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martedì, Settembre 10, 2024

Brescia: quasi 800 morti amianto in 20 anni

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Amianto uccide ancora a Brescia

Un nuovo “big killer”silenziosamente si fa spazio nella quotidianità di ognuno di noi, come nella città di Brescia.

Ad oggi, il mesotelioma, il tumore che si origina dalle cellule del mesotelio per effetto delle fibre di amianto (che ne costituisce l’esclusiva causa di insorgenza), rappresenta l’ottava causa di morte sia negli uomini sia nelle donne.

Questa macabra contabilità che non tiene conto di tutte le altre patologie asbesto correlate, molto meno rare. Secondo i dati pubblicati su “I numeri del cancro 2016 di Aiom /Airtum”, in Italia, sono stati circa 1.900 i casi diagnosticati ogni anno nel nostro Paese. Il Renam ne certifica più di 1.500 ogni anno, con un particolare incremento oltre i 50 anni.

I casi di mesotelioma non sono altro che la punta dell’iceberg. Tenendo conto di tutte le altre patologie che l’amianto è in grado di cagionare, il bilancio sale, purtroppo, a più di 6.000 decessi ogni anno. Sono circa 3.500 per tumore al polmone. Poi si aggiungono tutte le altre patologie neoplastiche (tumore della laringe, dell’ovaio, della faringe, dello stomaco e del colon retto) e quelle fibrotiche (asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici e complicazioni cardiocircolatorie).

La presenza di amianto a Brescia

A Brescia e nel bresciano, secondo i dati presentati dall’ATS sulla mortalità dell’amianto, sono stati accertati 791 casi dal 1996 al 2015, circa 30 nuovi casi di mesotelioma l’anno.

La maggior parte dei casi è legata a un’attività lavorativa pregressa. All’epoca l’amianto era utilizzato nei processi industriali, per i tetti e in dispositivi di protezione individuale, ma anche come materiale ignifugo nelle aziende siderurgiche.

Gli effetti delle prevenzione si vedranno solo nei prossimi decenni. Ma oltre il 20 per cento dei cantieri per lo smaltimento dell’amianto hanno mostrato irregolarità.

I casi registrati nel bresciano sono contenuti in un registro provinciale. È l’unico presente in Italia, mentre nel frattempo sono nati registri regionali e uno nazionale. L’Ussl 41 lo istituì nel 1994 e comprende anche le segnalazioni della Valle Camonica. Il registro bresciano ha pubblicato 7 rapporti dal 2001 ad oggi. Dal 1996 sono stati 791 i bresciani colpiti da mesotelioma (quasi 30 all’anno, con picco di 42 nel 2013).

Il servizio di ONA REPAC

L’Osservatorio Nazionale Amianto, oltre ai Dipartimenti e allo Sportello Amianto Online, attraverso il quale tutti i cittadini possono chiedere assistenza, sta procedendo ad istituire, in collaborazione con i diversi comuni, anche degli sportelli “fisici” in varie città della penisola, dal nord al sud, da est a ovest.

In questo modo, tutti i cittadini avranno un punto di riferimento stabile. I cittadini potranno recarvisi per chiedere informazioni per se stessi ma anche per i propri familiari“, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni.

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