La copertura in amianto della scuola dell’infanzia Campra di San Mauro Torinese sarà rimossa. Un’ottima notizia per le famiglie dei bambini che frequentano l’asilo e anche per gli insegnanti e il personale scolastico che potrà lavorare in un posto sicuro.
Copertura in aminato, bonifica da 280mila euro
La bonifica costerà 280mila euro. La quantità di materiali in asbesto (altro nome dell’amianto), da eliminare e smaltire è cospicua: 90 quintali. Per questo il Comune, guidato dalla sindaca Giulia Guazzora, lo scorso anno aveva partecipato ad un bando di gara regionale. Il progetto non era rientrato tra i primi ad essere finanziati, ma a distanza di un anno i fondi sono stati stanziati. La Regione coprirà la metà della spesa per la rimozione della copertura in amianto, l’altra metà sarà stanziata dal Comune. A breve sarà programmato l’intervento.
La sindaca: Nessun pericolo per la copertura amianto
La presenza dell’amianto era stata scoperta all’inizio del 2022 e da allora l’amministrazione si è mossa per risolvere la questione. La sindaca aveva anche tranquillizzato le famiglie: “Non sussiste alcun pericolo – aveva spiegato sulla pagina Facebook del Comune – per i bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia Campra.
Per rimuovere le onduline di amianto del sottotetto, abbiamo partecipato ad un bando regionale per reperire fondi utili all’intervento di bonifica. Il bando, purtroppo, non è stato vinto a causa di un livello di rischio, allo stato attuale, praticamente inesistente. Così come risulta da un’analisi effettuata con indice pericolosità bassissima e perché confinato nel sottocoppo non accessibile. Tuttavia l’obiettivo resta senza dubbio quello di reperire le risorse necessarie per rimuovere l’amianto”.
Amianto, i rischi per la salute umana
Obiettivo che sembra, ora, raggiunto. L’amianto purtroppo, nonostante la sua messa al bando nel 1992, è ancora presente in molti edifici della Penisola. La legge 257, infatti, non impone la bonifica a meno che il materiale non sia altamente deteriorato. Questo consente una maggiore dispersione delle fibre che sono pericolose per la salute.
Così, considerando anche gli alti costi dei lavori di rimozione e lo smaltimento, molti immobili sono ancora contaminati, così come le scuole e gli ospedali. Secondo una stima dell’Osservatorio nazionale amianto sono 2400 gli istituti scolastici da bonificare e 250 ospedali. L’amianto purtroppo è stato utilizzato in maniera massiccia tra gli anni ’60 e gli anni ’80 e ’90, anche se era già nota la sua pericolosità. Il presidente dell’Ona, l’avvocato Ezio Bonanni, lo spiega nella sua ultima pubblicazione: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“.
Le fibre di asbesto inalate possono creare danni irreversibili nell’uomo, che spesso si trasformano in tumori. Tra questi il mesotelioma, il cancro del polmone, ma anche della laringe, della faringe, dello stomaco, del colon e delle ovaie. Per questo è necessario evitare le esposizioni e l’Ona ha realizzato una App per segnalare i siti contaminati.