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martedì, Settembre 17, 2024

Bonifiche amianto e prevenzione: Ona, Ant e imprese insieme a Bologna

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Il problema asbesto, ancora presente in Italia per il ritardo delle bonifiche amianto, affrontato in sinergia da diverse associazioni che hanno lo stesso obiettivo: fermare la strage.

Insieme, a Bologna, si sono incontrati, il presidente dell’Ona – Osservatorio nazionale amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, che da anni si occupa di assistere le vittime e i loro familiari, la presidente dell’AntAssociazione nazionale tumori, Raffaella Pannuti, che assiste i pazienti nel loro domicilio rendendo la malattia più accettabile. E ancora gli esponenti del mondo delle imprese che vogliono lavorare al fianco delle associazioni e dei lavoratori per eliminare l’amianto in modo sicuro, nel rispetto della vita dei loro dipendenti.

Salute e ambiente, binomio indissolubile

“Amianto: prevenzione e bonifica, tutela della salute e dell’ambiente. Questo il titolo del convegno che si è tenuto presso la sede dell’Ant, organizzato dal coordinatore Ona Bologna, Massimiliano Fabiani, presidente Capitolo BNI Reno cittadino.

Dopo un intervento accurato della responsabile Laboratorio Lifeanalytics e Rocchi Consulting di Bazzano, Paola Lazzari, ha preso la parola l’avvocato Ezio Bonanni.

“La tutela della salute – ha iniziato Bonanni – e quindi dell’essere umano nella sua singolarità e nella sua collettività acquisisce oggi un significato ancora più importante. In questo contesto dominato dall’epidemia Covid 19, non possiamo dimenticare i poveri della terra, tanto più in un contesto bellico quale quello che stiamo vivendo alle nostre porte. E’ necessaria una transizione ecologica, ma anche etica, morale e sociale. La sostenibilità non deve essere solo ecologica, ma sociale ed economica. Deve tutelare i poveri della terra che non possiamo dimenticare, come evidenzia sempre anche Papa Francesco“.

L’avvocato Ezio Bonanni

Lotta all’amianto, esempio esemplare della tematica ambientale

“La lotta all’amianto è un esempio paradigmatico, la lotta non violenta delle vittime e delle loro famiglie, che deve portare l’Ona ad ampliare il suo orizzonte, come sta facendo, a tutta la tematica ambientale. E a svilupparla nel contesto più ampio dell’impegno sociale. Bene ha detto la presidente della Fondazione Ant che il pubblico non può prescindere dalla solidarietà delle associazioni e del volontariato. E’ per noi tutti una responsabilità”.

L’avvocato è poi entrato nel clou della sua relazione con gli ultimi dati raccolti dall’Ona e dell’INAIL, in particolare del VII Rapporto ReNaM che registra i casi di mesotelioma, il tumore causato dall’amianto. Non è l’unico, l’asbesto provoca infatti, oltre a infiammazioni e all’asbestosi, tanti altri tumori, tra cui quello al polmone.

Storica sentenza del Tribunale di Bologna

Il presidente Ona ha poi citato la storica sentenza del Tribunale di Bologna che, grazie al ricorso presentato dallo stesso avvocato Bonanni e dall’avvocato Fabiani, ha condannato il ministero dell’Istruzione al risarcimento degli eredi della professoressa di Bologna, Olga Mariasofia D’Emilio. L’insegnante di Scienze alle medie Farini, di via Populonia, che si era ammalata a causa dell’amianto a scuola.

È stato solo il punto di partenza per spiegare quante scuole ancora siano contaminate dall’amianto. La stima è di 2292 istituti, soltanto 100 in meno rispetto a 10 anni fa. Pochissimo è stato fatto in Italia, anche se l’Emilia Romagna in questo senso è una regione virtuosa.

“Occorre la prevenzione primaria – ha sottolineato Bonanni –  evitare ogni esposizione all’amianto e a tutti gli altri cancerogeni per tutelare la salute. Dove c’è inquinamento c’è malattia. Per questo bisogna prevenire e sono importanti le bonifiche amianto”.

Il presidente Ona ha ripercorso anche gli sforzi per arrivare ad una legge che vietasse l’uso del minerale di cui si conosceva la pericolosità già nei primi anni del Novecento. La vicenda e i suoi maggiori responsabili, è delineata anche nell’ultima pubblicazione dell’avvocato Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“.

Bonifiche amianto, l’App Ona e il ritardo delle istituzioni

Come Ona abbiamo creato una App per le segnalazioni e iniziato così una mappatura. Abbiamo contribuito a realizzare il progetto di riforma per la legge amianto, che il ministro Cingolani ha da poco riscoperto.”

“Da tempo – ha continuato il presidente Ona – abbiamo lanciato due proposte. Le istituzioni devono darsi da fare, presentare un testo di legge con un credito d’imposta per le imprese che bonificano. Si tratterebbe, in realtà, di un risparmio per lo Stato relativo a meno spese sanitarie e sociali e di ore di lavoro perse. Sono circa 10mila persone l’anno che ammalano per amianto, con 7mila decessi.

Inoltre è necessario premiare le imprese sane e sanzionare quelle che inquinano. Dobbiamo agire in sinergia. Tutelare chi ha la malattia, ma fermare la strage, anche attraverso la politica. Ecco perché le associazioni si debbono unire”.

L’Ant e l’assistenza domiciliare gratuita ai pazienti oncologici

La presidente della fondazione Ant, Raffaella Pannuti, ha presentato il progetto Eubiosia, che è forte di gruppi di assistenza in tutta Italia. Eubiosia vuol dire “la buona vita – vita in dignità”, intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, in ogni fase della malattia. Da anni la Fondazione si occupa di assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai pazienti oncologici. Toccanti le testimonianze dei malati che hanno potuto affrontare, grazie ad Ant la malattia in modo più sereno, circondati dall’affetto dei propri cari.

Progetto Cresciamo insieme FenImprese Bologna. “L’Ona mi ha dato un assist – ha dichiarato poi il presidente provinciale FenImprese, Gianfranco Cavarretta – quando il presidente ha indicato la necessità di superare la divisione datore di lavoro dipendente, per lavorare insieme. Bologna ha iniziato questo percorso che va a realizzare con Cresciamo insieme. Per la bonifica per esempio ci sono diversi bandi per lo smaltimento dell’amianto. FeiImprese può sensibilizzare, mettere insieme diverse realtà. Quello che posso fare da solo è molto limitato rispetto a quanto è possibile fare insieme”.

Bonifiche amianto, il risparmio sulla sicurezza si paga nel tempo

“Lo troviamo spesso l’amianto – gli ha fatto eco il geometra Franco Bonamassa, coordinatore del consorzio Conei – nelle nostre ristrutturazioni. Si può pensare ‘Costa, leviamolo e basta’ e invece non va bene. Dobbiamo farlo in sicurezza, perché è una questione morale, etica, e per rispetto dei nostri dipendenti e di chi opera a contatto con l’amianto per smaltirlo”.

Sono poi intervenuti Mario Colonnese, Chief Executive Officer Sicer s.r.l., sul rischio amianto e l’importanza di una consulenza professionale, e Laura Schiavoni, amministratore di Ecoagency s.r.l., sulla rimozione dell’amianto dagli edifici.

Un evento importante, al quale ha partecipato anche il vice coordinatore Ona Carpi, Mirco Zanoli, che ha posto le basi per nuove collaborazioni per affrontare in maniera coordinata e sinergica un fenomeno che purtroppo continua a mietere vittime.

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