Bonifica amianto ONA: online l’11 episodio di ONA TV
Smaltimento amianto: il ruolo delle istituzioni territoriali, delle associazioni e della politica, nelle bonifiche.
L’ONA tv – ONA News, nel corso dell’undicesimo episodio ha trattato il tema dello smaltimento amianto: “Smaltimento amianto: le responsabilità della mancata bonifica, su chi ricadono?”. Con attenzione alla nuova formulazione dei testi normativi e degli incentivi fiscali.

Le istituzioni rimaste inerti rispetto alla già denunciata problematica amianto che ancora ad oggi con un fenomeno di patologie asbesto correlate, investe cieca, tutti coloro che ne sono rimasti esposti, sia per ragioni lavorative che ambientali.
La tragedia delle vittime dell’amianto rimembra la ritirata dell’Esercito Italiano nell’inverno russo (1943), mentre in Italia era approvata la L. 455/1943 di indennizzo dell’asbestosi per malattia professionale.
In quegli anni durante i quali uomini e donne, militari e civili, combattevano e morivano sui campi di battaglia e nelle città di tutto il mondo, lo Stato approvava la legge a tutela delle vittime amianto. Riconoscendo l’asbestosi come patologia asbesto correlata.
L’amianto è un problema anche legislativo
Seguiva una stasi legislativa, fino all’introduzione della L. 257/92 (“Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”), nonostante la presenza di 40milioni di tonnellate di amianto e di materiali contenenti asbesto,non sottoposte alle opportune azioni di bonifica. Tutto è rimasto come prima, e la fibra killer ha continuato e continua ad uccidere. Così nelle scuole, negli ospedali, perfino nelle navi della Marina Militare Italiana.
Dopo quasi 30 anni la L. 257/92 è ormai vetusta e inadeguata, a fronteggiare il rischio amianto. Mancando delle opportune tutele nei confronti dei cittadini. Poiché a distanza di 28 anni, dalla sua entrata in vigore, le morti di amianto continuano ad aumentare.
I numeri della strage in una pubblicazione ONA
La pubblicazione a cura dell’avv. Ezio Bonanni, “Il libro Bianco delle morti di amianto in Italia”, presentato il 19 giugno 2018, ha scaturito apprezzamento da parte del nuovo ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa. Il testo pubblicato dal presidente ONA , rappresentauna una presa d’atto dura e purtroppo ancora attuale.
La bonifica ha riguardato solo una minima parte dell’amianto presente sul territorio italiano. La fibra killer, unita ad altri cancerogeni, agiscono in sinergia, continuando a mietere vittime.
Questa realtà dai toni tragici, è emerga nell’undicesimo episodio di ONA TV, presentato dal Dott. Massimo Maria Amorosini, giornalista e presentatore televisivo.
Ospiti in studio nell’episodio “Bonifica amianto ONA”
Gli ospiti in studio, con la presenza dell’Avv. Ezio Bonanni, il Dott. Andrea Silvestrini e il Sindaco di Bassiano Domenico Guidi, e il Presidente della FILASC, Prof. Franco Colombo, ha rappresentato uno spaccato politico istituzionale, oltre che tecnico normativo e finanziario del nostro Paese.
Il mesotelioma pleurico, principale neoplasia asbesto correlate, è causata unicamente dall’amianto anche con esposizione a basse dosi. Questo dato clinico, unito a quello epidemiologico, rende urgenti le operazioni di bonifica a tutto campo.
Nell’undicesimo appuntamento di ONA TV, il Presidente ONA ha lanciato proposte di carattere generale e specifico sul tema amianto. L’adozione di tali misure rende necessario la presa d’atto della presenza ancora a tutt’oggi, dell’ingente quantitativo di amianto e materiali contenenti asbesto, presenti in un milione di micrositi e di decine di migliaia di siti di una certa rilevanza e per una epidemia che colpisce duro, specialmente in periodo di COVID.
Le vittime dell’amianto, già debilitate dalle fibre, proprio negli apparati respiratori e cardiovascolari, sono facilmente attaccati dal virus pandemico, con conseguente, ulteriore più grave ecatombe nel silenzio totale di tutte le istituzioni.
L’app ONA per le segnalazioni amianto
La situazione emergenziale con maggior rischio per coloro esposti ad asbesto, renderebbe opportuno un protocollo COVID per le vittime dell’amianto, che invano abbiamo chiesto al ministro della Salute.
Dall’App alla bonifica ONA. L’associazione ha messo a disposizione dei cittadini, in maniera del tutto gratuita la nuova APP ONA.
L’associazione APS, ha inoltre elaborato una proposta per agevolare la bonifica, rivolta sia ai privati, sia alle piccole e medie imprese.
