Come deve essere una camminata per ridurre malattie croniche e far bene a mente e corpo? Alcune recenti ricerche hanno rotto il muro dei 10mila passi quotidiani. Non sarebbe necessario per forza raggiungerli, ma è più importante il ritmo con il quale si va.
Anche la velocità con la quale si cammina è fondamentale per raggiungere gli obiettivi, camminare a passo lento può andar bene soltanto all’inizio, per riattivare la muscolatura dopo un lungo periodo di stop. Dopo, però, è necessario accelerare ed arrivare a 112 passi al minuto. Circa 2 ogni secondo.
Lo ha scoperto uno studio pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine. La ricerca è stata effettuata su ben 78500 persone di età compresa tra i 40 e i 79 anni. Il gruppo di volontari è originario dell’Inghilterra, della Scozia e del Galles. Ognuno di loro ha tenuto al polso per una settimana un contapassi.
Camminata, volontari divisi in 3 gruppi per velocità
I ricercatori hanno quindi diviso i volontari in tre gruppi. Il primo camminava alla velocità di meno di 40 passi al minuto. Il secondo gruppo a più di 40 passi (la camminata intenzionale). Gli altri, invece, i più veloci, avrebbero fatto parte del terzo gruppo.
Ebbene, i risultati a distanza di 7 anni, sono stati sorprendenti. Proprio il terzo gruppo, con circa 80 passi al minuto, hanno mostrato un rischio minore di contrarre il cancro e malattie cardiache.
Questo studio va ad approfondire il risultato di una precedente analisi dello stesso gruppo di ricerca. Secondo questa diversa osservazione è stato dimostrato che fare 10.000 passi al giorno riduce del 50% il rischio di demenza.
Andatura veloce, rischio malattie ridotto ulteriormente
Quando però si cammina a un ritmo veloce di 112 passi al minuto per 30 minuti, la camminata è ancora più efficace, con una riduzione del 62% dello stesso rischio. La scoperta più sorprendente forse per molti è il fatto che i 30 minuti di camminata veloce non devono verificarsi tutti in una volta. Possono essere, invece, distribuiti nell’arco della giornata. “Il nostro punto di vista – hanno spiegato i ricercatori – è che l’intensità dei passi conti anche al di là della quantità”.
Certamente i 10mila passi restano un obiettivo da raggiungere comunque. Abbandonando l’auto quando non è necessaria, per esempio. Perché anche 10 minuti, sommati ad altri 20 di camminata nel corso dell’intera giornata, fanno davvero bene alla salute. E anche l’ambiente ne gioverebbe.