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domenica, Settembre 8, 2024

Amianto sui treni, ferrovie nei guai

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Amianto killer: un’altra vittima nelle Ferrovie

Lesioni colpose aggravate dalla violazione delle norme antinfortunistiche. Questa l’ipotesi d’accusa messa nera su bianco dall’Avvocato Ezio Bonanni e depositata presso la Procura della Repubblica di Velletri, nei confronti della società Ferrovie dello Stato.

Vittima Umberto Franco, 72 anni di Pomezia, ora malato di mesotelioma per avere inalato le polveri di amianto a contatto con i treni. Diciassette anni a contatto con i veleni. Dal 1974 al 1991 alle dipendenze di Ferrovie dello Stato Spa, come manutentore di treni.

L’incontro del ferroviere con l’Avv. Ezio Bonanni

Sono questi gli anni trascorsi ogni giorno, inalando le spore rilasciate dalla fibra killer, prima di scoprire di essere affetto da mesotelioma pleurico. Un cancro al polmone provocato dall’esposizione professionale a polveri e fibre di amianto.

La vittima, Umberto Franco 72 anni di Pomezia si è rivolto all’Avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Associazione Osservatorio Nazionale Amianto, affinché tuteli i propri interessi.

Il noto legale, specializzato in materia, ha presentato denuncia penale nei confronti della società di Ferrovie dello Stato per avere violato le norme sulla tutela della salute dei lavoratori. Un esposto minuzioso, dettagliato, come detto, a tutela di Umberto Franco, manutentore elettrico, oggi costretto a lottare con una patologia letale. Per questo Trenitalia è nei guai.

Una storia agghiacciante quella del 72enne, romano di nascita. L’operaio ha lavorato all’interno del deposito locomotive di Roma e in quello Mav (manutenzione alta velocità) in zona San Lorenzo, sempre nella capitale.

La storia di Umberto Franco, ferrovie dello Stato

Il calvario per l’uomo è cominciato a giugno di due anni fa, quando a seguito di gravi difficoltà respiratorie, malessere generale, astenia e ‘fame d’aria’ con ricorrente tosse stizzosa, ha deciso di recarsi dal medico. E’ stata sufficiente qualche settimana di accertamenti diagnostici per permettere agli specialisti di pronunciarsi: mesotelioma plurimo.

Il giorno della diagnosi – racconta Umberto Franco – non ho realizzato subito di essere affetto da una gravissima patologia. Quando i medici mi hanno detto di avere il mesotelioma non avevo capito che si trattasse di cancro polmonare provocato dalle polveri di amianto.

Nel momento in cui ho capito di avere la ‘bestia’ dentro di me, la mia vita è cambiata totalmente, sono iniziati i guai. Senza futuro non si vive. E quando hai il cancro non hai un futuro. Domani potrebbe non arrivare mai. Purtroppo. Da aprile – aggiunge l’ex dipendente delle Ferrovie dello Stato – mi sottopongo a periodici cicli di chemio.

Mesotelioma: patologia asbesto correlata

Fino ad oggi ne ho fatti due: uno da 4 ed uno da tre. La settimana successiva ai farmaci chemioterapici sto male. Nausea, vomito, malessere generale, non mi danno tregua. Poi gli effetti collaterali vanno scemando e quando comincio a sentirmi meglio, arriva il giorno di una nuova chemio. Un calvario.

Un calvario che avrei potuto evitare se non fossi stato per 17 anni, tutti i giorni a contatto con le polveri dell’amianto. Le spore sprigionate le ho inalate tutti giorni. Ho inalato veleno per 17 anni e questo è stato il risultato”.

Il mesotelioma della pleura è una neoplasia mortale. Se il danno biologico è inferiore al 16%, ma quantomeno pari al 6%, – spiega l’avvocato Ezio Bonanni – il lavoratore esposto all’asbesto ha diritto ad ottenere il riconoscimento dell’indennizzo del danno biologico (indennizzo Inail in un’unica soluzione).

In ogni caso, il lavoratore ha diritto al rilascio della certificazione sulla base dell’art. 13 co. 7 L. 257/92, quindi con accredito maggiorazioni contributive amianto e prepensionamento. Per i lavoratori già in pensione – conclude l’esperto legale –  vi è il diritto all’aumento della prestazione pensionistica Inps».

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