La bicicletta è la Cenerentola d’Italia in fatto di investimenti. Il nostro Paese, infatti, investe quasi tutto nel settore dell’automotive. Su 100 miliardi di euro, soltanto uno è per la ciclabilità e 98 sono per l’auto.
Nonostante questo grande divario, la forbice con gli altri Paesi europei in fatto di mobilità ciclistica potrebbe però iniziare a chiudersi investendo 3,2 miliardi in sette anni. Vale a dire almeno 500 milioni all’anno, il 3,5% di quanto già stanziato per auto ed infrastrutture connesse.
La stima è delle ong Clean Cities, Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), Kyoto Club e Legambiente, che hanno redatto il dossier “L’Italia non è un paese per bici“.
Bicicletta, Italia fanalino di coda dell’Europa
L’Italia è il fanalino di coda dell’Europa in fatto di ciclabilità. Helsinki sta ad una media di 20 km di piste ciclabili per 10mila abitanti; Amsterdam si attesta a 14 km e Copenaghen a 8.
La media delle città italiane è invece, in base ai dati Istat, di 2,8km di piste ciclabili ogni 10mila abitanti. E il dato è estremamente eterogeneo tra nord e sud. Se infatti l’Emilia Romagna fa registrare tra una media di 12-15 km nei capoluoghi di Modena, Ferrara e Reggio Emilia, il centro-sud batte tutti con 0 Km in vari capoluoghi.
Per colmare il divario l’Italia dovrebbe realizzare 21.000 km di piste ciclabili entro il 2030.
Città ciclabili: scatta la petizione
“Iniziamo a investire nel futuro che vorremmo per noi e per i nostri figli: rendiamo le nostre città (davvero) ciclabili. Non domani, oggi“. E’ la proposta delle ong che hanno lanciato una petizione online per sensibilizzare il governo a stanziare nuovi fondi e ad aumentare gli investimenti per la ciclabilità.
La proposta delle organizzazioni è rivolta al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit) e al nuovo Parlamento. Si tratta di integrare il Piano Generale della Mobilità Ciclistica, approvando un piano straordinario di investimenti. Lo stanziamento richiesto è di 500 milioni di euro all’anno fino al 2030.
La petizione si chiama Vogliamo #CittaCiclabili, per una “città in cui pedoni e ciclisti hanno la priorità, in cui i bambini tornano a giocare per strada, e in cui si può tornare a respirare aria pulita“.