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domenica, Settembre 8, 2024

Colangiocarcinoma e amianto nelle tubature acqua, il convegno

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Un convegno per approfondire il tema della pericolosità delle fibre di amianto non solo inalate, ma anche ingerite. Causa anche, secondo gli ultimi studi, del colangiocarcinoma, o tumore delle via biliari. L’evento, dal titolo “#Amianto: dalla prevenzione primaria al risarcimento delle vittime”, si terrà sabato 22 ottobre, a San Cesario sul Panaro, in provincia di Modena.

Organizzato dall’Osservatorio nazionale amianto, con l’attiva collaborazione della sezione dell’Ona Carpi, l’evento servirà a fare il punto sulla situazione asbesto sul territorio comunale e provinciale.

Colangiocarcinoma, al convegno Bonanni e Brandi

All’incontro, che inizierà alle 14.30, nella sala grande di Villa Boschetti, interverranno il presidente Ona, l’avvocato Ezio Bonanni e il professore dell’Università di Bologna, Giovanni Brandi, responsabile del Programma “Tumori epato-biliari e pancreatici” al Policlinico S. Orsola-Malpighi. Introdurrà il coordinatore Ona Carpi, Andrea Rossi. Modererà l’evento, invece, il giornalista Gianni Galeotti.

Tra i temi che verranno affrontati l’amianto nelle tubature dell’acqua e il colangiocarcinoma, tumore delle via biliari.

Presentata la nuova mappatura delle coperture in amianto

Sarà presentata, poi, la nuova mappatura delle coperture in eternit effettuata dalla AeroDron e saranno diffusi tutti i dati aggiornati relativi al comune e alla provincia.

Ancora molti sono gli edifici pubblici e privati del territorio contaminati dalla fibra killer. Tra questi ancora ospedali e scuole. L’Ona continua a lavorare incessantemente per aggiornare la mappatura amianto, anche attraverso la App, e a fornire nuovi spunti e idee alle amministrazioni per affrontare il problema nel modo adeguato.

Si può richiedere assistenza all’Ona tramite lo sportello amianto online o il numero verde gratuito 800 034 294.

Amianto nelle tubature dell’acqua, tutti i rischi

L’amianto, chiamato anche asbesto, è un minerale che è stato utilizzato in particolare dopo gli anni ’50 in Italia, fino alla sua messa al bando, nel 1992, con molteplici funzioni. Avendo capacità ignifughe e fonoassorbenti le aziende lo hanno usato sulle navi. Per coibentare i locali motore o le cucine e le stesse cabine dove dormivano i marinai. In forma di eternit (cemento amianto), le aziende di costruzione lo hanno usato praticamente in tutti gli edifici costruiti prima del 1992. Come copertura di aziende agricole e capannoni e per i più svariati oggetti.

In tanti sanno che l’inalazione delle fibre di amianto è pericolosissima, perché può causare asbestosi, ma soprattutto il mesotelioma e altri tipi di tumore. Le minuscole fibre però possono essere anche ingerite e tanti studi hanno dimostrato che questo causa tumori gastrointestinali. Per questo l’Ona si batte da anni per la bonifica anche degli acquedotti e delle condutture dell’acqua potabile.

Colangiocarcinoma, tubature deteriorate più pericolose

Semplicemente bevendo tutta la popolazione è esposta alla possibilità di ingerire le fibre killer. In generale se le condutture sono in buono stato il pericolo è basso. Aumenta, però, in caso di smottamenti del terreno, di rotture delle tubature, di terremoti.

Inoltre, essendo trascorso un lungo periodo di tempo dalla loro realizzazione si tratta di condotte vecchie e deteriorate, in cui è più semplice il rilascio dell’asbesto.

Si stima che in Italia ci siano 500mila chilometri di tubature realizzate in cemento amianto. Anche l’ultima monografia IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), ha confermato che l’ingestione delle fibre di asbesto è “esposizione primaria” come l’inalazione (capitolo 1.5, pagina 225).

L’avvocato Bonanni ha delineato tutti i danni causati dall’asbesto ne “Il libro bianco delle morti da amianto in Italia – ed. 2022”. Qui ha anche spiegato come le vittime da amianto siano circa 7mila l’anno. Quelle registrate dal VII Rapporto ReNaM sono, infatti, relative soltanto ai casi di mesotelioma.

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