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lunedì, Maggio 13, 2024

Vallestaffora srl avvia la bonifica: no alla presenza di amianto

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Avviata la gara di appalto per poter dare avvio ai lavori di bonifica ambientale relativi all’ex Vallestaffora srl. Un’area demaniale di gestione regionale nel Comune di Varzi in località Aronchio, frazione San Martino.

La società era proprietaria infatti di uno stabile, un grande capannone il cui tetto era ricoperto da amianto, all’interno del quale realizzava costruzioni edili e stradali.

Il progetto di bonifica

Già nel lontano 2006 ebbe inizio questo lungo iter di bonifica. Dai primi accertamenti infatti venne rilevata la presenza di terreni contaminati da olio minerale. Le indagini di caratterizzazione furuno poi presentate dalla stessa Vallestaffora, che nel 2009 presentò il progetto di bonifica al Comune di Varzi. Il seguente fallimento dell’azienda, portò purtroppo ad un’interruzione in atto ormai da marzo del 2013.

In quel frangente, importante fu l’intervento del Comune di Varzi che richiese alla Regione Lombardia di attivarsi per dare inizio alle operazioni di bonifica dei luoghi. A questo sollecito seguirono gli ulteriori accertamenti di ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Lombardia) per accertare la presenza di contaminazioni da amianto.

Il contributo regionale

La Giunta regionale, a seguito delle richieste del Sindaco Giovanni Palli, è riuscita a stanziare oltre 3,6 milioni di euro, approvando il programma di gestione e caratterizzazione degli interventi di bonifica di aree inquinate. Tra queste appunto, il sito dell’ex Vallestaffora, a cui verranno destinati più di 1 milione di euro della cifra sopra citata. Un grande contributo per un operazione di bonifica totale dell’amianto, che comprenderà operazioni di scavo e smaltimento e movimentazione dei terreni.

La presenza di amianto e le operazioni di bonifica

Un ambiente saturo di amianto dunque, di cui si è rilevata la presenza sia nei manufatti delle coperture di alcune delle strutture esistenti, ma anche nei detriti del terreno circostante, a livello superficiale.Il terreno infatti verrà “smosso” attraverso operazioni di “landfarming”.

Questo sistema si basa sull’azione biodegradativa dei microrganismi selezionati a tale scopo. Questi infatti dovrebbero essere in grado di nutrirsi degli agenti inquinanti, degradarli appunto, con l’obiettivo di risanare l’area compromessa da amianto.

La gara d’appalto

Numerosissimi incontri con la Regione e sopralluoghi continui delle aree contaminate, ha ribadito il Sindaco Palli, a sottolineare l’impegno e l’importanza che questo punto in agenda ha ricoperto sin dall’inizio del suo mandato.  La buona notizia è che, Aria Lombardia sta ora procedendo con la gara d’appalto che darà via all’intervento.

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