L’Argentario di amianto. Strage di lavoratori e nuovi casi di patologie asbesto correlate in provincia di Grosseto e nell’Argentario. Recenti diagnosi di nuovi casi di mesotelioma e cancri polmonari.
Sembra un bollettino di guerra, eppure non ci sono siti industriali con amianto presso l’Argentario, però l’epidemia è dovuta alle attività che questi lavoratori hanno svolto nelle centrali del campo geotermoelettrico di Larderello e del Monte Amiata, nelle attività di servizio nella Marina Militare e nell’Aeronautica Militare e nella Lucchini di Piombino.
Lavoratori che quindi tornavano in provincia di Grosseto dopo aver svolto la loro attività nei siti in altre province limitrofe e comunque città limitrofe a quella di Porto Santo Stefano.
“Tra i nostri obiettivi principali vi è quello della prevenzione primaria, che si realizza con la diffusione della cultura del rischio zero, esteso a tutti gli agenti patogeni e cancerogeni, oltre che all’amianto, che è un killer silenzioso che non lascia scampo. La presenza di numerose vittime e familiari ci responsabilizza a dover proseguire e rende più efficace la nostra azione”, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
Per questi motivi verranno create due nuove sedi dell’Osservatorio Nazionale Amianto, una a Grosseto e una proprio a Porto Santo Stefano.
La strage di mesoteliomi in Toscana
La Regione Toscana, rispetto al numero di mesoteliomi censiti in Italia dal 1993 al 2012 (21.463), ha fatto registrare all’INAIL / ReNaM, n. 1.311 (6,1%), pari quindi alla media nazionale, e tenendo conto che in alcune province della Toscana (come per esempio Siena, etc.) l’incidenza è più bassa di quella nazionale. Si deve concludere che l’incidenza della provincia di Arezzo, superiore alla media nazionale, è comunque eccessiva, se si tiene conto dell’assenza di siti di una certa importanza in cui si è manipolato amianto. I dati aggiornati sono nel VII Rapporto ReNaM.
Eppure esiste anche in provincia Grosseto l’emergenza di amianto perché anche riferito alla media nazionale il trend è in salita.
Il trend in salita è dovuto alle esposizioni in Marina Militare, nel comparto Sicurezza (Guardia di Finanza, attività delle dogane, etc.) e nelle centrali geotermoelettriche, da quelle di Larderello a quelle del Monte Amiata.
Le proposte di assistenza dell’ONA:
– necessità di sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti e vittime dell’amianto;
– prepensionamento di tutti i lavoratori esposti ad amianto;
– risarcimento dei danni.
Per ulteriori informazioni visita il sito istituzionale dell’Osservatorio Nazionale Amianto dove è possibile consultare anche l’apposita sezione dello Sportello Nazionale Amianto, in alternativa puoi contattare il numero verde gratuito: 800 034 294.