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domenica, Gennaio 26, 2025

Amianto, tetti a rischio crollo: cosa succede in Lombardia

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Il maltempo di queste ultime settimane non è stato d’aiuto per la situazione che si è verificata a Sant’Agata, frazione di Cassina de’ Pecchi, nel Nord Italia. Gli eventi atmosferici di importante portata, infatti, hanno causato diversi danni alle abitazioni, causando un rischio anche alla salute pubblica e all’ambiente, per il danneggiamento di costruzioni in amianto.

Amianto rischio
Amianto rischio, Credits: Pixabay

Nonostante i lavori di bonifica, in stato di avanzamento da diversi anni, sono ancora molti gli edifici con rivestimenti in amianto, soprattutto nei tetti. Proprio quest’ultimi sono stati danneggiati a causa del maltempo, provocando, quindi, un potenziale pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente.

I danni del maltempo: tetti di amianto a rischio

Dopo trombe d’aria e nubifragi estivi, pezzi di amianto a cielo aperto fra le cascine: un rischio per la salute pubblica. Chi di dovere intervenga“. L’allarme arriva direttamente dal comitato cittadino di Sant’Agata, frazione di Cassina de’ Pecchi. A causa del maltempo, infatti, tre grandi complessi rurali sono stati interessati da imponenti danneggiamenti. Portando, addirittura, al rischio di crollo dei tetti in amianto. “I cittadini hanno chiesto interventi, che spettano al privato, ma rispetto ai quali l’ente pubblico può e deve dare sollecitazioni“, scrivono in una nota Legambiente Martesana e il comitato cassinese Custodi del paesaggio, allegando anche un dossier fotografico della situazione.

Tante, infatti, sono state segnalazioni da parte del comitato dei cittadini, che purtroppo non hanno trovato alcuna risposta. Nella nota si legge: “Segnaliamo tre situazioni critiche da un punto di vista ambientale e della salute pubblica. Premettiamo che i cittadini coinvolti hanno già opportunamente segnalato la situazione agli enti pubblici preposti: il comune di Cassina de’ Pecchi e Azienda sanitaria. Le segnalazioni sono però, ad oggi, ancora senza risposta“. I siti interessati sarebbero delle vecchie cascine situate su via XXV Aprile. Nello stesso luogo, sarebbero state rinvenute già da tempo residui di amianto, sulle coperture, sui tetti e tra i pezzi rotti – visibili anche dalla strada – già segnalati.

Già con il maltempo estivo si era assistito alla dispersione di fibre e polveri di eternit. Ma la situazione che si è verificata in questi giorni non ha contribuito a migliorare la situazione, già critica. L’intervento di rimozione amianto, che in questi casi diventa indispensabile, sarebbe a carico dei privati, titolari degli immobili. Ma al fine di tutelare la salute pubblica, interverrà direttamente il Comune di Sant’Agata. “La cura e la tutela di un territorio passano, innanzitutto, attraverso la messa in sicurezza dei luoghi vissuti dai cittadini, coltivati dagli agricoltori e abitati dalla fauna locale”, si legge ancora nel comunicato.

Amianto rischio
Amianto rischio, Credits: Pixabay

L’importanza dello smaltimento amianto

In situazioni simili si riflette concretamente sull’importanza dello smaltimento di amianto. Essendo stato, infatti, un materiale largamente utilizzato, prima negli imponenti lavori di ristrutturazione a seguito della Seconda Guerra Mondiale e poi negli anni del boom. La scoperta di questa sostanza all’epoca fu quasi innovativa, prima di scoprire la potenziale pericolosità che poteva avere a fronte di una aerodispersione, sulla salute pubblica e sull’ambiente. Dal 1992 – anno della messa in vigore della legge che ne vieta l’utilizzo e la commercializzazione – si è stabilito un piano di rimozione asbesto e conseguente bonifica degli ambienti interessati. Purtroppo, ancora oggi, la situazione è abbastanza critica e questa sostanza cancerogena non è stata del tutto debellata.

Nel caso di accertamento di presenza di amianto in un immobile, o in qualsiasi edificio, pubblico o privato che sia, risulta fondamentale la segnalazione alla ASL di competenza territoriale. Quest’ultima darà il via all’iter da seguire, dalla rimozione alla conseguente bonifica dello stabile. Le operazioni di smaltimento, infatti, devono essere effettuate da ditte autorizzante e specializzate nella rimozione dei rifiuti speciali pericolosi. Per incentivare e promuovere lo smantellamento delle costruzioni in amianto, l’Agenzia dell’Entrate anche per il 2024 ha prolungato la validità del bonus amianto. Si tratta di un incentivo che permette un rimborso fino al 50% delle detrazioni per i lavori effettuati.

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