Uno studio ha evidenziato che il beta carotene potrebbe aumentare il rischio di cancro ai polmoni e malattie cardiovascolari per gli esposti all’amianto.
Beta carotene: prezioso precursore della vitamina A
Il Beta carotene è un pigmento rosso-arancio, precursore della vitamina A, che conferisce a frutta e verdura una tipica colorazione brillante. E’ presente naturalmente in: carote, patate dolci, cavoli, spinaci, bietole e avocado, per citare alcuni alimenti.
Il suo nome deriva dal greco “beta” e dal latino “carota” (carota).
Questa pro-vitamina fu chiamata così dallo scienziato tedesco Heinrich Wilhelm Wackenroder, che nel 1831 riuscì ad isolare il composto, appunto, dalla radice della carota.
Per chiarirne la struttura, si dovette attendere fino al 1907. Nel 1911 fu isolata direttamente dalle carote e nel 1950 si arrivò alla sua sintesi chimica.
Benefici del beta carotene in soggetti sani
Il corpo umano converte il beta carotene in vitamina A (retinolo), utile per la salute della pelle e delle mucose, del sistema immunitario e di una buona salute degli occhi e della vista. Ha anche potenziali benefici quale agente anti-invecchiamento e come antinfiammatorio nel caso di malattie croniche.
Può prevenire o ritardare i danni cellulari. Può inoltre contribuire a una sana crescita cellulare.
La sua assunzione e tuttavia non è consigliata a tutti.
Perché alcuni soggetti devono evitare il beta carotene?
Gli antiossidanti come il beta carotene (ma anche vitamina E) possono aiutare a combattere l’infiammazione e lo stress ossidativo, due dei principali contributori allo sviluppo di tumori e malattie cardiache. Lo stress ossidativo può innescare danni cellulari; quando ciò accade, le cellule possono diventare cancerose.
Poiché il cancro e le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di morte, tante persone utilizzano integratori alimentari. Sperano in questo modo di aggiungere potenzialmente una spinta alla prevenzione.
Alcune evidenze scientifiche hanno tuttavia dimostrato che questo prezioso alleato per la salute non è indicato a tutti.
Gli integratori a base di beta-carotene potrebbero, in certi casi, aumentare addirittura il rischio di cancro ai polmoni o morte per malattie cardiovascolari in soggetti regolarmente esposto all’amianto.
Ciò avviene quando si consumano dosi pari a 20 e 30 milligrammi al giorno. Si tratta infatti di un dosaggio superiore alla raccomandazione standard per l’integrazione di beta carotene, che varia da 6 a 15 milligrammi al giorno.
A stabilirlo, un gruppo indipendente di volontari medici esperti in prevenzione, che ha stilato un interessante rapporto a riguardo.
La task force di esperti scardina alcune certezze
La task force era formata da medici dell’Harvard Medical School, della Mayo Clinic, dell’Albert Einstein College of Medicine e della Tufts University School of Medicine.
Prima di pubblicare la dichiarazione di raccomandazione finale il 22 giugno -(si tratta di un aggiornamento di uno studio del 2014)- i ricercatori hanno esaminato altri sei studi randomizzati clinici su beta-carotene e nove sulla vitamina E.
Lo studio, oltre a scardinare alcune convinzioni sui benefici del beta carotene, ha sottolineato che anche la vitamina E, non apporta benefici nella prevenzione del cancro ai polmoni o delle malattie cardiovascolari.
«Il danno più grave identificato, è stato l’aumento della mortalità per malattie cardiovascolari e l’aumento del rischio di cancro ai polmoni nelle persone che fumano. Stesso discorso vale per coloro che hanno avuto un’esposizione all’amianto sul posto di lavoro, associata all’integrazione di beta-carotene», si legge nel rapporto.
La task force sui servizi preventivi conclude che «i danni dell’integrazione di beta-carotene superano i benefici per la prevenzione delle malattie cardiovascolari o del cancro».
L’amianto principale responsabile del mesotelioma
L’amianto è un minerale naturale. In passato è stato ampiamente utilizzato in quasi ogni settore industriale per la sua capacità di resistere al calore e rafforzare quasi tutto ciò con cui viene mescolato. Sfortunatamente, è altamente tossico e quando le sue fibre microscopiche vengono inalate o ingerite, si va incontro a inevitabili problemi di salute.Tra le patologie più gravi, ricordiamo il cancro al mesotelioma, l’asbestosi o il cancro ai polmoni.
Evitare l’esposizione diretta o indiretta rappresenta l’unico modo per stare lontano dal ogni rischio.
Purtroppo, nonostante la sua messa la bando con legge n. 257 del 1992, si può trovare ancora nelle strutture più vecchie, sia commerciali sia residenziali, in porti e cantieri nei pali della luce e altrove.
Asbesto infame: se lo conosci lo eviti e ti salvi
Come accennato, per scongiurare i danni derivanti dalla fibra killer, bisogna evitare ogni possibile contatto, anche perché non esiste una soglia minima di sicurezza.
In aggiunta, gli effetti dell’esposizione all’amianto possono richiedere anni per manifestarsi (dai 10 ai 50).
Stando alle evidenze scientifiche appena esposte, i pensionati che assumono integratori a base di beta carotene, potrebbero peggiorare il loro quadro clinico.
ONA tutela la salute degli esposti all’amianto
L’Osservatorio nazionale amianto e il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, da sempre si battono a tutela degli esposti alla fibra killer. L’amianto causa il mesotelioma, ma anche tutta una serie di patologie asbesto correlate. Così come si legge nell’ultima pubblicazione dell’avvocato Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“. L’Ona tutela le vittime e i loro familiari con un’assistenza legale e medica.