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sabato, Gennaio 25, 2025

Arte contaminata da amianto?

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Urgenza di bonifica delle opere del Museo di Frauenfeld

Nel museo di Frauenfeld, in Svizzera, l’amianto è riuscito a contaminare anche la bellezza eterna delle opere d’arte. Immediata la bonifica delle opere.

Frauenfeld è una cittadina svizzera in cui è accaduta una vicenda molto strana che vede citare forse per la prima volta nella stessa frase le parole: amianto e arte.

Durante i lavori di ristrutturazione all’interno del deposito del Museo di storia del Canton Turgovia, è stato trovato un gran quantitativo di fibre di amianto che hanno letteralmente contaminato la maggior parte delle opere presenti.

Oltre alle opere l’edificio ospitava anche dipendenti e alcuni poliziotti, essi sono stati esposti ad un notevole rischio in maniera del tutto inconsapevole, in seguito alla macabra scoperta è stata commissionata l’immediata bonifica del sito e il restauro dei quadri, sculture e altri oggetti di valore custoditi nel deposito.

L’operazione che viene annunciata come una delle più costose mai viste in Svizzera, implica la pulizia dei singoli oggetti vari tra cui quadri e sculture, con la massima attenzione e usando tecniche non ancora specificate.

«Si tratta di un lavoro di risanamento dall’amianto senza precedenti in Svizzera» – dichiara il responsabile dell’Ufficio cantonale dell’edilizia Erol Doguoglu. Un lavoro senza precedenti anche dal punto di vista dei costi da dover affrontare per portare a termine l’obiettivo, sono infatti state avviate le trattative per decidere chi concretamente dovrà finanziare le spese per concludere le operazioni.

Necessità di controlli sanitari per i dipendenti

Ma il problema dell’amianto tange relativamente le bellissime opere d’arte custodite nel museo, il pericolo è in agguato soprattutto per i dipendenti che hanno trascorso buona parte della loro vita lavorando all’interno dell’edificio e in particolar modo negli archivi, e che quindi la vedono di fatto contaminata dalla massiccia presenza di amianto. 

Tutti gli impiegati e coloro che avevano comunque accesso all’edificio sono stati sottoposti a dei controlli sanitari dai quali non è emersa nessuna importante anomalia, ma non c’è da rassicurarsi visto che le patologie asbesto correlate hanno tempi di latenza lunghissimi, dai 20 ai 30 anni.

Occorreranno maggiori controlli sanitari e tanta forza d’animo, l’arma vincente per contrastare le malattie derivanti dalla esposizione amianto è la prevenzione, proprio come spiegato in un nostro articolo, scritto un po’ di tempo fa.

Per conoscere maggiori dettagli sui rischi amianto e per richiedere assistenza gratuita, è possibile consultare il sito istituzionale dell’Osservatorio Nazionale Amianto, associazione che vede a capo l’Avv. Ezio Bonanni, pioniere nella lotta all’asbesto.

I servizi di assistenza ONA

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni ti tutelano e assistono gratuitamente. Per accedere ai servizi gratuiti dell’associazione, basta consultare la pagina dei servizi di tutela legale e assistenza medica, oppure chiamare il numero gratuito 800 034 294.

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