15.4 C
Rome
giovedì, Aprile 18, 2024

Ching: il libro divinatorio dei mutamenti 

Letto: 547 volte

Ultimi articoli

Il Ching è un sistema di divinazione cinese che affonda le sue radici sulle tradizioni sciamaniche mongole. Considerato da Confucio un “libro di saggezza”, ancora oggi fa parte del bagaglio culturale orientale.

Ching: storia del libro della “saggezza”

Ching (易經T, 易经S, Yìjīng), conosciuto anche come Zhou Yi 周易 o “I mutamenti della dinastia Zhou”, è molto probabilmente il più antico testo classico cinese.

La sua prima versione risale al 3000 a.C.

Antecedente alla nascita del primo Impero cinese, sopravvisse alla distruzione delle biblioteche operata dal Primo imperatore, Qin Shi Huang Di.

In Occidente, il sistema è stato reso noto nell’Ottocento.

In realtà, già nel Seicento esistevano dei resoconti dei Gesuiti sul libro. I religiosi avevano infatti decodificato il testo per rivelarne la verità universale cristiana. Nella loro interpretazione, l’esagramma, numero uno era Dio; due era il secondo Adamo, cioè Gesù; tre era la Trinità; otto erano i membri della famiglia di Noè e così via.

Il testo, incontrò tuttavia la resistenza della Chiesa Cattolica e del Papato, pertanto non fu possibile diffonderne la conoscenza. 

Nel Settecento, scienziati, filosofi e matematici si resero conto che il sistema binario aveva una sua logica. Fu così che grazie alle missioni anglicane e protestanti in Cina, nel 1854 il libro venne tradotto.

La prima pubblicazione, in lingua inglese, avvenne tuttavia solo qualche anno dopo: nel 1882, ad opera del canonico Thomas McClatchie, un religioso anglicano di Hong Kong

Ching composizione del testo 

Il testo è suddiviso in due parti:lo jing o“classico” e zhuan 傳 o “commentario”. La prima parte conta sessantaquattro unità, basate su un esagramma (gua 卦). Questo è composto da sei linee continue, rappresentanti il principio yang o interrotte, rappresentanti il principio yin. 

Ogni esagramma ha la sua spiegazione ( 卦辞 guaci), accompagnata dalla spiegazione delle singole linee costituenti il trigramma chiamate 爻辞 yaoci.

Utile a questo punto ripercorrere le tappe della sua nascita e i successivi mutamenti.

Origine mitologica del Ching

Secondo una leggenda, i sistema divinatorio fu inventato nel 1000 a.C. dall’eroe Fu Xi, un drago o un serpente dal volto umano, che studiava gli schemi della natura nel cielo e sulla terra.

Egli analizzava e interpretava i segni che provenivano dagli uccelli, le incisioni sulle rocce, il movimento delle nuvole e la disposizione delle stelle. 

Si rese conto che tutto poteva essere ridotto a otto trigrammi, ciascuno composto da tre linee piene o spezzate, lo yin e lo yang, l’eterno dualismo che guida l’universo.

I trigrammi rappresentavano, rispettivamente:

Paradiso – Il creativo

Terra – Il Ricettivo

Tuono – L’eccitazione

Acqua – L’Abissale

Montagna – Stare fermi

Vento – Il gentile

Fuoco – L’attaccamento

Lago – Il gioioso

Da questi elementi costitutivi del cosmo, Fu Xi riusciva a divinare ogni aspetto della società. 

Fra mito e leggenda 

Intorno all’anno 1050 a.C., l’imperatore Wen, fondatore della dinastia Zhou, raddoppiò i trigrammi in esagrammi. Numerando e disponendo tutte le possibili combinazioni, si ottennero pertanto 64 esagrammi, ognuno dei quali aveva un proprio nome.

Per ogni linea degli esagrammi scrisse degli oracoli divinatori, noti come i “Giudizi”

Suo figlio, il duca di Zhou, un poeta, aggiunse interpretazioni gnomiche (moralistiche) conosciute come le “Linee”.

Intorno all‘800 a.C. quella che era solo una tradizione orale, prese forma di testo scritto. Il libro divenne noto come Zhou Yii mutamenti della dinastia Zhou”

Con l’ascesa del confucianesimo, furono aggiunti i commentari delle “Dieci ali”, trasformando lo Zhou Yi, da un manuale strettamente divinatorio a un testo filosofico ed etico.

Cleromanzia: dal guscio di tartaruga alle monete

Inizialmente, la divinazione avveniva consultando i segni sui gusci di tartaruga. 

Ad analizzarli era un oracolo esperto, che svelava il responso a un sacerdote.

Successivamente, si passò a un metodo più “terra terra”, cui potevano ricorre anche le persone comuni: il sistema di monete o steli di achillea delle piante ritenute sacre. 

Tre monete, con numeri assegnati a testa o croce, venivano lanciate contemporaneamente; la somma risultante indicava una linea continua o tratteggiata; sei lanci di monete producevano così un esagramma.

Come si ottengono i responsi Ching? 

Per divinare bisogna cercare di capire la struttura. 

Nel diagramma esiste una partenza, che è una “coscienza indifferenziata”.

Da questa parte una spinta immediata, la “conoscenza limitata”, formata da i due simboli tao yin e yang, che sono due forze contrarie ma complementari.

Pertanto, ciascuno dei sessantaquattro esagrammi del Ching è la combinazione di due elementi o attributi. Questa combinazione è come un composto chimico o un’equazione matematica, che galvanizza o produce un nuovo attributo. Ad esempio, Fuoco + Lago = Rivoluzione o Tuono + Cielo = Innocenza.

Nel caso di coppie, come Cielo + Cielo = Il Creativo, l’attributo, che è potere creativo, o energia benevola, è composto. Un’altra coppia è Terra + Terra = Il Ricettivo, che è la capacità di cedere, accettare e nutrire.

Ching: unione di microcosmo e macrocosmo

Il libro del Ching ha rappresentato per secoli la guida essenziale dell’Universo, le “basi della realtà” in cui tutte le parti, il microcosmo, sono interconnesse con l’Uno. 

Era al contempo uno strumento per la meditazione sul Cosmo e un metodo che svelava ciò che sarebbe stato di buon auspicio o infausto per il futuro.

  • I 64 esagrammi divennero le categorie di base per innumerevoli discipline; 
  • I “Giudizi”, il nocciolo di ogni pensiero da elaborare;
  • Le “Dieci ali” rappresentarono i più preziosi consigli per i governanti.

Insegnamenti del Ching

Alcune delle qualità essenziali che il Ching insegna sono: modestia, pace, moderazione, indipendenza, umiltà, accettazione, consapevolezza. E ancora: adattabilità, innocenza, semplicità, distacco, perseveranza, sincerità, gioia, equanimità, pazienza, apertura. Afferma il valore della devozione alla verità interiore, compassione, neutralità e coscienziosità. 

Il testo insegna anche le influenze negative associate all’ego: paura, ansia, rabbia, desiderio, arroganza, aggressività, asprezza, astuzia, orientamento agli obiettivi e avidità.

Fonti 

I Ching. Il Libro dei Mutamenti- Richard Wilhelm

- Advertisement -spot_img

Numero verde ONA

spot_img

Chiedi assistenza gratuita