Verolanuova è un comune in provincia di Brescia, in Lombardia, che conta poco più di 8000 abitanti. Un paesino tranquillo, la cui quiete in questi giorni è stata minata dal continuo rumore di ruspe e mezzi pesanti impegnati nella rimozione di accumuli sottorranei contenenti amianto. Dopo una segnalazione anonima, la Procura di Brescia ha scoperto una vera maxi discarica abusiva contenuto materiale contaminato nascosto molti metri sotto terra. Da martedì, i tecnici dell’Arpa di Brescia, insieme a Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza stanno lavorando senza sosta per bonificare il terreno. Un lavoro di squadra che andrà avanti ancora per alcuni giorni. La zona che si sta analizzando è vasta, così come la profondità dove sono stati rinvenuti i materiali.
A Verolanuova (Brescia) si continua a scavare
Nella Bassa Bresciana, a Verolanuova, in via Galileo Galilei è stata scoperta una maxi discarica abusiva a molti metri di profondità. Qui sono stati rinvenuti fanghi e materiali di lavorazione industriale contenente amianto. Il team, al lavoro da martedì 3 ottobre, ha già rinvenuto centinaia di metri cubi di materiali contenenti amianto. Una quantità destinata sicuramente a salire visto che si continuerà anche in questi giorni a scavare ala ricerca di altro materiale sotterrato.
La scoperta grazie a un esposto anonimo alla procura di Brescia
Fanghi e materiale contenente amianto giaceva in profondità nel terreno almeno dagli anni ’80. Un disastro ambientale che giaceva sotto i piedi degli abitanti di Verolanuova (Brescia) che ne erano completamente ignari. Ma, grazie a una segnalazione anonima arrivata preso la Procura di Brescia è stato aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti. Nella segnalazione sono stati proprio indicati i posti dove è stato ritrovato l’amianto e dove si continua a scavare. Un gravissimo reato ambientale su cui, al momento, stanno lavorando in sinergia Vigili del fuoco, tecnici e Guardia di Finanza.
Ritrovati fanghi e materiali di lavorazione contenenti amianto
Si continua a scavare in via Galileo Galilei, e zone circostanti, a Verolanuova. È proprio qui che ad alcuni metri di profondità sono stati ritrovati fanghi di lavorazione industriale contenente amianto, dunque pericoloso non solo per l’ambiente ma anche per la salute umana. L’area sottoposta a sequestro, che si estende per migliaia di metri quadrati, ha fatto emergere centinaia di metri cubi di materiale contaminato che verrà analizzato in laboratorio. Inoltre, si continuerà a lavorare alla ricerca dei responsabili di questo reato.
Come segnalare la presenza di amianto
Così come nel caso di Brescia, segnalare la presenza di amianto è importantissima. Per questo l’ONA, e l’avvocato Ezio Bonanni, hanno istituito una piattaforma Guardia Nazionale Amianto dove poter effettuare la propria segnalazione, anche in forma anonima.