.
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge con le disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia di coronavirus. Le disposizioni saranno valide dal 1 aprile.
Resta l’obbligo della mascherina. Quella di tipo chirurgico (o di maggiore efficacia protettiva), andrà bene. Sono esonerati come è stato finora i bambini fino a sei anni di età e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso del dispositivo di protezione.
La mascherina sarà obbligatoria ancora sui mezzi di trasporto, sia pubblici che scolastici. Fino al 30 aprile servirà la Ffp2.
Non si dovrà indossare invece per le attività sportive. In questo caso è sempre raccomandata la distanza interpersonale di 1 metro.
Covid scuola, quando gli alunni dovranno uscire
Non si potrà andare o restare a scuola se si è positivi o se si ha una temperatura superiore ai 37,5°. Fino al 30 aprile si potrà accedere alle istituzioni scolastiche solo esibendo il green pass ‘base’ (vaccinazione, guarigione o test).
Covid scuola, fino a 4 positivi si resta in classe
Dall’asilo alle scuole superiori si resta in classe fino a 4 casi positivi. È previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In questo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.
Chi è in isolamento perché è positivo, può seguire le lezioni in dad su richiesta delle famiglie o dell’alunno maggiorenne accompagnata da specifica certificazione medica. La riammissione in classe è subordinata al test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.
Resta l’obbligo vaccinale per il personale scolastico
L’obbligo vaccinale resta per il personale scolastico fino al 15 giugno, per restare a contatto con gli alunni. Chi non è vaccinato dovrà produrre entro 5 giorni dalla richiesta la documentazione che provi “l’effettuazione della vaccinazione oppure l’attestazione relativa all’omissione o al differimento della stessa, ovvero la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni dalla ricezione dell’invito, o comunque l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale”.
In caso contrario potrà essere utilizzato soltanto in attività di supporto all’istituzione scolastica.
L’Ona e l’importanza della tutela della salute
L’Osservatorio nazionale amianto assiste da anni le vittime dell’asbesto, ma ha nella sua missione anche la salvaguardia dell’ambiente e della salute.
Il presidente dell’Ona, l’avvocato Ezio Bonanni, ha più volte sottolineato come questi fondamentali temi non possono prescindere l’uno dall’altro e si impegna ogni giorno per sensibilizzare cittadini e istituzioni.
Con il Covid tutto è stato ancora più evidente e è stata compresa l’importanza della salute, della prevenzione, senza dimenticare i diritti del singolo. Per questo l’Ona è ora pronta anche a restare al fianco di chi crede che siano stati in qualche modo lesi i propri diritti.