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lunedì, Dicembre 2, 2024

Boom di casi di mesotelioma a Rosignano

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Rosignano, fissata la causa civile di Posarelli Massimiliano

Meglio tardi che mai”, dichiara Massimiliano Posarelli, figlio di Romano, lavoratore esposto ad amianto riconosciuto dall’INAIL, cui la ASL aveva sempre negato la sorveglianza sanitaria, ed anzi, non gli aveva diagnosticato il cancro e lo aveva curato con antibiotici, che hanno ancora più debilitato il paziente.

«Il mio povero babbo aveva dolori al petto e difficoltà respiratorie. I medici della ASL non lo hanno sottoposto ai dovuti accertamenti e lo hanno curato come se avesse avuto la polmonite. Solo pochi giorni prima della morte, in seguito alle mie insistenze, furono fatti gli accertamenti PET e TAC e si scoprì che aveva il cancro al polmone e poi, dopo la morte, abbiamo scoperto che aveva anche l’asbestosi, ora ho citato in giudizio la ASL e perché chi ha sbagliato deve pagare. Finché avrò vita lotterò per dare giustizia al mio babbo. La causa è fissata presso il Tribunale di Pisa, Giudice Rufo Roberto, per il prossimo 7 dicembre 2017 e l’Avv. Ezio Bonanni farà valere le mie ragioni» dichiara Massimiliano Posarelli, figlio di Romano Posarelli.

Il fatto che ora la ASL abbia fatto un’indagine epidemiologica e deciso di avviare la sorveglianza sanitaria è una palese confessione rispetto al fatto che prima è stata inadempiente, e l’Osservatorio Nazionale Amianto farà valere queste prove nella competente sede giudiziaria.

Intervento della Signora Antonella Franchi

Interviene anche la Sig.ra Antonella Franchi (coordinamento nazionale ONA), la quale dichiara: «I dati epidemiologici dell’ONA, più volte esposti nel corso degli anni, trovano conferma. Sette nuovi casi di mesotelioma in 2 anni a Rosignano Solvay. L’incidenza del mesotelioma su base nazionale è di circa 3 casi ogni 100.000 abitanti: quindi, avendo Rosignano 15.850 abitanti, ne discende che si dovrebbe avere un’incidenza di un caso ogni 7 anni, e invece abbiamo 7 casi in 2 anni: una media superiore a 30 volte quella nazionale. Peccato che il Comune di Rosignano sia giunto solo ora a questa amara conclusione, senza però chiedersi le ragioni per le quali c’è questa epidemia di mesoteliomi. L’epidemia è dovuta a casi di esposizione professionale a polveri e fibre di amianto che si sono verificate in uno stabilimento ubicato in quel territorio».

Soltanto dopo che l’Osservatorio Nazionale Amianto e/o il Sig. Posarelli Massimiliano hanno citato in giudizio la ASL Toscana Nord Ovest innanzi il Tribunale di Pisa è stato avviato un percorso di sorveglianza sanitaria.

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha informato e informa la cittadinanza che, in base all’art. 259 del Dlgs 81/2008, nella pendenza del rapporto di lavoro, la sorveglianza sanitaria è a carico del datore di lavoro e che invece, dopo il pensionamento, è a carico delle ASL e in questo caso, per quanto riguarda Rosignano e i lavoratori esposti ad amianto nel vicino stabilimento chimico, è a carico della ASL Toscana Nord Ovest.

«Poiché la ASL Toscana Nord Ovest solo ora dà comunicazione di voler effettuare la sorveglianza sanitaria, è evidente che prima era inadempiente ed è per questo motivo che per la morte del Sig. Posarelli Romano abbiamo dovuto citare in giudizio i responsabili. In quel caso si è verificato qualcosa di più grave, la patologia era stata diagnosticata con assoluto ritardo e solo qualche giorno prima della morte dello sventurato lavoratore esposto ad amianto, che prima veniva curato come se fosse affetto da polmonite e mai venne informato del rischio amianto e sottoposto a sorveglianza sanitaria. Ecco perché a Rosignano, fin dal 2009, ormai 8 anni orsono, l’Osservatorio Nazionale Amianto ha costituito una sede territoriale cui tutti i cittadini possono rivolgersi anche per chiedere assistenza sanitaria gratuita» dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

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