Il credito di imposta e altri strumenti tecnico normativi e finanziari, potrebbero essere attuati con le finalità di arginare il problema amianto, bloccare la strage di malattie asbesto correlate, ed evitarne il costo morale, rappresentato dall’inaccettabile prezzo in vite umane.
Si rende necessario un intervento di bonifica anche da altri tipi di cancerogeni. Così da restituire alle future generazioni la fruibilità di interi territori, e soprattutto fermare la strage di cui vi sono migliaia di vittime innocenti.
Occorre uno sviluppo che sia ecocompatibile ed ecosostenibile e solo in questo modo si potrà perseguire e raggiungere la c.d. prevenzione primaria.
Le falle del sistema normativo
Il sovrastato normativo in tema amianto, che si è susseguito negli anni ha prodotto unicamente una normativa disorganica e atecnica. Ad oggi sarebbe necessario uno snellimento del sistema giudiziario, poiché caratterizzato da un sistema lento ed obsoleto.
Da ultimo la sospensione della prescrizione non potrà che aggravare il regolare decorso della giustizia. Così rendendo pura chimera la possibilità di poter ottenere la definizione giudiziaria, a tutto danno non solo della parte offesa, che si vedrebbe rimandare sine die la definizione delle sue istanze di giustizia, ma anche per gli stessi cittadini che possono incappare nelle maglie di un avviso di garanzia, che da tale si trasforma in una condanna anticipata dopo il processo sui giornali.
Il problema della presenza di amianto in casa, necessita una maggiore attenzione da parte degli enti locali, come chiarito anche dello stesso Presidente FILASC Franco Colombo.
Le responsabilità e il ruolo dei Comuni
I Comuni dovranno farsi per primi portavoce dell’iniziativa di bonifica. Sempre ed in ogni caso con semplificazione, sburocratizzazione, e l’incentivo fiscale. Il Superbonus del 110% anche per la bonifica amianto, slegato dagli oneri di efficientamento energetico.
L’ONA, anche attraverso una virtuosa collaborazione, con tutte le altre associazioni, e istituzioni, con le quali agisce sinergicamente, per risolvere la problematica amianto.
Il suo Presidente Avv. Ezio Bonanni rivolge un appello a tutte le Forze Politiche indistintamente, e a tutte le Istituzioni, a partire dal ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa, a quello della Giustizia, Alfonso Bonafede, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, e a tutti coloro che hanno competenza, in relazione a funzioni di tutela della salute e dell’ambiente, valorizzando il ruolo delle istituzioni locali a partire dai Sindaci.
Bassiano è tra i primi comuni amianto free
Il Comune di Bassiano, secondo in Italia per essere stato dichiarato amianto free, già il 06 settembre 2009, per effetto della deliberazione del Consiglio Comunale, all’unanimità, ha terminato il processo di bonifica dell’intero comune. Questo dimostra che se c’è volontà politica, o semplicemente buona volontà, il problema dell’amianto può essere affrontato e risolto.
Molte, troppe volte, le lobby dell’amianto hanno agito in Italia in spregio del rischio amianto e anteponendo il profitto alla salute, e predicando ancora, a distanza di quasi 30 anni dall’entrata in vigore della L. 257/92.
La lunga ombra della lobby assassina deve essere finalmente disintegrata e distrutta dalla luce della vita, dalla bellezza di territori del nostro Paese, da nord a sud, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia, dalla Puglia alla Val d’Aosta, che deve essere riabilitata e restituita a quella natura che è la più grande ricchezza del presente, e che lo sarà nel futuro.
L’inquinamento e ce lo testimonia Taranto, uccide e ucciderà, senza fare distinzione e l’abnorme aumento del numero delle malattie neoplastiche lo dimostra. Allora, il problema non può essere risolto con la medicina allopatica, o con le chemioterapie che sono spesso inefficaci, e sicuro bancomat delle farmaceutiche.
Occorre restituire la salubrità a tutti i territori
Occorre un cambio di regia, come abbiamo ormai sostenuto da circa 20 anni e non si dica che queste prese di posizione non appartengono a chi, come chi scrive, non sia un medico, bensì un avvocato, perché dobbiamo fermare la strage dell’amianto, ma in generale del cancro e quindi evitare la contaminazione e le esposizioni.
Lo dobbiamo noi ma soprattutto ai nostri figli e alle future generazioni. Questa battaglia si può vincere, la si deve vincere.
Bonifica amianto ONA: assistenza gratuita
L’ONA ha istituito un servizio di assistenza anche per effettuare azioni di bonifica. Per ricevere una consulenza dal Dipartimento ONA di assistenza tecnica, basta compilare il formulario nella pagina oppure contattare il numero verde 800 034 294.