Ancora amianto nel nostro Paese. Dopo la messa al bando di questo materiale con la Legge 257 del 1992, sono ancora molti i siti contaminati che mettono a rischio la salute delle persone e dell’ambiente. Questa è la volta del mercato ittico di Savona, un luogo frequentato ogni giorno da moltissime persone, probabilmente inconsapevoli del pericolo che si aggirava sopra le loro teste. Il manto di copertura, composto da lastre in cemento amianto, con sottostruttura, in cemento armato, così come spiega il Comune, si trova “in avanzato stato di degrado e potrebbe rappresentare un potenziale pericolo per la pubblica incolumità”.
Il settore Lavori pubblici ed ambiente del Comune aveva redatto un documento di fattibilità delle alternative progettuali, approvato nel 2022, nel quale erano stati definiti tutti gli interventi. La spesa prevista per l’intervento è di 250.000 euro e sarà finanziato da oneri di urbanizzazione.
Per il Comune adesso la priorità è rimuovere l’amianto presente nella copertura del tetto della struttura
Il Comune di Savona lo conferma, c’è ancora amianto in alcuni edifici pubblici e privati. Tra questi, il tetto della struttura, con lastre in cemento amianto, del mercato ittico di piazzale Amburgo che, tra l’altro, versa anche in condizioni di degrado. È per questo che il Palazzo Sisto ha previsto la bonifica del sito.
Chi si occuperà dei lavori a Savona
Come riportato dalla testata lavocedigenova.it, sarà l’architetto Giulia Ciamberlano a occuparsi del progetto per la rimozione dell’amianto. L’intervento sarà finanziato da oneri di urbanizzazione
Rischio mesotelioma in Liguria: per il Rem circa 130 nuovi casi l’anno
Quello dell’amianto è un problema ancora attuale, su cui non si deve abbassare il livello di guardia. Il Registro Mesoteliomi della Liguria (REM) riporta i risultati dell’analisi sull’incidenza, sopravvivenza ed eziologia del mesotelioma pleurico (MP) in correlazione con l’esposizione all’amianto, condotta, dal 1996 al 2000, sull’intera popolazione ligure. I dati raccolti mostrano circa 130 nuovi casi l’anno. Tra il 1996 e il 2001 sono state registrate 780 nuove diagnosi di mesotelioma pleurico (MP), di cui i maschi rappresentano l’80% dei casi e la fascia di età media è di circa 70 anni. Questo è il dato rilevante che emerge dallo studio condotto dal REM.
In Liguria, come in altre zone d’Europa, l’incidenza è più drammatica negli uomini e cresce progressivamente con l’età e nel tempo. Un dato, sicuramente riconducibile al numero dei lavoratori esposti ad amianto prima della messa al bando del minerale, considerando che le analisi confermano che il tempo di latenza per lo sviluppo del mesotelioma pleurico è mediamente di 30-50 anni.
L’ONA e la mobilitazione in Liguria
L’Osservatorio Nazionale Amianto è presente in Liguria con numerose sedi territoriali, ed assiste gratuitamente tutti i cittadini esposti e vittime dell’amianto e di altri cancerogeni (consulenza gratuita vittime amianto). Per accedere ai servizi gratuiti dell’associazione, basta consultare la pagina dei servizi di tutela legale e assistenza medica, oppure chiamare il numero gratuito 800 034 294.