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mercoledì, Ottobre 16, 2024

Priolo Gargallo: chiusa per amianto “Plesso La Pineta”

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Il Sindaco di Priolo Gargallo, On. Pippo Gianni, componente del Comitato tecnico scientifico ONA, con l’ordinanza n. 6 del 26.07.2019 ha disposto la chiusura dell’immobile adibito a Scuola Materna, Primaria e Secondaria di 1°grado, denominato Plesso La Pineta.

La scuola è stata chiusa al fine di salvaguardare l’incolumità e la sicurezza di quanti operano all’interno dell’immobile, dalla presenza di amianto.

Chiusa per amianto la scuola materna “Plesso La Pineta”

L’edificio non risponde agli attuali requisiti di sicurezza ed igienico-sanitari, non è idoneo strutturalmente in quanto dalla realizzazione non è mai stato oggetto di adeguamenti.

Si tratta, difatti, di un prefabbricato con tamponamenti esterni in pannelli Sandwich in lastre di cemento-amianto.

La sua chiusura è disposta fino alla rimozione della situazione di pericolo e, pertanto, per tutto il tempo necessario affinché vengano finanziati ed eseguiti i lavori di adeguamento e/o demolizione e ricostruzione.

“Bene la chiusura della scuola con amianto. Sollecitiamo il Governo Nazionale ad assumere iniziative di bonifica di tutte le 2400 scuole italiane”.

È il commento del presidente dell’Osservatorio nazionale Amianto, Ezio Bonanni, e componente della Commissione Amianto istituita dal Ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa.

Il Presidente ONA nel corso dei lavori della commissione, ha a più riprese insistito affinchè fossero adottati gli strumenti tecnico normativi e finanziari per la bonifica dell’amianto nelle 2440 scuole italiane segnalate per presenza amianto.

Quella dell’istituto “Plesso La Pineta” non è la prima occasione in cui l’ONA denuncia la presenza di amianto all’interno delle scuole italiane.

Ricordiamo infatti la vicenda dell’ex scuola Barsanti e la denuncia che ha portato alla demolizione dell’istituto Leonardo Da Vinci di Firenze.

Bonanni rivolge un appello al Premier Conte

“Intervenga il Consiglio dei Ministri con un decreto legge e/o con altri strumenti tecnico legislativi di urgenza per la chiusura di tutte le scuole con amianto e di bonificazione e messa in sicurezza, per evitare le esposizioni degli alunni e del personale docente e non docente.

L’amianto nelle scuole, denunciato dall’ONA fin dal 2012, sta procurando una epidemia di mesoteliomi, e sono almeno altri 400 i decessi causati dalle altre patologie asbesto correlate, solo tra il personale docente e non docente.

È ora che il Governo Nazionale giallo verde, che lo ha inserito nel contratto di governo, già l’anno scorso, assuma iniziative concrete. Siamo fiduciosi nell’operato del Ministro Costa e degli altri Ministri e del Premier, ma riteniamo che ci debba essere un’accelerazione dell’adozione di queste iniziative”.

Scuole a rischio, l’ONA invita ad avviare le bonifiche

La problematica dell’amianto all’interno delle scuole è segnalata dall’ONA da anni, invitando ad avviare le bonifiche degli istituti scolastici, al fine di tutelare la salute dei lavoratori e quella degli alunni che ogni giorno li frequentano.

Dal 1993 ad oggi il Registro nazionale mesoteliomi, istituito che censisce le neoplasie dovute all’amianto. Si sono raccolti dati in merito al tumore della pleura, del peritoneo, del pericardio e della tunica vaginale del testicolo. Con almeno 91 casi di docenti nel comparto istruzione: 58 uomini e 33 donne.

A scorrere le categorie professionali, c’è da restare di sasso: 37 insegnanti, 7 bidelli, 6 tecnici-chimici e via di questo passo.

Non è data sapere la loro sorte, ma considerando quanto sia infausto l’esito della malattia dopo la diagnosi, è legittimo supporre che siano deceduti.

“Continueremo dentro e fuori le istituzioni la nostra battaglia contro l’amianto”. Dichiara l’On. Pippo Gianni, redattore dell’ordinanza di chiusura.

Successivamente gli fa eco Calogero Vicario, coordinatore ONA Sicilia, dichiarando: “sempre più determinati a batterci in Sicilia, come nel resto d’Italia per rimuovere tutto l’amianto presente nelle scuole ed evitare che i nostri ragazzi continuino ad essere vittime della fibra killer che uccide in modo silenzioso”.

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