Comuni sensibili alla questione amianto. È il caso dell’amministrazione di Rose, in provincia di Cosenza, che ha destinato 18mila euro per la rimozione dell’asbesto. Il Comune ha pubblicato l’avviso l’8 marzo scorso e vuole incentivare interventi che mirano alla tutela della salute. La somma, al massimo 1250 euro, sarà destinata ai cittadini che intendano effettuare interventi di bonifica di manufatti contenenti amianto.
Rose, fondi anche per chi ha la disponibilità dell’immobile
Possono presentare domanda anche i cittadini che hanno soltanto la disponibilità dell’immobile, in questo caso, però, con il consenso del proprietario. Possono essere oggetto di lavori: abitazioni, negozi, piccole attività commerciali e artigianali. Ma anche edifici ad uso agricolo, anche se dismessi. I residenti dovranno presentare domanda entro e non oltre il 31 maggio 2023.
Infusini dell’Ona: “Eseguito il censimento amianto”
La sezione di Cosenza dell’Osservatorio nazionale amianto ha accolto con plauso l’iniziativa virtuosa del Comune di Rose. “La gestione dello Sportello Amianto che ci è stata affidata dall’amministrazione Comunale – ha spiegato l’ing. Giuseppe Infusini, responsabile Ona – ha consentito di eseguire il censimento dei manufatti in cemento amianto che, con la bonifica, trova il suo giusto fine.
Ora si va avanti con la redazione del Piano comunale amianto (un obbligo di legge) che stiamo progettando nell’ambito del progetto di volontariato di rilevanza locale Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria”.
L’amianto causa il mesotelioma
Le aziende hanno utilizzato l’amianto per circa un secolo in Italia, nonostante se ne conoscesse la pericolosità. Gli scienziati avevano già messo in guardia dalle polveri nei primi del Novecento e negli anni ’40 furono pubblicati i primi studi. L’amianto è cancerogeno e per questo la legge lo ha messo al bando nel 1992. Fino ad allora, però, le aziende lo hanno utilizzato nell’edilizia, nei cantieri navali, nelle ferrovie, nei mezzi della difesa. Questo ha causato una lunga scia di malattie, la più grave e direttamente collegata alle esposizioni, è il mesotelioma. Bonificare il nostro territorio costerà tempo e denaro.
Le bonifiche sono in forte ritardo e spesso, come in questo caso, affidato al buon senso delle amministrazioni locali. Nonostante l’Ona stimi almeno 7mila morti a causa delle esposizioni all’amianto soltanto nel 2022. Il presidente Ona, l’avvocato Ezio Bonanni, insiste tanto sulla rimozione del materiale, ma ancora manca una puntuale mappatura sul territorio nazionale. Per questo l’Ona ha anche realizzato una App per segnalare i siti contaminati.