Previsti per il nuovo anno i lavori per la rimozione della tettoia in amianto di un appartamento del centro storico vicino al Liceo artistico Mengaroni, a Pesaro. Una situazione grave che rischia di mettere in serio pericolo la salute di studenti e personale che frequentano l’Istituto, oltre degli inquilini e frequentatori dell’edificio. A dare l’allarme è stato un professore del Liceo, segnalando da ben cinque anni il pericolo di amianto a colui che ricopriva allora il ruolo di responsabile della sicurezza nei luoghi di lavoro.
«Quando lavoravo al Mengaroni, ho segnalato alla scuola la presenza di quella tettoia in amianto – racconta il docente Andrea De Biagi al Corriere Adriatico -. Inizialmente ho allertato, mi pare nel 2018, l’insegnante che si occupava delle questioni legate alla sicurezza, il quale ci aveva tenuto anche dei corsi di formazione specifici sull’argomento. Poi, tramite raccomandata, ho contattato direttamente la dirigenza scolastica a fine luglio del 2022».
Pesaro: nuovo anno inizieranno i lavori di bonifica amianto vicino al Liceo Artistico
Con l’anno nuovo si diventa tutti più buoni, o, come in questo caso, più consapevoli. Già, perchè la presenza di amianto nelle scuole, è un problema oggi ancora molto frequente. Basti pensare che in Italia sono ancora moltissime le scuole contenenti questo materiale pericoloso. La segnalazione del docente, avvenuta cinque anni fa, sembrerebbe essere caduta nel dimenticato, se si considera che la prima segnalazione ufficiale che risulta registrata al Comune e alla ASL del territorio risale ad aprile 2023, a firma dell’Osservatorio Nazionale Amianto. L’associazione, insieme al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, infatti, si schiera al fianco delle vittime dell’amianto e a favore della bonifica, mettendosi a disposizione dei cittadini, così come nel caso degli studenti e del personale della scuola di Pesaro.
L’ONA al fianco di studenti e personale a rischio esposizione, non solo a Pesaro
Sono più di 10 anni che l’Osservatorio Nazionale Amianto dichiara che in Italia, sono più di di 2.400 le scuole contenenti amianto, con 352mila studenti e 50mila insegnanti a rischio esposizione. Si tratta di tutti coloro che hanno frequentato e lavorato presso gli edifici costruiti prima del 1992, vale a dire prima della messa al bando dell’asbesto, e non sottoposti a bonifica.
L’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, già nel 2012, ha presentato un report sui plessi scolastici e universitari a rischio. E, in questi ultimi anni, molto è stato fatto. L’ONA continua il suo impegno per far emergere le condizioni di rischio amianto nelle scuole e nelle università. I singoli cittadini possono segnalare e richiedere la messa in sicurezza di scuole, università e di tutti gli edifici pubblici che presentano amianto nelle fondamenta, sui muri e sui tetti.
L’ONA e il report sull’amianto nelle scuole
Risale al 2012, il report sui plessi scolastici e universitari a rischio presentato dall’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto. E, in questi ultimi anni, molto è stato fatto ma non basta. L’ONA continua il suo impegno per far emergere le condizioni di rischio amianto nelle scuole e nelle università, così come negli edifici, sui posti di lavoro, nelle fabbriche, ecc. L’Osservatorio Nazionale Amianto, tutela tutti coloro che sono stati esposti ad amianto, garantendo un assistenza medica e legale, oltre che assistenza in caso di previsto risarcimento.
Come fermare la strage da amianto
L’ONA e il suo presidente, lo ripetono da anni: l’unico modo per fermare la strage causata dall’amianto è perseguire la bonifica. L’obiettivo è quello di salvaguardare la salute umana e ambientale, ecco perchè anche i cittadini devono collaborare. Come? Segnalando i siti contaminati grazie all’App Amianto. In alternativa si può chiedere assistenza direttamente all’ONA, chiamando il numero verde 800 034 294.