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mercoledì, Settembre 11, 2024

Cantieri Posillipo, condannata l’INAIL all’indennizzo

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La Corte di Appello di Roma ha riconosciuto il nesso causale tra la patologia di un operaio di San Felice Circeo, un adenocarcinoma polmonare, e l’esposizione all’amianto, all’interno dei cantieri Posillipo di Sabaudia.

La vittima aveva lavorato, dal 1979 al 1994, ai cantieri Posillipo. Poi, fino al 2012, è stato dipendente di una ditta privata. Purtroppo in entrambi i luoghi di lavoro sarebbe stato a contatto con le fibre di asbesto, che gli hanno causato la grave malattia.

Nel 2014 il lavoratore aveva presentato denuncia all’INAIL per la malattia professionale. Le prestazioni però gli erano state negate. Si era poi affidato all’Osservatorio Nazionale Amianto e al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, per ottenere giustizia. In primo grado anche il Tribunale di Latina aveva respinto il ricorso. Ora, finalmente è arrivata la sentenza positiva. I giudici della Corte di Appello hanno condannato l’INAIL a corrispondergli un indennizzo e hanno riconosciuto alla vittima una invalidità dell’8% a causa della malattia professionale e dei postumi inabilitanti permanenti.

Cantieri Posillipo e l’esposizione ad amianto

Gli operai nei cantieri Posillipo erano quotidianamente esposti alla fibra killer a causa della lavorazione di vetro resina usata per la realizzazione di imbarcazioni. Inoltre l’amianto era utilizzato per:

  • imbottire l’intercapedine tra guscio e paratoie;
  • rivestire le paratie della sala macchine e dei vani di alloggio dei motori e dei serbatoi;
  • coibentare la zona motori, come i pannelli delle porte tagliafuoco;
  • rivestire marmitte e altri parti del motore;
  • come guarnizioni.

Per di più i materiali in amianto erano conservati in magazzino e poi tagliati direttamente nelle navi, in spazi ristretti e mal ventilati.

L’esposizione a questo pericoloso minerale causa gravi danni alla salute, come conferma la monografia IARC, tra cui asbestosi, diversi tipi di tumore e, soprattutto, il mesotelioma. Tutti i casi in Italia di questa malattia, spesso fatale, sono riportati nel VII Rapporto ReNaM.

Riconoscimento dei benefici contributivi a ex dipendenti

In un altro procedimento in corso relativo ai cantieri Posillipo l’avvocato Bonanni ha ottenuto un risultato storico. È infatti riuscito a far riconsiderare, per alcuni ex dipendenti dello stabilimento di Sabaudia, il termine ultimo per la presentazione della domanda per i benefici contributivi amianto, importanti per accedere al prepensionamento.

«Trovo sconcertante la poca attenzione e il poco riguardo per le vittime dell’amianto – commenta l’avvocato Bonanni -. Auspico che per il futuro le norme siano interpretate correttamente, secondo criteri che siano rispettosi della nostra Costituzione e dei diritti dei cittadini».

L’Osservatorio Nazionale Amianto è sempre a fianco delle vittime di agenti cancerogeni, come l’amianto, al fine di ottenere giustizia. Basta contattare il numero verde 800034294 per chiedere assistenza.

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