Gli italiani cominciano a preoccuparsi seriamente per il cambiamento climatico, circa un terzo della popolazione lo ritiene una minaccia da affrontare senza esitare ancora. Il dato emerge dal secondo rapporto: “Il Cittadino consapevole: Comportamenti sostenibili per guidare strategie innovative a sostegno di una rapida transizione ecologica”, del nuovo Osservatorio Deloitte sui trend di sostenibilità e d’innovazione.
Cambiamento climatico, i giovani i più sensibili
Sono i giovani i più sensibili, la crisi climatica è considerata dal 45% degli appartenenti alla GenZ e dal 40% dei Baby Boomers (i nati tra 1946 e il 1964), che sono in pensiero anche per i loro figli. Colpiti anche dal caldo terribile che è continuato per mesi nella scorsa estate 7 italiani su 10 hanno paura che sia la “più grande crisi climatica ed ecologica della storia”. L’83% della popolazione è concorde sulle cause del cambiamento climatico, da attribuire alla società contemporanea che ha pensato soltanto ad un modello di sviluppo economico che non è certamente sostenibile.
I cittadini verso comportamenti sostenibili
Molti di loro hanno iniziato da tempo a compiere azioni per rallentare il cambiamento climatico, o quanto meno per non contribuire ad accelerarlo. 2 intervistati su 3 hanno, infatti, dichiarato di aver cambiato abitudini in un’ottica sostenibile già prima della pandemia.
Altri (almeno un 23%) stanno valutando come fare per adottare comportamenti più virtuosi e amici dell’ambiente.
Sette italiani su 10 sono convinti che le azioni da non dimenticare mai sono riciclare, rigenerare e ridurre i rifiuti prodotti. Altre parole chiave per i cittadini sono: “prodotti biologici e filiere certificate, economia circolare e brand ecosostenibili”.
Contrastare il cambiamento climatico: le criticità
La transizione ecologica, però, ha un costo e diverse criticità riscontrate dalla popolazione, anche da chi è più determinato. Per esempio il 38% degli intervistati si lamenta della difficoltà di trovare prodotti o servizi “green”. Un altro 36% dice che è complicato trovare informazioni certificate e affidabili sulla sostenibilità (36%). In questo senso molto posso fare sia le istituzioni che le aziende.
“Ecco perché l’innovazione – ha detto Andrea Poggi, innovation leader di Deloitte North and South Europe – è la chiave: può accelerare la transizione ecologica e anche trovare soluzioni produttive maggiormente efficienti, che possono anche contribuire all’abbassamento dei prezzi di prodotti e servizi green”. commenta Andrea Poggi, innovation leader di Deloitte North and South Europe.
Per quanto riguarda i prodotti un terzo degli italiani fa attenzione ai materiali impiegati, che devono essere quanto più rinnovabili, naturali e riciclabili. Deve essere minimo anche l’impatto ambientale lungo tutto la catena del valore. La durabilità del bene, invece, nonostante sia fondamentale per ridurre i rifiuti abbandonati nell’ambiente, non è considerato dai consumatori come un aspetto prioritario. Questo naturalmente è più evidente tra gli adulti, ancora influenzati dalla “cultura del consumo”.
Le persone che fanno scelte sostenibili hanno dichiarato che questo li fa sentire meglio, a posto con la loro coscienza, e lo fanno anche per la loro salute. I settori in cui i cittadini considerano di più l’impatto ambientale delle loro scelte sono quelli della mobilità, dell’immobiliare e dei generi alimentari.
Falsa transizione ecologica: il greenwashing
Inoltre, in molti vigilano sul greenwashing. Ben il 65% delle persone è consapevole di questa pratica utilizzata da alcune aziende. Il 44% di loro non si fida della comunicazione delle stesse società. Il 75% dice di aver sperimentato questo finto ambientalismo.
Quello che gli italiani chiedono allo Stato è di farsi carico della transizione ecologica e di rimuovere gli ostacoli amministrativi e normativi. Alle aziende, invece, di sacrificare parte della propria performance per mantenere prezzi in linea con il mercato.
“Alla luce dell’attuale contesto economico e ambientale – ha concluso Franco Amelio, sustainability leader di Deloitte Italia – i consumatori sono sempre più portati ad adeguare i propri stili di vita e modelli di consumo ai nuovi principi dell’ecosostenibilità, avvalendosi anche di soluzioni innovative”.