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martedì, Settembre 10, 2024

Castelfranco di Sotto, bosco liberato da 1300 chili di amianto

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Quasi 1300 chili di amianto sono state smaltite nei giorni scorsi in un comune della provincia di Pisa: Castelfranco di Sotto.

L’amministrazione, molto attenta alla problematica, ha stanziato 2500 euro per coprire i costi della ditta specializzata che si è occupata della rimozione del materiale secondo tutti i criteri di sicurezza da adottare in questi casi.

Fondamentale la bonifica dei territori

L’amianto è, infatti, altamente cancerogeno. Causa il mesotelioma, tumore della pleura, che può manifestarsi anche 30 o 40 anni dopo l’esposizione. Provoca, però, anche il tumore del polmone, così come quello della faringe, della laringe, delle ovaie e del colon. E tutta una serie di patologie asbesto correlate.

Per questo l’Osservatorio nazionale amianto e il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, insistono tanto per le bonifiche. L’associazione ha anche realizzato una App per segnalare i siti contaminati. Come è possibile capire leggendo l’ultima pubblicazione dell’avvocato Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022”, il fenomeno ha interessato tutta la Penisola, fino al 1992, quando questo minerale è stato messo al bando per legge. Da allora l’INAIL registra i casi di mesotelioma (l’ultimo disponibile è il VII Rapporto ReNaM), ma si tratta di una stima per difetto. I dati non sono infatti completi relativamente agli ultimi anni e non sono registrate tutte le vittime delle altre malattie causate dalla fibra killer.

Per questo l’avvocato Bonanni plaude ad iniziative come questa, anche se le bonifiche dovrebbero essere precedute in tutta Italia da mappature aggiornate e da un’analisi delle priorità. Si stimano, infatti, su tutto il territorio nazionale, almeno un milione di siti e micrositi contenenti ancora asbesto.

Castelfranco di Sotto, l’amianto vicino a un pozzo

A Castelfranco di Sotto il materiale era stato abbandonato vicino al bosco di Orentano, come scrive il sito Pisatoday.it. Qualcuno ha ritrovato una parte delle lastre di amianto in zona La Toppa, e un’altra parte sulla Strada Vicinale del Novello.

Il sindaco Gabriele Toti ha spiegato che non è stato facile organizzare la rimozione, ma che fosse necessaria, anche perché l’amianto era in gran quantità e anche vicino ad un pozzo. Oltre a disperdersi nell’aria le fibre di amianto sono, infatti, pericolose anche se ingerite con l’acqua.

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