Irisacqua, società che gestisce il servizio idrico nel territorio dell’Isontino, in Friuli Venezia Giulia, sostituirà totalmente le usurate tubature amianto. I Comuni interessati dall’intervento sono Gorizia, Gradisca, Cormòns, Farra d’Isonzo, Staranzano, San Lorenzo Isontino.
Amianto tubature dell’acqua, alto rischio per la salute
L’opera è davvero molto importante in quanto l’amianto, pericolosissimo per la salute, è stato utilizzato anche per le condutture dell’acqua potabile. Ovviamente anche queste si deteriorano e con il tempo potrebbero rilasciare fibre killer che provocano fibrosi e cancro. Le tubature eternit rilasciano fibre cancerogene anche in caso di terremoto e di manutenzione.
Sono quelle realizzate prima dell’entrata in vigore del divieto di cui all’articolo 1 della legge 257 del 1992. Infatti tutti gli acquedotti costruiti prima dell’aprile del 1993, hanno le tubature in cemento amianto. L’asbesto, altro sinonimo di amianto, provoca, prima di tutto, un fenomeno infiammatorio. Successivamente displasico, e poi la cancerogenesi da amianto.
L’ONA chiede la rimozione delle tubature in amianto
L’ONA – Osservatorio nazionale amianto, e il suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, chiedono da tempo l’eliminazione dell’asbesto dalle condutture idriche, proprio perché ha sempre sostenuto che relativamente ai tumori gastro-intestinali, vi sia il fondato sospetto che potessero aver origine anche dall’ingestione dell’amianto.
E’ l’ultima monografia IARC, a confermarlo. L’ingestione delle fibre di asbesto è “esposizione primaria” come l’inalazione (capitolo 1.5, pagina 225).
Rimozione condutture amianto, l’obiettivo di Irisacqua
L’obiettivo del Gestore del servizio idrico è quello di liberare la rete idrica dall’amianto. “Siamo partiti bene – ha spiegato il presidente Giambattista Graziani – e abbiamo un orizzonte temporale lungo, dieci anni, ma i prossimi tre saranno cruciali per centrare l’obiettivo di avere una rete idrica libera dal cemento-amianto”.
L’intervento di sostituzione delle condotte in cemento-amianto ammonta, secondo una stima dell’azienda, a 55 milioni di euro per tutto il territorio dell’Isontino. Servirà intanto ad evitare i possibili danni amianto sulla salute. Poi anche a ridurre le perdite, i tubi in cemento amianto sono infatti più fragili rispetto a quelli in Pet. Infine la riduzione dei valori di concentrazione di fibre di amianto nelle condutture aumenta la qualità dell’acqua.
Rischio amianto, tutti i danni per la salute
L’amianto, detto anche killer silenzioso fa ogni anno oltre 7000 morti in Italia. I dati si possono leggere nell’ultima pubblicazione dell’avvocato Bonanni “Il libro bianco per le morti di amianto in Italia – ed. 2022“.
“In Italia – ha scritto l’avvocato Bonanni – nonostante il divieto legale di cui alla L. 257 del 1992, entrata in vigore l’anno dopo, poiché non sono state effettuate le bonifiche, ci sono ancora 40.000.000 di tonnellate di materiali contenenti amianto, con circa 1.000.000 di micrositi, e 50.000 siti, che si aggiungono ai SIN5 (siti di interesse nazionale), tra i quali 9 per presenza esclusiva di amianto.
Il VII Rapporto ReNaM, pubblicato dall’INAIL, riporta un trend in aumento, confermato per gli anni successivi dall’Osservatorio Nazionale Amianto in 1.900 casi ogni anno.
La media di sopravvivenza a questa patologia è di 9 mesi, 15 in caso di risposta della chemioterapia, e 20,6 in caso di terapia multimodale, e la sopravvivenza ai 5 anni è minore del 10%.